Iniziamo oggi il conto alla rovescia che ci porterà quotidianamente a scandire i 60 giorni che ci separano dal termine ufficiale dei lavori all'Interporto e che ormai - possiamo dirlo senza temere esagerazioni - corrisponde al completo sotterramento della città etrusca sul Bisenzio. Il giorno ufficiale del 'decesso' è il 17 marzo 2009.
Al momento non ci riesce vedere, accanto a tutte queste colate di cemento, nessun parco archeologico, che pure abbiamo atteso invano.
L'amministrazione comunale o chi per essa non è stata capace di trovare i 20 mila Euro che la Soprintendenza chiedeva per ripulire le zone demaniali, almeno dalle erbacce e dal disastro in cui è sprofondata la zona. La stessa Soprintendenza è lontana, non sembra essere a Firenze: per come cura ciò che ci appartiene, sembra piuttosto una succursale marziana.
Il nostro non è un paese civile, duole dirlo. Non è un paese che è capace di inventare risorse e sfruttare quelle che copiosamente gli si offrono; non è capace né forse vuole creare prospettive, forze nuove per il futuro.
Anche per questa vicenda l'attuale amministrazione cittadina e regionale, e la politica di cui è espressione, merita una doverosa sconfitta elettorale.
Per la Primavera di Prato,
Maila Ermini
1 commento:
LA NOSTRA NAZIONE, ED IN PARTICOLARE LA NOSTRA REGIONE TOSCANA VIVE E SOPRAVVIVE DELLE VESTIGIA DI UN NOSTRO GLORIOSO PASSATO STORICO ED E' PERTANTO VERGOGNOSO CHE NON SI POSSA SALVARE
LA CITTA' ETRUSCA DI CONFIENTI. FACCIO APPELLO A CHI DI COMPETENZA
AFFINCHE' POSSA FARE QUALCHE COSA IN TAL SENSO.
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