Caro artista lecchino
al tuo arrivo m'inchino.
Tu non perdi occasione
di mostrarti coglione
e pronto ci appari
coi tuoi canti e belati.
A ogni nuova stagione
tu applaudi il potente
appeso al loggione
come un deficiente.
Tu sei pronto a lodare
chi ti vuole e ti piace.
E seppur bestemmiando
ti dichiari fedele
a comando.
Perché criticarti
se la fama ti muove
se l'urgenza ti preme
se la fame ti opprime?
Caro artista lecchino
vaffanculo un pochino.
m.e.
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