Alcuni politici hanno detto che non voteranno a favore del governo tecnico di Mario Monti. Dicono che non si può dare l'appoggio al buio, senza sapere cosa farà. Che sono i cittadini che devono votare, scegliere eccetera.
Quante parole sante.
Pur tuttavia sappiamo che i nostri voti sono eterodiretti come nulla.
Che votiamo gente che non conosciamo.
Che siamo costretti a votare, il più delle volte, il meno peggio, che però risulta il peggiore.
Quando ho fatto la campagna elettorale come candidato sindaco, ho studiato la cosa, seppur nel piccolo piccolo. Sapevo di non avere possibilità, ovvio, ma non credevo che la macchina del sistema fosse così disonesta.
Per esempio, un solo esempio: raccogliere le firme per fare una lista: devi avere qualcuno che te le firmi, qualcuno nel consiglio comunale, e deve essere con te presente quando le prendi. E come è possibile? Praticamente è un inganno collettivo. Ma giustamente si elude a questo problema, altrimenti non si può fare, non lo fanno nemmeno i partiti grandi...
Dunque il sistema elettorale non va. Non c'è corrispondenza fra chi vota ed è votato.
Tant'è che abbiamo assessori, ministri, eccetera che fanno scelte e decidono per noi che non sono nemmeno votati, sono chiamati dall'alto, ci calano addosso così, come macigni. Magari qualche volta va anche bene (?)...Non è quella di chiamare un non votato una mossa tecnica? Ma se la fanno in continuazione, la fanno quando hanno bisogno di alfieri sicuri...
Dunque chiedere un ritorno alle elezioni, richiamandosi demagogicamente al popolino, quando abbiamo bisogno di mandare questi politici non rappresentanti a casa, eh, non va.
Quando non ne possiamo più di queste continue porcate.
Non che non sappiamo chi è Monti. Sappiamo tutto.
Ma in questo stallo, in questo totale soffocamento, tutto va bene, purtroppo, per cominciare a riprendere fiato.
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