martedì 27 luglio 2021

Perché la green card è peggio del lockdown

Con la Carta Verde l'arte sarà tutta compromessa perché lo spirito di libertà che sottende alla manifestazione artistica lo è.

Se vado al museo, a una mostra, obbligo di carta verde; se vado a teatro, al cinema, lo stesso. 

Con l'introduzione dell'obbligo l'aria diventerà completamente pesante per tutti, certo per gli spettatori ma in particolare per l'artista: il lasciapassare di fatto è ideologicamente contrario all'arte, tutta, in toto.

Ogni artista, anche se non lo dichiara apertamente, vi si oppone perché, sia pur il suo utilizzo dovesse davvero essere utile per la guarigione di tutti,  esso allude alla discriminazione, all'oppressione, alla mancanza di libertà e quindi di fatto nega le possibilità che rendono l'arte sensata e necessaria.

Con il lasciapassare la manifestazione artistica viene negata, anche se è permessa. E' derisa.

Con il lasciapassare la manifestazione artistica diventa solo manifestazione di maniera, o di regime. Passatempo, e quindi non più arte.

Per questo, per quanto possa sembrare assurdo o estremistico, la green card è peggio del lockdown.


P.S. Cominciano le disdette. Se a me disdicono uno spettacolo, io disdico un albergo e un ristorante e altro. (Anche se si può tranquillamente stare in albergo senza essere vaccinati e sedere al ristorante dell'albergo, ma non sedere a teatro o al cinema). E così via. Altro che ripresa. E non siamo che all'inizio. Vedrete che caos! E questa volta non riceveremo nemmeno gli spicciolini dei ristori del lockdown. Il green pass è anche un attacco ai lavoratori e alle piccole imprese).

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