Nell'ennesimo capitolo della saga toscana "Alla ricerca di Gonfienti perduta", racconto l'ultima. Una piccolezza, ma tant'è.
Oggi l'emittente locale Radioinsieme ha intervistato il declinante presidente della provincia Gestri. Naturalmente l'intervistatore ha chiesto di Gonfienti.
Mi hanno chiesto di intervenire in diretta, e l'ho fatto.
A Gestri, dopo averlo sentito ripetere la solita stanca litania dei politici locali, ho detto che:
1. le promesse sono esaurite;
2. che non c'è un museo a Prato per i reperti di Gonfienti;
3. che la mancata valorizzazione dell'area archeologica produce un danno culturale ed economico per la città.
Il Gestri s'è trovato d'accordo sull'ultimissimo punto, com'era prevedibile.
Nulla ha detto sul museo a Prato, anzi ha glissato; ha glissato anche sulle promesse esaurite.
Ha però aggiunto una cosa importante: che la Provincia (Centro Sinistr) vuole riprendere gli scavi, aprire al pubblico, valorizzare il sito, eccetera, ma non è in accordo con il Comune (Centro Destr).
Ora dal Comune dicono la stessa cosa. Esattamente la stessa.
Allora?
Su COSA non vi trovate d'accordo?
Gestri non l'ha detto e ha dato prova di 'demagostica'. Lo dirà qualcun altro?
Politici, PARLATE CHIARO, abbiate il coraggio, una volta tanto. Dite quali sono gli interessi in campo, ditegli tutti.
Dite cosa c'è SOTTO...(Ah la detrologie, que maestri'!)
(Riusciremo a scoprire qualcosa prima di veder azzerare molti di loro come i birilli dalle prossime elezioni?)
2 commenti:
Se sapessero cosa c'è sotto non ci sarebbe bisogno di riaprire gli scavi.
Lo sanno bene cosa c'è sotto, e lo hanno ricoperto con un interporto fallimentare!
Gli scavi saranno riaperti, se mai lo saranno, nel famoso lotto 14, quello straccio di terra che contiene la famosa domus etrusca e che dovrebbe essere riaperta ai visitatori.
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