Dunque quello che vogliono per Gonfienti è che noi ci stanchiamo.
Chi lo vuole? Provincia di Prato, Comune di Prato, Soprintendenza. Tutti uniti in amorevoli dissidi.
Ora è certo che gli scavi alla città etrusca non saranno ripresi, e che tutto è come avevo scritto.
Tra l'altro l'assessore Nesi aveva detto che ci avrebbe rimesso la faccia, aveva assicurato la 'svolta' con i 500 mila euri destinati alla ripresa degli scavi. E il sindaco Cenni? Quante vane promesse, quanto vuoto.
Che fine faranno i soldi, se non li possono spendere per gli scavi perché si trovano all'interno dell'Interporto, che è di proprietà di una società? E' questo il (finto) inghippo, abbiamo capito bene?
Ora diranno che non lo sapevano: dunque sono incompetenti?
Invece è necessario, proprio ora, non stancarsi, e piuttosto stancare chi, pensando che ci addormenteremo, ci riempie di parole.
Affinché noi, coloro che hanno a cuore un'altra città (e non solo Gonfienti!) non parliamo.
Ma noi parliamo e non siamo affatto stanchi.
Intanto sappiamo che l'Interporto è morto ancor prima di iniziare. Meno traffico di TIR su strada? Roba da ridere. Quindi cercheranno di continuare a fare affari. E solo quelli.
Il fatto è che la città antica proprio non la vogliono. Ce l'hanno in pancia, e la faranno pagar cara a questi poveri poveracci di pratesi che sono lancia in resta a combattere per i 4x4 sassi!
Ricordiamoci che Interporto è anche Comune di Prato, si chiama 'partecipata'.
E che le scelte che fa dipendono anche da noi.
Dunque, Primavera di Prato continuerà a vigilare, sperando che presto, come si intravede, la lotta per ciò che è nostro sarà ripresa più forte di prima.
m.e.
1 commento:
E' vergognoso questo stallo. Con che faccia si ripresenteranno alle prossime elezioni, promettendo chissà cosa?
S.L.
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