Le primarie del PD possono apparire un grande esercizio democratico.I cittadini vanno a eleggere i loro candidati, questa volta ne hanno proposti alcuni che appaiono veramente fuori dagli schemi, e hanno vinto in diversi comuni della Toscana. Alcune sono donne (poche: due, tre?). Donne primarie.Grande affluenza, tanti cittadini che fanno la fila davanti al ‘seggiolino’.In realtà attraverso le primarie il PD esercita il suo potere al di là del proprio partito e della propria influenza. Infatti non a caso alle primarie possono andare a votare tutti, iscritti e non iscritti al Partito Democratico. Questo procedimento è ambiguo e fuorviante; in realtà dovrebbero votare le primarie del PD solo coloro che sono iscritti a quel partito. Allora la procedura sarebbe onesta.
In questo modo, il partito, grazie alla sua radicata struttura, stabilisce il suo continuum di potere, e che non esiste altro potere che quel potere. Altra realtà 'efficiente'.I giornali fanno eco, pagine intere che mostrano facce e risultati degli sfidanti. Chi ha vinto, chi ha perso. E’ attraverso questa carrellata che vengono accreditati i personaggi. Chi vince le primarie è già il sindaco, il risultato è ottenuto.Chi intende proporre ‘altro’ , parte scoraggiato: non ha forze, non ha struttura organizzata, manca di tutto.
C’è già un vincente, è già stato votato, magari in massa, e proprio grazie a quella struttura che ha portato all'organizzazione delle primarie stesse.
Può sembrare banale, ma vale ricordarlo: mancano le pari opportunità, non solo fra uomo e donna, ma anche in politica.
Nego che le primarie, così come sono organizzate, siano uno strumento democratico. Costruiscono il consenso.
In questo modo, il partito, grazie alla sua radicata struttura, stabilisce il suo continuum di potere, e che non esiste altro potere che quel potere. Altra realtà 'efficiente'.I giornali fanno eco, pagine intere che mostrano facce e risultati degli sfidanti. Chi ha vinto, chi ha perso. E’ attraverso questa carrellata che vengono accreditati i personaggi. Chi vince le primarie è già il sindaco, il risultato è ottenuto.Chi intende proporre ‘altro’ , parte scoraggiato: non ha forze, non ha struttura organizzata, manca di tutto.
C’è già un vincente, è già stato votato, magari in massa, e proprio grazie a quella struttura che ha portato all'organizzazione delle primarie stesse.
Può sembrare banale, ma vale ricordarlo: mancano le pari opportunità, non solo fra uomo e donna, ma anche in politica.
Nego che le primarie, così come sono organizzate, siano uno strumento democratico. Costruiscono il consenso.
Maila Ermini
P.S. Per favore, se copiate, citate la fonte: si copiano articoli tratti da questo blog, i punti della Primavera, ecc, senza citare l'autore. E’ scorretto.
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