lunedì 19 luglio 2021

Cittadini di seconda classe per legge barbara

Praticamente lo sono da diversi anni, cittadina di seconda classe. Discriminata ed emarginata. Tutto è iniziato dalla nascita del mio teatro, pur luogo piccolissimo la politica locale l'ha visto sempre di mal occhio, perché non l'ha mai potuto usare strumentalmente. 

La discriminazione si è accentuata da quando mi sono occupata politicamente della distruzione dell'area archeologica di Gonfienti  per far posto all'Interporto di Prato. 

Teatralmente parlando sono stata discriminata ancora prima della nascita della Baracca: il teatro è infatti un luogo settario ed emarginante, intendo il sistema teatrale, e ci vogliono determinati ingredienti per farne parte. Pensate, non fecero "entrare" nemmeno Pasolini, ed è anche per questo che giustamente lui del teatro italiano ne parlò sempre male.

Non mi sento vittima,  ho tutt'altra intenzione per il mio futuro, ma spero  che quello che scrivo serva di esperienza a qualcuno, e come ennesima testimonianza.

Ma ora, non vaccinata,  sarò emarginata al quadrato.  Sarò per legge barbara cittadina di serie B. Infatti non avrò la carta verde.

Al riguardo, sulla barbarie politica in atto, copio un articolo del filosofo Giorgio Agamben, che condivido in toto.

Cittadini di seconda classe

Come avviene ogni volta che si istaura un regime dispotico di emergenza e le garanzie costituzionali vengono sospese, il risultato è, come è avvenuto per gli ebrei sotto il fascismo, la discriminazione di una categoria di uomini, che diventano automaticamente cittadini di seconda classe. A questo mira la creazione del cosiddetto green pass. Che si tratti di una discriminazione secondo le convinzioni personali e non di una certezza scientifica oggettiva è provato dal fatto che in ambito scientifico il dibattito è tuttora in corso sulla sicurezza e sull’efficacia dei vaccini, che, secondo il parere di medici e scienziati che non c’è ragione di ignorare, sono stati prodotti in fretta e senza un’adeguata sperimentazione.
Malgrado questo, coloro che si attengono alla propria libera e fondata convinzione e rifiutano di vaccinarsi verranno esclusi dalla vita sociale. Che il vaccino si trasformi così in una sorta di simbolo politico-religioso volto a creare una discriminazione fra i cittadini è evidente nella dichiarazione irresponsabile di un uomo politico, che, riferendosi a coloro che non si vaccinano, ha detto, senza accorgersi di usare un gergo fascista: “li purgheremo con il green pass”. La “tessera verde” costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una stella gialla virtuale.
Si tratta di un fatto la cui gravità politica non potrebbe essere sopravvalutata. Che cosa diventa un paese al cui interno viene creata una classe discriminata? Come si può accettare di convivere con dei cittadini di seconda classe? Il bisogno di discriminare è antico quanto la società e certamente forme di discriminazione erano presenti anche nelle nostre società cosiddette democratiche; ma che queste discriminazione fattuali siano sanzionate dalla legge è una barbarie che non possiamo accettare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Chi, pochi, dialogó con me sullo stesso tema del vaccino, un anno fa almeno, potrebbe testimoniare che pronunciai la medesima similitudine con la stella gialla cucita sul vestito degli ebrei sotto il nazismo: mi possano far vincere un superenalotto, se non é vero. Dunque, benvenuto Agamben, ché certo non si aspettavano le Nazioni o Le Culture combustibili o I Tirreni e I Covidieri della Sera e le Repubbliche marinare e cisalpine e i Fogli e i Fattacci Quotidiani a pronunciare anche mezza parola su una evidente discriminazione sulla quale pure i garanti della Privacy, i Costituzionalisti, i tutelanti la nostra libertá, e i medici e i professori, liceali ed universitari!, e gli ingegneri e gli avvocati e commercialisti o notai e agrari, non hanno speso nessun fiato, aperto bocca, pronunciato dissenso; timorosi tutti di perdere l’osso di bocca, ingordamente. Attori, poi, e gli Artristoidi, zitti! Perché é cosí facile sostituirli, ce ne sono cosí tanti, uno piú, uno meno, tutti buonisti e benigni, pronti allo spottone del vaccinone, variante di valico permettendo.

GAGMDA

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