Da La Repubblica:
Matteoli: "Via alle grandi operePonte sullo Stretto entro il 2009"
ROMA - Grandi opere pubbliche per uscire dalla crisi: investimenti necessari, secondo il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli che oggi, parlando a Radio anch'io, ha tracciato un primo calendario delle più importanti operazioni in programma. Fra queste, il ponte sullo Stretto di Messina, che potrà partire entro il 2009.
"La stragrande maggioranza delle opere previste dal piano da 16,6 miliardi varato dal governo può partire entro il 2009, anche il Ponte sullo Stretto", ha annunciato il ministro. "Se partiamo con 16,6 miliardi di opere ci saranno 140mila posti in più, sennò 65mila posti saranno a rischio".
Per quel che riguarda l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, il suo ammodernamento sarà completato "entro la fine del 2011, inizio del 2012" e una volta terminata si pagherà il pedaggio. Il ministro ha ricordato che l'opera è "tutta finanziata" e che ci sono stati "problemi che hanno fatto ritardare i lavori e che hanno costretto il ministro Maroni ad andare in Calabria a portare uomini e mezzi", perché "le imprese se ne volevano andare, ma le abbiamo convinte a restare". Alla domanda se, quando l'opera sarà finita si pagherà il pedaggio, il ministro ha risposto: "I presidenti delle regioni sono d'accordo: si deve pagare, come avviene in tutte le parti d'Italia".
(25 febbraio 2009)
"La stragrande maggioranza delle opere previste dal piano da 16,6 miliardi varato dal governo può partire entro il 2009, anche il Ponte sullo Stretto", ha annunciato il ministro. "Se partiamo con 16,6 miliardi di opere ci saranno 140mila posti in più, sennò 65mila posti saranno a rischio".
Per quel che riguarda l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, il suo ammodernamento sarà completato "entro la fine del 2011, inizio del 2012" e una volta terminata si pagherà il pedaggio. Il ministro ha ricordato che l'opera è "tutta finanziata" e che ci sono stati "problemi che hanno fatto ritardare i lavori e che hanno costretto il ministro Maroni ad andare in Calabria a portare uomini e mezzi", perché "le imprese se ne volevano andare, ma le abbiamo convinte a restare". Alla domanda se, quando l'opera sarà finita si pagherà il pedaggio, il ministro ha risposto: "I presidenti delle regioni sono d'accordo: si deve pagare, come avviene in tutte le parti d'Italia".
(25 febbraio 2009)
NO COMMENT!
1 commento:
Che Italia é mai questa?
Si fa un referendum contro il nucleare, e un signorotto di Provincia assurto a RAS inter-nazional-popolare fa un accordo con gli alleati francesi, mentre tutto il mondo si orienta verso le energie rinnovabili, per costruire un buon numero di centrali nucleari in Italia, (e dove?), tanto poi per foraggiare il mercato delle scorie radioattive, anch'esse gestite da organizzazioni criminali.
Lo stesso signorotto di Provincia, tristo figuro che il grande maestro della scena poetica Toni Comello -pace all'anima sua - chiamava 'nano ricapelluto', sguinzaglia la giornalistaglia televisiva per dare credibilitá ad un suo personale sogno di grandezza: comprarsi l'eternitá del ricordo imperituro del mondo, costruendo un ponte; incidere il proprio nome nella storia costruendo un passaggio sul mare, operazione che lascia perplessi tutti, e che si rivelerá una torre di Babele, di cui peró non si assumerá nessuno la colpa, perché intanto il signorotto sará morto. Poi, questi dice a quell'altro, l'Alto Ministro dal nome esplicativo, "si faccia piazza pulita con gli scioperi"! E poi, come se non bastasse, si autorizzano le ronde - amichevolmente disarmate - per fare contenti quegli altri signorotti, quelli che si sono inventata una geografia tutta personale, e difendere i loro interessi di evasori delle tasse e sfruttatori del lavoro nero. Ma non basta: c'é il papino tedesco, che ne combina una ogni due giorni, e che potrebbe starsene un pó piú trincerato nelle sue stanze, a godersi la grande pittura da cui é circondato, e fare penitenza in nome degli Dei.
Non se ne puó piú: italiani televisivi e ipersclerotici, SVEGLIATEVI!
Io boicotteró d'oggi in poi, astenendomi dall'uso e dalla frequentazione:
1) I Grandi supermercati
2) Le Banche
3) Le televisioni
4) Le chiese dove non si ascolti una buona omelia
5) I best-sellers
6) I film di cassetta e le Multisala
7) ogni conversazione senza senso
8) ogni spettacolo artistico senza senso, facendo uso del fischio e del pernacchio, se necessario
9) ogni forma di commercializzazione che sia tesa alla ricerca di predominio e sopraffazione del prossimo
10) L'uso del turpiloquio, che impedisce il ragionamento e indebolisce il pensiero.
Nucleare, Ponte sullo stretto, No-Scioperi, Ronde, Papini vari: tutto ció non si chiama Neo-Fascismo?
Un marziano a Roma
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