C'è una questioncina che darà filo da torcere all'amministrazione di Cenni: il viadotto del Soccorso a Prato.
Hanno messo la volpe Taita a gestire il tutto, vogliono far passare il viadotto e non l'interramento come vuole il comitato (e come aveva promesso lo stesso Cenni). Come vuole la maggioranza dei pratesi e il senso comune.
Però la volpe Taita ha i suoi amici che sanno di muratura, oh, fratelli muratori!, e li chiama quando v'è necessità.
"Spinelli promuove il viadotto |
Incontro in circoscrizione sul Soccorso: «Meglio della trincea scoperta» |
Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri: «Concorso di idee. Il progetto non resti appannaggio unico dell’ufficio tecnico.» |
PRATO. Piuttosto di una scavo in trincea senza copertura «una cesura definitiva e insuperabile nella città», meglio un viadotto «fatto bene e bello da vedere». Parola di Paolo Spinelli, presidente dell’ordine degli ingegneri, docente all’università, uno di maggiori esperti italiani nella realizzazione di infrastrutture (tra le quali la tramvia di Firenze), invitato ieri pomeriggio dal presidente della circoscrizione Centro Massimo Taiti, a parlare, dal punto di vista tecnico, del raddoppio della Declassata al Soccorso. «Un parere pro veritate - ha spiegato ai consiglieri e agli esponenti del comitato del Soccorso, tra cui il presidente Filippo Bonanni, presenti alla riunione - di un esperto “terzo” che ci faccia capire costi e benefici delle alternative possibili». Esplicito Spinelli seccondo il quale, la soluzione migliore resta quella dell’interramento del tratto con galleria artificiale (trincea coperta dall’inizio alla fine con la predisposizione degli apparati di areazione e per lo smaltimento di CO2) o con la scavo di un tunnel. «Tutto si può fare - ha detto - ma ciò che fa la differenza sono i fondi a disposizione». E il Comune ne ha pochi: 16 milioni promessi dal governo nell’accordo sulla legge quadro per le grandi infrastrutture e un altro pacchetto di milioni - circa sette - dagli extraoneri dell’intervento Esselunga a Pratilia. Quando si farà. Denaro virtuale, per il momento. Secondo Spinelli che ha precisato che il calcolo dei costi «è una questione complessa» e nella quale l’ordine degli ingegneri che ha redatto gratuitamente - «per fare un servizio alla città» ha detto - tre ipotesi progettuali nel maggio scorso è entrato ma non nel dettaglio, il viadotto potrebbe avere necessità di un investimenti di circa 16 milioni (non i 20 ipotizzati dall’ufficio tecnico), quasi il doppio la trincea coperta: tra i 28 e i 30 milioni, molto di più il tunnel. «La cui realizzazione però, a causa di gore e falda - ha precisato l’ingenere - creerebbe davvero qualche problema». Restano dunque viadotto, progetto che continua ad essere avversato dal comitato, e la trincea coperta, fuori budget. Ferma la posizione di Bonanni: «Investire il denaro nell’interramento anche con uno scavo in trincea - ha detto - è comunque prodromico a una copertura successiva». Idea che però ha lasciato perplesso il professionista. Che ha anche lanciato un messaggio chiaro e forte sulla necessità «che un’opera di questo genere non venga decisa con la fretta e soprattutto che la scelta progettuale non resti appannaggio unico dei pur bravissimi professionisti dell’ufficio tecnico del Comune». Spinelli ha promosso un concorso di idee: «Non è troppo tardi - ha concluso - se la scelta è già caduta sul viadotto che partecipino in tanti, anche gli ordini professionali della città, a capire quale possa essere quello migliore». (Cri.Or. Il Tirreno di oggi) |
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