Oggi pomeriggio Giuseppe Centauro ed io abbiamo fatto un sopralluogo di un'ora nella zona degli scavi. Avevamo letto di un altro incendio, il primo era stato proprio dopo le nostre riprese e gli articoli de Il Tirreno a fine agosto del 2008. In realtà l'incendio ha interessato la zona 'degli Alcali', credo che si chiami così, certo non lontano dagli scavi. Questi ancora più abbandonati rispetto a quelli che ho lasciato impressi nel video Gonfienti muore. Tutto schiaccia l'Interporto ed il lavoro frenetico delle squadre di operai, il cemento che cola dal vortice delle betoniere, il cigolare meccanico delle gru che viaggiano spedite sui cumuli di terra. Anche il trenino stasera era funzionante. C'è fretta di terminare il lavoro, l'OPERA.
Insomma, mi vien da scrivere che l'antica città di Gonfienti è morta. Alla luce di quanto ho visto oggi mi riesce difficile immaginare un parco archeologico accanto a tutto questo.
Nessuno dice niente. Ecco 'le magnifiche eccellenze'! Cosa hanno da dire le associazioni che hanno sottoscritto il "Documento per Gonfienti"? Perché nessuno fa niente? Sterpaglie e sterpaglie, immondizia, cartelli divelti, confusione e abbandono. A questo son ridotti gli scavi!
La foto che pubblico è stata scattata da Giuseppe Centauro. Sotto la terra e il cemento scorreva il decumano.
Mentre Giuseppe scattava le foto, io ho girato la seconda parte di Gonfienti muore: ora Gonfienti è morta.
Ora dovremmo protestare.
Maila
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