giovedì 20 ottobre 2011

Il presidente archeologo

Ecco la vera faccia del presidente Rossi. Sposta i quattro sassi romani ritrovati a San Casciano a Firenze per far contenti tutti.
Lo fa anche perché Repubblica, il quotidiano, ha dato risalto alla notizia e allora...
Più che tutelare il patrimonio comune, Rossi tutela gli interessi della Laika, camuffandolo con la retorica del lavoro. Vedremo se questi signori daranno lavoro a tante famiglie; intanto incassano i 3,4 milioni di euro di sostegno.
Invece a Gonfienti non si  fa nemmeno questo. Non si  valorizza  il piccolo sito rimasto e tutto finisce nella putredine. Anzi, Rossi non ha mai risposto alla mia lettera che in febbraio la stessa Repubblica pubblicò.
(Oh, però ora non mi punite con negarmi il lavoro; lo state già facendo da tempo, per il semplice fatto che dico come stanno le cose...Ah, la libertà è qualcosa se si sente nell'aria...).


FIRENZE. E' in dirittura d'arrivo il progetto per la tutela e la valorizzazione delle strutture archeologiche di epoca etrusca e romana rinvenute a Ponterotto, nel Comune di San Casciano (Firenze), dove dovrebbe sorgere il nuovo stabilimento della Laika. Una nota spiega che è pronto il protocollo di intesa (la firma avverrà la prossima settimana) per la ricollocazione, il restauro dei reperti e l'allestimento dell'area archeologica. 

L'intesa disciplinerà i rapporti tra la Regione Toscana, il Ministero per i beni e le attività culturali, la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, il Comune di San Casciano e la Laika Caravans spa. L'accordo consentirà all'azienda di riprendere i lavori per la realizzazione del nuovo stabilimento. «Con questo atto - spiega il presidente della Regione Enrico Rossi - diamo soluzione positiva a un problema che ha suscitato nel tempo discussioni più che legittime e anche qualche polemica. Tutti gli enti interessati concordano con una soluzione che da una parte tutela rigorosamente e rende fruibile un bene culturale, e dall'altra assicura allo stesso territorio l'opportunità di continuare a beneficiare di una attività produttiva estremamente importante per l'economia e l'occupazione». Secondo Rossi «compito degli enti statali è quello di tutelare i beni archeologici. Li ringrazio per averlo fatto al massimo livello possibile nel nostro paese», mentre la Regione, aggiunge, «ha compiti di valorizzazione e non intende sottrarsi a questa responsabilità, nè vanificare un intervento produttivo che ha sostenuto con 3,4 milioni di euro e che dà lavoro a circa 300 persone». Il governatore spiega che «la scelta del terreno sui cui edificare il nuovo stabilimento spettava al Comune, è stata presa legittimamente e non si torna indietro. Il nuovo stabilimento nasce su terreni acquistati a prezzo industriale e vincolati a questo uso per 40 anni. Anche lo stabilimento vecchio manterrà questa destinazione». Secondo Rossi «sarebbe stato un errore non prendere questa decisione».
19 ottobre 2011

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