Secondo atto di “L’ultima scena di Re Arcù”
Gonfaloniere. Sire, i traditori sono scappati. Sono andati dall'altra parte.
Re Arcù. Così, all’improvviso. Tutti.
Gonfaloniere. Erano otto contro uno; impossibile fermarli. Tutti.
Terzo figlio di secondo letto. Anche i camerieri se ne sono andati; non ci resta che mangiare le brioche.
Re Arcù. Fedele mio Gonfaloniere, fai tu il cameriere. Vai in cucina e portaci da mangiare.
Gonfaloniere. Come vostra maestà mi comanda. (Va in cucina).
Prima figlia di primo letto (Ancora per terra, alla sorellastra). Lasciami i capelli, altrimenti non lascio i tuoi.
Prima figlia di secondo letto. Me li hai rovinati tutti, i miei belli capelli…Papà, di qualcosa a tua figlia. Sei racchia.
Prima figlia di primo letto No, tu sei racchia.
Primo figlio di primo letto. Papà non sente…
Seconda figlia di secondo letto. E’ necessario interdirlo…
Terzo figlio di secondo letto. Ma siamo sicuri che non senta?
Prima figlia di secondo letto. (Alzandosi). Sicuri…Papà?
Re Arcù (Come risvegliandosi). Ah! Che c’è?
Prima figlia di secondo letto. Non hai più i capelli.
Re Arcù. E’ sicuro?
Tutti i figli vanno alla testa del re.
Tutti i figli. E’ sicuro!
Re Arcù. Ecco perché mi faceva male la testa…Il trapianto…sì, me l’avevano detto…avrai i capelli fintanto che comanderai, poi….non più…Oddio, che brutto segno!
Tutti i figli. Papà, ti devi dimettere!
Rientra il Gonfaloniere.
Gonfaloniere. La cucina…volevo dire sire… che in cucina, non c’è niente da mangiare.
Re Arcù. Niente?
Gonfaloniere. Niente.
Re Arcù. E i cuochi?
Gonfaloniere. Si sono dimessi…hanno lasciato un biglietto. Lo leggo, sire?
Re Arcù. Leggilo.
Gonfaloniere. “Dimettiti. Firmato: I cuochi del regno”.
Re Arcù. C’è scritto così.
Gonfaloniere. Così.
Primo figlio di primo letto. Non c’è altro da fare.
Re Arcù. Ma se io mi dimetto…poi potrò un giorno tornare a regnare?
Seconda figlia di secondo letto. Forse, papà.
Prima figlia di primo letto. Ci pensiamo noi alle borse; tu intanto ti prendi una bella vacanza.
Terzo figlio di secondo letto. Allora, cosa mangiamo? Visto che non c’è niente…perché non mangiamo le brioche?
Prima figlia di secondo letto. Ci sono le brioche?
Prima figlia di primo letto. Chi ha detto che ci sono le brioche?
Primo figlio di primo letto. Lei ha detto che ci sono le brioche.
Seconda figlia di secondo letto. Non ho detto che ci sono le brioche.
Terzo figlio di secondo letto. Sì, l’hai detto tu…
Seconda figlia di secondo letto. No…
Re Arcù. Gonfaloniere, porta le brioche.
Gonfaloniere. Sire, non ci sono le brioche.
Re Arcù. (Ai figli). Allora qualcuno di voi vada a comprarle.
Tutti i figli (Chi prima chi dopo). No, io non vado!
Gonfaloniere. Ha telefonato il presidente, sire.
Re Arcù. Quale presidente? Non cominciamo a spargere di nuovo la voce che siamo in una repubblica eh? Che c’è un parlamento, eh? Che ci sono le camere, eh? Maledizione, maledizione…ho perso i capelli! Cosa voleva il presidente.
Gonfaloniere. Vuole incontrarla.
Re Arcù. Quando.
Gonfaloniere. Adesso.
Re Arcù. Adesso no. Se non c’è il pane, Fedele, porta loro le brioche! Nemmeno domani, vado dal presidente.
Gonfaloniere. Ci deve andare. E’ obbligatorio.
Re Arcù. So già cosa mi dirà. Ma io…NON MI DIMETTO!
Tutti i figli. Papà!
Re Arcù. Dirò a tutti che mi dimetto, ma poi non mi dimetto! Tutto il mondo saprà che io mi sono dimesso, ma in realtà non mi sono mai dimesso e non mi dimetterò mai, e io continuerò a regnare, anche se ci saranno altri re, ma sarò sempre io il re vero, l’unico vero…solo perché le borse non vanno, ma non è colpa mia, lo fanno apposta perché sono invidiosi del mio regno, perché io ho tante borse e loro no, no no no! io non mi dimetto anche se mi dimetto. Porta loro le brioche.
Il Gonfaloniere torna in cucina. I figli si guardano impressionati. Torna il Gonfaloniere.
Gonfaloniere. Come avevo già detto...non ci sono più le brioche.
Re Arcù. E invece ci sono ci sono ci sono...
Fine del secondo miniatto.
Gonfaloniere. Come avevo già detto...non ci sono più le brioche.
Re Arcù. E invece ci sono ci sono ci sono...
Fine del secondo miniatto.
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