Caro artista lecchino
al tuo arrivo m'inchino.
Tu non perdi occasione
di mostrarti coglione
e pronto ci appari
coi tuoi canti e belati.
A ogni nuova stagione
tu applaudi il potente
appeso al loggione
come un deficiente.
Tu sei pronto a lodare
chi ti vuole e ti piace.
E seppur bestemmiando
ti dichiari fedele
a comando.
Perché criticarti
se la fama ti muove
se l'urgenza ti preme
se la fame ti opprime?
Caro artista lecchino
vaffanculo un pochino.
m.e.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Dai Celestini a Levi
Ieri, in occasione dello spettacolo dei venti anni dei Celestini, in cui ho riproposto La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini...
-
Signor Ministro, io non so per quale arcano motivo Lei sia diventato ministro della Cultura, ma tant'è. In virtù di ques...
-
Non era per nulla scontato che all'incontro ci fossero tutti i candidati (eccetto Rubino) e, soprattutto, così tanta gente. Troppa p...
Nessun commento:
Posta un commento