di Maria Lardara
La stagione
della Baracca della Ermini parte con una prima assoluta.
PRATO. Lui,
lei e... Leonardo. Dall'inedito triangolo sbocciano perle di poesia, con un
monologo di 20 pagine sulla figura del genio di tutti i tempi: Leonardo da
Vinci. Lui è Carlo Monni che di versi nella sua carriera ne ha recitati a
centinaia, da Dante a Dino Campana. Lei è Maila Ermini, anima da quasi
vent'anni del teatro La Baracca di Casale. Fra il verseggiatore di Campi e la
pasionaria di Gonfienti la scintilla è scoccata prima dell'estate: giusto il
tempo di rimettere insieme qua e là i manoscritti leonardiani, scavando nel
vissuto dell'uomo prima che dell'artista. In "Leonardo. Diario intimo di
un genio", spettacolo in anteprima assoluta con cui debutta la stagione
2011/2012 della Baracca (sabato 24 e domenica 25 settembre con replica il 19 e
20 novembre), Monni darà voce e volto a Leonardo, con una freschezza di
linguaggio degna di una confessione intima e profonda. L'incursione del comico
toscano alla presentazione di ieri del cartellone ha regalato risate dopo una
premessa un po' pungente della direttrice artistica. Si resiste alla Baracca,
teatro indipendente che di questa indipendenza ne va fiero, con i 6mila euro di
finanziamenti della Regione Toscana grazie al circuito Sipario Aperto, oltre a
2mila euro del Comune avanzati dall'anno passato. «Il cartellone di quest'anno
- fa notare Ermini - prevede 15 spettacoli con 6 ospitalità e 7 prime
nazionali. Un salto in avanti considerando che l'ultimo anno l'aumento degli
spettatori è stato del 30%». Un sassolino dalla scarpa Maila Ermini se lo
toglie nei confronti della Fondazione Toscana Spettacolo presieduta dall'ex
senatrice Beatrice Magnolfi. «Non siamo entrati in questo circuito regionale
perchè non graditi: sull'esclusione ha certamente pesato il mio attivismo in
difesa di Gonfienti». E poi c'è la questione dei rapporti-non rapporti con il
Metastasio. «Non ho mai recitato da loro. Riconosco come l'anno scorso Magelli
sia venuto ad assistere a un mio spettacolo». Lei però, Maila Ermini, prosegue
per la sua strada. Con un carnet di 15 spettacoli che si preannuncia gustoso.
Dopo Monni-Leonardo, l'8 ottobre si torna in scena con "Restiamo umani.
Testimonianze da Gaza City": Luca Privitera e Elena Ferretti raccontano il
dramma dell'attivista Vittorio Arrigoni ucciso a Gaza. L'ultimo weekend di
ottobre e il primo di novembre vedranno il ritorno della coppia Maila
Ermini-Gianfelice D'Accolti in "La Chisciotta e Sancio Panza
Operaio": la parabola in declino di un industriale porterà alla ribalta le
gesta divertenti di due licenziati. Riproposto in questa stagione il filone
della crisi e della perdita del lavoro dopo il successo del 2010 con
"L'estate di Simone". Stavolta Marta Quilici e Lorenzo Gori
porteranno in scena "Gioca il giusto" (3 dicembre) con la
partecipazione degli operai e cassintegrati. Altra novità assoluta è
"Antologia del Bisenzio. Come una Spoon River: letture dannate da una
città a picco" (14-15 gennaio): una memoria dei morti che Prato ha
seminato negli ultimi tempi, curata da Ermini e D'Accolti che prendono spunto
dal Bisenzio per drammatizzare il tutto in versi. E la domenica pomeriggio,
come tutti gli anni, il sipario si alza per le famiglie e i bambini. Per
restare aggiornati www.teatrolabaracca.com.
(Il Tirreno, domenica 11 settembre 2011).
di Maria Lardara
PRATO. Lui,
lei e... Leonardo. Dall'inedito triangolo sbocciano perle di poesia, con un
monologo di 20 pagine sulla figura del genio di tutti i tempi: Leonardo da
Vinci. Lui è Carlo Monni che di versi nella sua carriera ne ha recitati a
centinaia, da Dante a Dino Campana. Lei è Maila Ermini, anima da quasi
vent'anni del teatro La Baracca di Casale. Fra il verseggiatore di Campi e la
pasionaria di Gonfienti la scintilla è scoccata prima dell'estate: giusto il
tempo di rimettere insieme qua e là i manoscritti leonardiani, scavando nel
vissuto dell'uomo prima che dell'artista. In "Leonardo. Diario intimo di
un genio", spettacolo in anteprima assoluta con cui debutta la stagione
2011/2012 della Baracca (sabato 24 e domenica 25 settembre con replica il 19 e
20 novembre), Monni darà voce e volto a Leonardo, con una freschezza di
linguaggio degna di una confessione intima e profonda. L'incursione del comico
toscano alla presentazione di ieri del cartellone ha regalato risate dopo una
premessa un po' pungente della direttrice artistica. Si resiste alla Baracca,
teatro indipendente che di questa indipendenza ne va fiero, con i 6mila euro di
finanziamenti della Regione Toscana grazie al circuito Sipario Aperto, oltre a
2mila euro del Comune avanzati dall'anno passato. «Il cartellone di quest'anno
- fa notare Ermini - prevede 15 spettacoli con 6 ospitalità e 7 prime
nazionali. Un salto in avanti considerando che l'ultimo anno l'aumento degli
spettatori è stato del 30%». Un sassolino dalla scarpa Maila Ermini se lo
toglie nei confronti della Fondazione Toscana Spettacolo presieduta dall'ex
senatrice Beatrice Magnolfi. «Non siamo entrati in questo circuito regionale
perchè non graditi: sull'esclusione ha certamente pesato il mio attivismo in
difesa di Gonfienti». E poi c'è la questione dei rapporti-non rapporti con il
Metastasio. «Non ho mai recitato da loro. Riconosco come l'anno scorso Magelli
sia venuto ad assistere a un mio spettacolo». Lei però, Maila Ermini, prosegue
per la sua strada. Con un carnet di 15 spettacoli che si preannuncia gustoso.
Dopo Monni-Leonardo, l'8 ottobre si torna in scena con "Restiamo umani.
Testimonianze da Gaza City": Luca Privitera e Elena Ferretti raccontano il
dramma dell'attivista Vittorio Arrigoni ucciso a Gaza. L'ultimo weekend di
ottobre e il primo di novembre vedranno il ritorno della coppia Maila
Ermini-Gianfelice D'Accolti in "La Chisciotta e Sancio Panza
Operaio": la parabola in declino di un industriale porterà alla ribalta le
gesta divertenti di due licenziati. Riproposto in questa stagione il filone
della crisi e della perdita del lavoro dopo il successo del 2010 con
"L'estate di Simone". Stavolta Marta Quilici e Lorenzo Gori
porteranno in scena "Gioca il giusto" (3 dicembre) con la
partecipazione degli operai e cassintegrati. Altra novità assoluta è
"Antologia del Bisenzio. Come una Spoon River: letture dannate da una
città a picco" (14-15 gennaio): una memoria dei morti che Prato ha
seminato negli ultimi tempi, curata da Ermini e D'Accolti che prendono spunto
dal Bisenzio per drammatizzare il tutto in versi. E la domenica pomeriggio,
come tutti gli anni, il sipario si alza per le famiglie e i bambini. Per
restare aggiornati www.teatrolabaracca.com.
(Il Tirreno, domenica 11 settembre 2011).
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