Infatti non è propriamente un testo teatrale, ma una contaminazione fra scrittura teatrale e cinematografica.
Così termina una stagione difficilissima, faticosa, assurda, quella del 2020-2021, che era cominciata con Il Mondo senza donne di Virgilio Martini e con La Cervelliera, che abbiamo appena replicato a Prato e che, insieme ad altre opere, porteremo in giro a breve.
Poi speriamo di riprendere con continuità gli spettacoli alla Baracca in autunno prossimo, anche se credo, come ho già annunciato e visto il caos-delirio virale, che navigheremo a vista, e quindi programmeremo a corto raggio.
Viva i capperi.
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