Forse la mia è stata l’ultima generazione a subire gli effetti positivi della Rivoluzione Francese.
E questo lo dice non solo l’eclissarsi dei concetti di Libertà, Fraternità e Uguaglianza, e quindi dei diritti dell’uomo negli ultimi vent'anni: lo dicono le tasse, che ormai paga solo il Terzo Stato, quando le paga, come accadeva prima della Rivoluzione Francese.
Nel teatro - la mia ultima inutile pratica nell'abissanal - , la nuova epoca pre-Rivoluzionaria è evidente nel ritorno all'assenza di contenuto (oltre, naturalmente all'assenza di libertà, fraternità e uguaglianza...); i giovani, ma non soli!, costretti a essere lecchini del potere e del pubblico che poi li disprezza, amano e sono convinti nella costruzione di spettacoli intrattenent-anal. La cultura spettacolare è ormai vissuta come grande trita-tutto-tempanal. Il resto, se c’è o è rimasto - la crisi lo spazzerà via per un bel po' - , è liquidato come noioso, o destabilizzante.
Se si fa ridere in maniera spensierata o si è famosi per ragioni di stato-mercato (e quindi se si è trangugiato il tranquillizzantal), il pubblico accorre numeroso. Com'è contento il pubblico di essere pecora! E' il circuito preferito, quello numeranal-vizioso.
Per gli artisti: guai a presentare altro, non è più possibile, si va incontro al fallimento sicuro; i giovani o i figli del dio al piano superiore possono mostrarsi ‘atroci e crudeli’, ma nella maniera post-avangarde, senza pigiare sul senso, of course, e soprattutto con condimento mondano numeranal.
Il teatro non esiste più, e quello che (non) andate a vedere il fine settimana è un'occorrenza delle stagioni dei teatri in-stabili, che è già dimenticatato sulla soglia del teatro o davanti alla vostra gommi-pizza del sabato sera -ultimo feticcio a cui rinuncerete- ; del cinema è rimasto un genere unico: l' horror.
Anche la musica ci canta che siamo tornati a tempi pre-rivoluzionari, e a rileggere Kant si capisce perché: se non è mercato, come l'arte figurativa tutta ormai impastata di mercanal, è intrattenimento-riempimento. Farsa musicale con direttore o rocker rivoluzionanal.
Un piccolo contributo per mandare a casa questa classe politica di m., sarebbe quella che gli artisti disertassero la sua culturanal.
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