lunedì 30 giugno 2014

Nel legni del Teatro La Baracca nessun beota riuscirà mai a vedere...


Ricevo da Gianfelice D'Accolti questo scritto e mi invita a pubblicarlo. Grazie.

"Assistevo alle prove di Maila a La Baracca per il suo prossimo spettacolo sulla poesia, dal titolo “Alla ricerca dei poeti perduti”. Era una dolce domenica mattutina e col tepore delicato di giugno nel piccolo teatro di legno a Casale di Prato. Ascoltavo le parole di Maila e i commenti sulla situazione della poesia. Guardavo quelle travi di legno che reggono il basso tetto. Quanto affanno, mi dicevo, per difendere il diritto a dire, ad esistere. Che luogo sacro, piuttosto che le parrocchie dove si ascoltano sterili omelie pronunciate da sacerdoti venduti al devozionismo del marketing ecclesiastico. Qui vive l’impercettibile, e la strenua ricerca di verità e realtà. E pensavo che anche quella era una messa in cui si celebrava il sacrificio dell’esclusione del poeta-attore dagli altari delle visibilità e dalle consacrazioni di partito, di televisione, di congresso. Poter avere uno spazio di legno in cui rivendicare la propria esistenza è già libertà, mi si dirà.... Penso invece all’eroismo di lei che permette anche a me di vivere, di far sentire la mia voce di attore e di autore. Che la sua guerra senza spargimenti di sangue merita di più. Che la schiera dei vinti nella quale ella combatte e in cui anch’io mi riconosco ha le sue ragioni, incomprensibili al popolo delle messe affollate, ma che alla fine si rivelano silenziosamente vittoriose. Sono le stimmate della marginalità, di cui hanno orrore i mondani. Sono i segni nei legni de La Baracca che nessun beota riuscirà mai a vedere, accecato dal faro che lo illumina. Assistevo dunque stamani al miracolo della vita che trionfa nonostante l’indifferenza e il silenzio, le antiche nuove armi per seppellire il nemico. Noi circondati dal mediocre. A volte però, è vero,  qualcuno rompe il cerchio e riconosce il grande che è in te, Maila. Qualche voce timida si affianca, condivide, conferma, avvalora, prende spunto e fa sentire meno soli. Allora ti prego: continua, esisti, sii tu, donna di genio."

domenica 29 giugno 2014

PD: poco democratici?

Essendo equiparata a Crudelia Demond - andrei a caccia di  PDini per farne pellicce da indossare, questa è la leggenda - alcuni di loro non mi salutano nemmeno più, che pure conoscevo bene, o per lavoro, o perché abitavano vicino a me, o per i miei trascorsi politici.

Certi rappresentanti, praticanti politici diciamo, non conoscono i fondamentali del vivere civile; né conoscono i fondamentali dell'opposizione politica democratica: che io faccio loro opposizione (come ad altri, per la verità), questo non lo tollerano proprio.

Cioè, alcuni di loro (non tutti per la verità), si dimostrano molto poco democratici.

Infatti, in questi anni, pur che certi si siano occupati di cultura, non si sono mai fatti vedere nel mio teatro; oppure una volta ci portavano i bambini; ora, pur continuando ad avere bambini perché sono diventati nonni in tenera età, non ce li portano più.

Insomma, mi trattano un po' come se fossi di un'altra 'razza' e si tengono alla larga.

In realtà oggi non importa essere di un'altra razza per essere ghettizzati. Basta essere indipendenti e pensare con la propria testa.

Se il Partito Democratico è questo, cioè Poco Democratico, credo che vivrà futuro incerto.

sabato 28 giugno 2014

Io e Carmelo (Bene) in: Fondamenta Toscana Spettacolo

Stanotte è tornato, il Carmelo.

IO.   Carmelo, che vuoi?
CARMELO.     Non hai parlato della festa che hanno fatto!
IO.    Quale festa?
CARMELO  Per i 25 anni della loro esistenza. Qualche giorno fa. Ti sei dimenticata?
IO.    No, non ho scritto niente, ho scritto tante volte... Ma non interessa a nessuno, Carmelo.
CARMELO. Devi parlarne, invece! Di queste Fondamenta Toscana Spettacolo, che hanno festeggiato con tutti i loro piccoli...
IO.    Zitto, non lo dire!
CARMELO.   E invece lo dico! Una conferenza disgustosa e autocelebrativa...con tutti i pidocchietti che saltavano attorno e tutti là a vedere se cascava qualche bricioletta nel piatto...Ma che ci fanno, certi enti? Non devono più esistere, queste fondamenta devono sprofondare!
IO.    Sei un illuso.
CARMELO.   Tu non fai niente, però. Non fai altro che fare spettacoli e alle cose importanti non pensi!
IO.   Come, non penso...?
CARMELO.   Sì. Possibile che non si possa cambiare?
IO.    E lo dici tu? Lo sai che da più di un mese sto aspettando una sentenza, quella del ricorso al TAR...
CARMELO.    Io so già il risultato, ma non lo posso dire. Aspetta, ci provo:  jlkjl eu fkjesàpru jfp epofjfopu jfpeop m pup
IO.   Come, non ho capito niente!
CARMELO.   Vedi? Ogni volta che dico del futuro, le mie parole diventano incomprensibili. E' il nostro tormento, mia cara.
IO.   E quindi?
CARMELO.   E so anche come andranno a finire, questi parassiti e furbastri! Ma non lo posso dire, perché tanto, non capirebbe nessuno!
IO.  Non ti arrabbiare, calmati.
CARMELO. Oh, sono arrabbiatissimo, invece. Devi far qualcosa, devi assolutamente impedire che mediocrità e intrallazzo dilaghino.
IO. Impossibile. Lo sai che a causa di questo parlare, sono completamente tagliata fuori, in Regione?
CARMELO.   Che ti importa, che ti importa! Tu devi combattere, devi fare....ètp9u w'8 pwor cpt9 wr xmcl P  d ojsf j...
IO. Carmelo, non ti capisco...
CARMELO.   E poi questi direttori chiamati dai partiti, questi presidenti convocati dai partiti...basta, che vadano a casa! Sono i responsabili di questo inutile mercanteggiare nei teatri, nelle arti. Vi prego, fate qualcosa per Carmelo, il Bene. Fatemi stare in pace. Non posso più vederli, da qua, non posso, mi fanno vomitare, anzi ora vomito...
IO.  No, Carmelo, cosa fai...
CARMELO. Tornerò presto...
IO.  Ma mi hai vomitato addosso...
CARMELO. Considerati una privilegiata!

Una domandina sulle Circoscrizioni

Mentre la Provincia, sul punto di morire e di far morire non si sa di quale morte i suoi dipendenti, vende le NOSTRE proprietà per far cassa, anche le circoscrizioni, date ormai per morte, stanno organizzando piccole rassegne di spettacoli - vedi la Sud- e altre amenità.

Ma allora, come sta la situazione?
Qualcuno spieghi ai cittadini, qualcuno per favore ci faccia sapere fino a quando le Circoscrizioni saranno in attività e come.

http://comunicati.comune.prato.it/generali/?action=dettaglio&comunicato=14201400000832

venerdì 27 giugno 2014

Un punto G, anzi due

Signori bigotti
signore bigotte

voi che sembrate non avere
alcun punto G

ecco, ma come non esiste?

il mio sta qui.

Qui!

E' di gran soddisfazione
è ribelle è impaziente

è G...

come godente
come gaudente.

Uffa,
siete bigotti
ancorché giovanotti
e giovanotte
e non vi sopporto,

acidissime signore
signorine acidule
gelidanti signori
castranti maschietti

devo confessare
che ho due G

ho GiGì!

uno qui uno lì

sì!

questa rivelazione
per farvi rabbia
non darvi

alcun piacere,

signori, signore...

suore!



(dedicato a Kinsey e contro di voi)

ABBASSO IL TURISMO (Questo)

Lo so che sono impopolare.
Però il turismo, questo turismo, fa male al turismo.
Il turismo nato per conoscere il modo, per progredire, aprirsi la mente, conoscere.

E' un turismo volgare, aggressivo, prepotente.
Cafone e ignorante.
Involuto.
Da una parte.

Dall'altra uno Stato che non riesce a sostenere il suo passato, che lo lascia morire, che lo lascia aggredire dalle masse per far cassa.

Che lo lascia gestire a livello mafioso.

I musei esultano solo quando hanno la fila; e c'è la fila soltanto se riescono a rendere l'immagine, fare marketing. E' così per tutto.

Direi che oggi il turismo, questo turismo imposto, è diventato impossibile.

Bisogna assolutamente porsi contro il turismo, contro questo turismo vandalico, l'unico che ci è concesso di praticare e di sopportare.
E porsi contro questo Stato vandalo che sostiene questo turismo.

Se siete persone sagge, disertate questo turismo.

Abbasso il turismo. Questo.


P.S. La mia proposta per un nuovo turismo ce l'ho, eccome. E la farò presto.

giovedì 26 giugno 2014

PIAZZA MERCATALE, OVVERO IL DEGRADO

C'era un tempo, non molti anni fa, che per Piazza Mercatale di Prato si sfivala affinché non si tagliassero gli alberi. Si pensava a renderla pedonale e valorizzarla.
Ora si discute sul fatto che la piazza, ormai un definitivo parcheggio cittadino, sia assalita dai parcheggiatori abusivi, senza nessun controllo.

La piazza dovrebbe essere completamente pedonalizzata.
La città di Prato è ben lontana da essere resa civile da un sistema di traffico alternativo, manca una visione futura di città, nessuno pensa più a tutto questo.

I  comitati non esistono più, sono andati in 'sonno' o scomparsi.
Che gli alberi siano rimasti invece che tagliati, a questo punto, visto il sommo degrado, è solo un dettaglio.

Al riguardo avevo già scritto, e non ieri.

http://primaveradiprato.blogspot.it/2011/04/piazza-mercatale.html

Ma leggetevi anche questo articolo di La Repubblica, del 2007!

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/01/31/prato-comitati-contro-la-giunta-sul-recupero.html

Viaggio consigliato per gli amministratori: Friburgo (in Germania, eh!).

mercoledì 25 giugno 2014

PETUZZO RIMANDATO A SETTEMBRE

A causa di replica straordinaria esterna di Pratopezza (evviva!), lo spettacolo Petuzzo (La Filast-rock!) è rimandato a data da destinarsi. (Arriviamo troppo tardi a teatro e non possiamo allestire un nuovo spettacolo!).
Domani sera, per chi vorrà, sempre alle 21,30 al Teatro La Baracca potrà vedere una replica di Pratopezza che, ricordo, è adatto sia ai piccini che ai grandi ed è uno spettacolo bellissimo.

Pratopezza in Emilia

Sono in Emilia Romagna con  Pratopezza.
Pensate, il Museo del Tessuto di Prato non ha mai voluto rappresentare questa 'maschera' pratese, questo Pinocchio fatto di cenci, un po' ribelle per la verità, anche se molto divertente.

Sono una bambina cattiva, e Pratopezza va in esilio. Per vivere.
Grazie Regione, che ci costringi a correre come trottole

martedì 24 giugno 2014

Se non c'è il Comune, c'è il Circolo Arci

Dopo gli assalti alle province (per eliminarle...), anche i comuni risultano indeboliti.
E' stato più che evidente nella precedente amministrazione, anche a causa della crisi economica degli stessi.
Ma non solo.
Il sindaco può ancora decidere molto, certo, ma c'è qualcosa nell'aria che ci dice che ormai...oppure che qualcosa sta per cambiare.

I consigli comunali con le commissioni, gli assessorati, sono solo il lontano specchio di quello che furono.


A Prato non abbiamo più nemmeno le circoscrizioni, e si sente.

Ecco che proprio qui si sta verificando un fatto nuovo: i vecchi circoli Arci e Acli cercano di rimpiazzare questa mancanza di presenza del Comune sul territorio. Ecco che da un po' di tempo, sostenuti a livello di partito immagino, stanno rinascendo, misteriosamente.

E anche le parrocchie ne avranno un beneficio, forse? Certo è che si danno un gran daffare, nel periodo estivo, con gli oratori, e si nota eccome! (La Chiesa sta lavorando forte, con Francesco la crisi e gli scandali sembrano passati, vero?).

Fatto sta che questa nuova tendenza 'circolante' è un dato di fatto ben chiaro sul nostro territorio e altrove. Il sistema circolo (e parrocchia) si sta rafforzando; ciò significa che il sistema partito s'innesta e prende ancora più forza, non essendoci più la presenza comunale della circoscrizione.

Staremo a vedere cosa succederà, ma certo questo ha un risvolto ben preciso e marca una disparità enorme; le altre forze politiche non dispongono di simile struttura e appoggio!

lunedì 23 giugno 2014

Egregio Sindaco

Egregio Sindaco,
non ce ne importa nulla dove vai a guardare le partite del Mondiale.
Al Circolo di San Paolo, di San Pietro, non ce ne importa proprio nulla. Non ce ne importa che ci fai sapere che vai alla premiazione della gara ciclistica x o alla festa y! Ci sono cose più importanti da controllare e da vedere. Ospedale, per esempio? Le acquette di Baciacavallo e del Calice? Da comunicare! Per esempio anche che ne è della tua poltrona da parlamentare...Cambiano i sindaci, vanno a feste diverse, ma la sostanza che non c'è non sembra cambiare! Infine, si utilizza ancora e ancora il sito Internet del Comune per comunicare panzane e fare propaganda! Usque tandem!


Mobilità alternativa? La grande assente


Sto per riprendere come al solito la bici per spostarmi nella mia città.
Lenti vanno i lavori di piccoli tronconi delle ciclabili, tutto molto difficile, quante volte mi devo ripetere! Eppure si tratta di un...Prato!

Come qualcuno mi ha ricordato ieri o l'altro ieri, la democrazia si vede anche nella possibilità che si dà ai cittadini di spostarsi come meglio credono e vogliono. IO NON VOGLIO UTILIZZARE LA MACCHINA, meno che sia possibile, e invece sono troppo spesso costretta.

Di notte, perché se torno a casa troppo tardi, rischio di fare brutti incontri;
di giorno, perché ci sono troppe poche ciclabili e giro a mio rischio e pericolo in mezzo al caos del traffico, ormai senza regole!

In questa città, in troppe città non esiste una mobilità alternativa! Perché non posso spostarmi da Pistoia a Prato a Firenze con un minimo di sicurezza?
La statale 66, la cosiddetta Fiorentina per esempio, perché non si pensa a un tracciato parallelo ciclabile, così come hanno fatto in località Olmi, dove la pedo-ciclabile è delimitata a tratti da tubi arcuati a forma di u messi nel terreno? Questo consente una certa protezione, per esempio!

domenica 22 giugno 2014

Lettera a Beppe Grillo sul punto magico mondo dello spettacolo

Caro Beppe Grillo,

mi chiedo perché dopo tanti anni tu non abbia parlato che una volta del mondo che conosci bene, lo spettacolo.

Solo una volta a Pistoia ti ho sentito dire forte e chiaro che i finanziamenti al teatro e allo spettacolo in generale dovrebbero essere aboliti. Poi non hai detto più niente.
Capisco che ci sono tantissimi problemi ben più importanti, ma penso che sia l'ora di parlare un po' più approfonditamente della tua esperienza.

Sai benissimo il marcio che c'è.
Sai benissimo che certe nomine sono fatte in modo ingnominioso; che i soldi fanno giri strani; che si gestisce la cultura in modo assurdo eccetera.

Vedi le programmazioni dei teatri pubblici, sai benissimo come sono gestite! Quello che non si fa per avere, che ne so, il marchio di teatro A o di teatro B! 
La gente non sa, non capisce!
Va al teatrone a vedere lo spettacolone e non conosce i retroscena!

Parla, scrivi  qualcosa, accidenti!
Qui bisogna rifondare teatro, musica e roba varia, altroché, per non parlare della televisione, la televisione!
(L'altro giorno ho visto un servizio sul Telegiornale 3 della Toscana sulla moglie di Renzi, dove veniva mostrata come una santa che va a in giro a Firenze a fare del bene. Nemmeno ai tempi della Settimana Incom una cosa del genere! Altro che propaganda! Ma non controllate, non dite niente, i tuoi non si incazzano un po'?).

Sai, sto aspettando una sentenza del TAR che ancora non arriva. Strano, l'altra volta che mi capitò di farne una contro il sistema regionale della 'acculturina', fu tutto molto più rapido.

Aspettano agosto, il mese degli 'inguacchi' per confermare che hanno fatto bene a rifiutarmi la Residenza, una specie di modo per dire che il teatro libero non deve esistere?

Tu dirai: meglio non ricevere i soldi. Noi siamo contrari al finanziamento pubblico, eccetera. Eh, ma a Parma non è cambiato nulla! Molti pentastellati sono afasici al riguardo, non sanno né vogliono sapere. Al massimo profferiscono: 'Troppo complicato'.

Qui danno danno (i pochi) soldi (dicono) rimasti a cani e porci, soprattutto a ruffiani (meglio se 'giovani'!) e non dovremmo dire quello che accade?

Gli sciocchi e i rimestatori del torbido ci fanno e c'hanno fatto ironia sul piccolo teatrino, eccetera. E anche su questo blog; insomma che io farei e direi solo per farmi gli affarucci. Hanno detto e scritto di tutto, al limite della calunnia. In realtà la questione va molto al di là del mio piccolo piccolo caso di palese e smaccata ingiustizia. E' una questione politica ed economica sostanziale, che riguarda il 'sistemino' in modo profondo.
In realtà lo so, vorrebbero che si smettesse di parlare. Di scrivere. Le vecchie volpi e i castorini!
Ma non accadrà.

Sù, forza, scrivi qualcosa sullo schifoso mondo dello spettacolo e di come la politica lo diriga e gestisca, e sveglia un po' i tuoi al riguardo!

Grazie.


P.S. Ho scritto una lettera a Franceschini, ma il Ministro tace tace tace! Manovrine demagogiche del biglietto a un euro per i disoccupati! 'Venghino Venghino, signori!'.


sabato 21 giugno 2014

Turismo? Piuttosto parlate di cultura

Non capisco perché ci si ostini a parlare di 'turismo' per Prato. Si vogliono togliere turisti a Firenze, si vuole creare, si pensa, un'altra economia del distretto.

Per fare questo Prato ha bisogno di un profondo cambiamento culturale e quindi è inutile e, permettetemi, un po' assurdo, parlare di turismo quando la città è molto lontana da qualsivoglia cambiamento culturale.

Se Prato, faccio un esempio, è stata una città molto significativa per il teatro, è stato possibile perché una certa assessore Eliana Monarca chiamò Ronconi a Prato e mise le basi per un cambiamento significativo.

Parlare di turismo, così, campato in aria, magari organizzando una bella mostra al Pretorio, o qualche grigliata o i fuochi d'artificio o artisti che volano in aria, non serve, il turismo non ne risente neanche un po'. O solo provvisoriamente.

Avrebbe potuto costituire una qualche attrazione turistica Gonfienti etrusca, se inserita in un contesto come era nel progetto; o anche le Cascine di Tavola, che non hanno nessun sistema di vera comunicazione per raggiungerle, a parte il decadimento, sono del tutto isolate rispetto al centro della città.

Ancora poi sarebbe essenziale per il turismo pensare a un progetto che coinvolga  la città larga, come è Prato; non si razionalizza la sua struttura, non si immagina un disegno futuro: quale turismo volete che nasca?
La città rimane legata al suo palo, al suo distretto tessile, ai suoi miseri interessucci. E così muore.

Una mossa verso il turismo sarebbe cambiare tutta la mobilità.
Io che sono ciclista vera so che Prato è terribilmente indietro, a questo riguardo, che insomma, non è Friburgo.
Ma di cosa parliamo?

Bisogna chiedersi cosa fa muovere il turista, bisogna farsi domande vere e progettare a lungo termine. Altro che discorsi!

Insomma, il turismo casomai viene DOPO tutto questo, NON PRIMA!

Stenterello pratese

Più ti guardo seduto in consiglio
e più ti c'assomiglio

hai lo stesso piglio,

ultima maschera della commedia,
ancora un'altra sedia
per te,

Stenterello
tu mi sembri e, come quello,
coniglio.

venerdì 20 giugno 2014

Consiglio Comunale e compagnia: come si comincia male!

Si comincia male, al Consiglio Comunale.
I gazzettieri, alcuni stile brutta copia Cruciani, riportano notizie di signorine in 'shorts' bacchettate da compunte signore
e il sindaco si lascia immortalare in 'selfies' con espressioni improbabili...tutto un mondo di ciaccole e perditempo al servizio proprio di quello che deve essere l'attività comunale: una perdita di tempo.

E' già chiaro che, come il teatro significante si trova ormai fuori del Teatro (basta vedere la prossima programmazione!), la politica e le decisioni importanti si prenderanno fuori dal Comune. Come avviene peraltro da tempo.

giovedì 19 giugno 2014

BASTA CON IL BALZELLO ALLA CAMERA DI COMMERCIO

Perché ogni anno devo pagare il balzello alla Camera di Commercio?
Ho una partita IVA con cui faccio gli spettacoli ormai da anni.

Ma perché devo pagare questo balzello? Cosa mi ha dato, in questi trenta anni e passa, la Camera di Commercio?

Niente di niente! Nessun aiuto, nessun riconoscimento, nessuna presenza se non con il comunicato della tassa da pagare.

Questa tassa è ingiusta e iniqua, VA ABOLITA.

LA PRATO DEI MIRACOLI

Rossi, presidente della Regione Toscana, ha detto che compra tutto:

1. La Fattoria Medicea delle Cascine di Tavola;
2. Gonfienti etrusca.

Se può, prima del prossimo round elettorale regionale, comprerà anche voi.

Evviva la Prato dei Miracoli!

http://www.notiziediprato.it/news/acquisto-di-gonfienti-e-fattoria-medicea-nuovi-agenti-per-la-municipale-gli-impegni-della-regione-per-prato

L'AMORE E' UN BRODO DI CAPPERI: I COMMENTI

Grande serata, ieri, al Teatro La Baracca.

Mentre chiudevo il teatro, ho trovato questa recensione nella buca delle lettere.

"Un testo  che dire  interessante è poco: coniuga un divertimento ormai sconosciuto - leggero, fresco, mai volgare o aggressivo - all'analisi psicologica, l'elemento perturbante che entra nella comunità annoiata e stanca anche delle stesse vacanze.
Un testo non inferiore alla Matilda che ho visto di Lei alcuni anni fa.
Le sue capacità attoriali sono sorprendenti.
Nessuno che lo ha visto, potrà dimenticare il 'brodo di capperi'.
Da tempo non ridevo così tanto a teatro.
Grazie, Maila".
R. Malaguti

ALTRI COMMENTI (sul Libro del Gradimento)

"Sublime! Come al solito. E' l'artista che amo...anche senza brodo di capperi" Elisabetta.

"Eccezionalissimamente brava" Edi

"Veramente veramente divertente. Brava!" Francesca

"Brava" Divertente, con risvolto psicologico che invita alla riflessione" Marco e Cristina.

"Grazie per sorprenderci sempre" (Non leggo la firma...).

"Complimenti, molto brava, un bel momento di svago e...ci vorrebbe un po' più spesso un bel brodo di capperi" (Ilenia?)

" Brava Maila, come sempre un bellissimo incastro di parole, ma anche una grande prova della tua professionalità!" Maura

"Ottimi ingredienti e ben cucinati! Grande Maila, sei eccezionale e fai bene a metterti in gioco", Piera.

mercoledì 18 giugno 2014

COMUNICATO PER STASERA: L'AMORE E' UN BRODO DI CAPPERI

Per la recita di L'AMORE E' UN BRODO DI CAPPERI che avrà luogo stasera alle ore 21,30 al Teatro La Baracca, consiglio la prenotazione  (0574-812363).

La recita avrà luogo al chiuso a causa del tempo incerto.


Ricordo che questa rassegna è autofinanziata, la Regione ci ha negato la 'Residenza': ha negato la residenza a uno dei teatri più vivaci, in particolare a livello drammaturgico (e intendo di nuovi testi e produzioni, incluso di teatro-ragazzi), di tutta la Toscana e forse non solo. Lo testimoniano i riconoscimenti alla produzione originale.

L'offerta che farete servirà per coprire le spese del teatro stesso.
Per continuare a vivere, e in maniera modesta, dobbiamo lavorare il doppio, e spesso uno qua, l'altro là e trovare, come è stato il caso del Laris Pulenas, ma anche Dramma intorno ai concubini di Prato, Gaetanina Bresci e altri testi, chi li ha visti lo sa, soluzioni registiche ardite e difficili, ancorché apprezzate. 
E' il caso di stasera.

Il testo nasce come sceneggiatura per film; al momento è risolto sulla scena, ma chissà che non si possa, forse su Marte, realizzarlo in 'pellicola'.

Grazie a tutti coloro che seguono e sostengono il Teatro La Baracca.

L'AMORE E' UN BRODO DI CAPPERI





Mercoledì 18 giugno 2014 ore 21,30
al Teatro La Baracca

L'AMORE E' UN BRODO DI CAPPERI
commedia scritta e interpretata da 
Maila Ermini

D'estate all'Isola d'Elba: in uno stabile dato in affitto per le vacanze, qualcuno prepara, per insaporire un amore scipito a mo' di gioco, un brodo di capperi. L'odore che si sprigiona attorno è fortissimo, bruciante, afrodisiaco. I villeggianti, infastiditi e turbati, chiedono spiegazioni, protestano, - perché, come?-, ma allo stesso tempo ne rimangono colpiti e inebriati.
Nessuno, fatalmente, sarà più quello di prima.

martedì 17 giugno 2014

Io sto con Vincenzo

Stasera ho capito
che sto con Vincenzo

con la sua freschezza
con i suoi modi veri.

Con i suoi errori.

E viva Vincenzo
che mi fa sperare
che ancora
si possa cambiare.

Museo Pecci museo di tutti?

Dall'Ufficio Stampa del Museo Pecci ricevo e pubblico il comunicato sull'incontro che vi si terrà prossimamente.
Mi chiedo: perché parlano ancora e sempre gli stessi?
Oltre al Metastasio, hanno chiamato a parlare una compagnia di Scandicci, Kripton. 
Mi domando se la 'chiamata alle arti' non sia sulla base dei finanziamenti che si riceve dalla Regione piuttosto che per il teatro o l'arte che si fa o per le idee che si possono avere.
Per chi non lo sapesse, comunico che la compagnia Krypton ha ricevuto la sua 'residenza' dalla Regione Toscana, e per questo tanti soldi da gestire (461.945,58 euro in tre anni); il TPO, anch'esso presente, è l'unica compagnia riconosciuta di teatro ragazzi in città. 
Ancora ci invitano a essere solo spettatori, e per giunta del medesimo spettacolo, che va in scena, pur con qualche breve insignificante interruzione, da troppi anni.  NO, GRAZIE.




"Centro Pecci, il museo di tutti

“Il Centro Pecci deve essere effettivamente un Centro dove le varie arti convivono?”


Mercoledì 18 giugno alle ore 18 secondo incontro fra il direttore Cavallucci e le varie realtà dell'area pratese e metropolitana. Ingresso libero. 

Dopo il successo dell'incontro del 29 maggio, che ha visto la partecipazione alla discussione di più di centoventi persone tra cui il neo sindaco Matteo Biffoni in qualità di nuovo presidente del Pecci, proseguono gli incontri di ascolto voluti dal nuovo direttore Fabio Cavallucci e dal consiglio direttivo del Centro Pecci per cercare di elaborare un progetto strategico innovativo per l'istituzione artistica pratese.



“Il Centro Pecci deve essere effettivamente un Centro dove le varie arti convivono?” Sarà questa la domanda-tema che animerà l’incontro di mercoledì 18 giugno alle ore 18 presso l’auditorium del Centro Pecci dove il pubblico è invitato a partecipare e intervenire.

Oltre che dei membri del Consiglio Direttivo del Centro Pecci, del direttore Fabio Cavallucci e del curatore Stefano Pezzato, sono previsti interventi di:
Massimo Luconi, direttore organizzazione e progettazione Teatro Metastasio;  Davide Venturini, Compagnia TPO;  Silvia Lucchesi, direttore de Lo Schermo dell’Arte Film Festival;  Marco Imponente, direzione Videominuto;  Giancarlo Cauteruccio, direttore artistico Teatro Studio Krypton".


lunedì 16 giugno 2014

Di stracci si muore


Lo si sapeva, ma La Repubblica ne ha fatto un articolo: di cenci e stracci a Prato ne sono morti tanti.
Io lo seppi dal mio ex-dottore, specializzato in malattie sul lavoro; che a Prato c'era un'altissima incidenza di morti da mesotelioma pleurico.

Chi cerneva i cenci, i cenciaoli appunto, respirava l'amianto contenuto in certi vestiti e balle, e io credo non solo amianto, anche altre sostanze chimiche nocive.

A Prato di retorica sul lavoro degli stracci se n'è fatta tanta, anche recentemente in campagna elettorale. Ma la verità non è stata mai detta, e la verità è soprattutto questa.

Il lavoro, tanto necessario e cercato,  'cantato' e  premiato, qui a Prato ha ucciso tanta gente. Ma finora non s'è potuto dire forte e chiaro, e in questi 'canti', di questa morte tremenda non c'è stata traccia. Solo retorica di partito per il partito o il sindacato.

Solo ora, che questo lavoro è in via d'estinzione o si prendono precise precauzioni (come ho visto fare recentemente a uno degli ultimi cenciaioli),  si può diffondere lo studio sulla mortalità che il tessuto ha causato.

Insomma, al solito, si parla e dice solo quando è troppo tardi.

Basta, dunque, con fioretti e canzoni.



P.S. Forse perché c'è un accenno di questo e di ribellione a questa retorica che il mio Pratopezza, maschera pratese, non è mai stata rappresentata al Museo del Tessuto di Prato? Presto però lo presento in Emilia Romagna, altrove certe maschere e verità non fanno paura.

L'assessore-neo-nominato

L'assessore neo-nominato
è silente
non parla, è parlato.

Cauto e guardingo
se ne sta a guardare
deve vedere
con conti e contini
cosa può fare
ma soprattutto
cosa non può fare.

L'assessore neo-nominato
timido, non si esprime,
è espresso dal partito
già infastidito
che in coda
all'ingresso
c'è l'amico,
eh, l'ha votato!

L'assessore è cauto e guardingo
niente da dichiarare... in solingo.

domenica 15 giugno 2014

Prato e lo sviluppo economico

Ecco il comunicato estratto dal Sito Internet del Comune di Prato, relativo alle
azioni per Prato del Ministero dello Sviluppo Economico.
Mi chiedo: questo sarebbe il piano per lo sviluppo economico di Prato?  Ciò significa non intraprendere una trasformazione strutturale dell'economia locale, ma soltanto far calare i soldini e poco più, con qualche ingrediente di 'piano speciale' per favorire (mah!) l'export!
Sono assolutamente misure superficiali, pro tempore, che non incideranno affatto sullo sviluppo economico del comparto tessile.
Sono al massimo misure per i medio-grandi gruppi (quelle che in sostanza possono già competere sul mercato) e non per le piccole entità economiche del settore, ormai stritolate dai costi del lavoro eccetera!

"Di seguito la scheda inviata direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico a seguito dell'incontro di questa mattina:
Il Ministero dello Sviluppo economico (Mise) è pronto a sostenere e finanziare un progetto di valorizzazione del prodotto tessile sui mercati esteri attraverso la partecipazione a tutte le fiere, le manifestazioni, le rassegne dedicate a operatori e committenza e a progetti specifici di promozione.
Il Mise è disponibile a finanziare accordi con il Giappone per la ricerca, la sperimentazione e l'utilizzo di fibre tecnologiche e prodotti ad alto grado di innovazione, compreso il sostegno alla creazione di specifici centri in Italia.
La Direzione generale politica industriale ha dato disponibilitá alla Regione Toscana, attraverso risorse del Fondo Made in Italy, per la creazione di un bando a favore delle imprese produttrici di tessile cardato, in particolare per la promozione e l'attestazione di qualitá e salubritá.
Il Piano speciale TTIP (Trattato transatlantico di libero scambio tra Usa e Ue) per preparare le piccole aziende del tessile moda ad arrivare sul mercato americano in previsione della firma del trattato con gli Stati Uniti che, probabilmente in autunno, abolirá i dazi all'entrata per il tessile europeo.
Attuazione del protocollo d'intesa tra Mise e Regione Toscana per la piena applicazione delle linee guida Ocse e responsabilitá sociale d'impresa per le imprese operanti nel settore moda, incluse, in particolare, le aziende cinesi.
Il viceministro con delega all’energia Claudio De Vincenti sta lavorando nella direzione indicata dall'emendamento Biffoni in concorso con il Mef. In particolare si tratta di mettere in sintonia, per i prossimi provvedimenti, l'obiettivo di ridurre il costo dell'energia per i distretti con quello più ambizioso della Presidenza del Consiglio di ridurre il costo per tutta la piccola e media impresa.
Mise e Regione Toscana presenteranno a metà luglio un bando per ampliare la banda ultralarga nei distretti della Toscana centrale e dell'asse verso la costa.
Iniziativa comune di Mise e Comune di Prato per sviluppare e incentivare le aziende ad alta tecnologia (comparto Itc) attraverso risorse del ministero.
Sviluppo del Progetto Smart city (De Vincenti e Giacomelli) sia per le reti di comunicazione che dell'energia."


sabato 14 giugno 2014

Riforma della Pubblica Amministrazione

Pensando di essere Novello Napoleone, Renzi con il Ministro Madia (uno dei tanti Ministri del Conforme che pensa che il mondo deve stare tutto dentro al computer, ah, basta con la carta, basta con il taglio di alberi, poverini!) si mette a riorganizzare la pubblica amministrazione.

Bene. Gli ingredienti sono gli stessi renziani, con la finalità di smuovere il dipendente, renderlo finalmente amovibile e immettere tanti tanti giovani.
(Guai a te, settantenne.
Guai a te, vecchio dipendente.
Guai a te.
Oh, ma vivrò abbastanza,
chiedo!,
vivrò abbastanza per vedere
'ste scimmie invecchiare
ben bene?)

La questione però sa di presa per il fondellino, dato che in questi anni la P.A. è stata riempita da sostenitori sostenuti dai partiti vari.

Io vinsi a suo tempo ben due concorsi, e tutti mi chiedevano da chi fossi raccomandata: da OUTIS, rispondevo io, come Odisseo.

Ora che bazzico moltissimi uffici in Italia vedo solo questo: e addirittura gente misteriosamente planata, spesso senza concorso e con titoli dubbi, a uffici per grazia di Partito e che poi decidono su di te vita e morte a piacimento loro (e della loro spesso mediocrità mentale) e del Partito. Sorvegliano gli accessi.

Come si riforma questo, o Piccolo Napoleone?



venerdì 13 giugno 2014

Nuovo Consiglio Comunale: opposizione interna

Senza avere la palla di vetro, già si capisce quale sarà il primo scoglio da superare per il sindaco Biffoni: l'opposizione interna.

In questo PD c'è molto di vecchia Democrazia Cristiana: le correnti.
Qualcuno senz'altro si ricorda gli andreottiani, i fanfaniani, i demitiani...chi non si ricorda la corrente 'dorotea'?
Ecco la prima vera opposizione.
Quando tarderanno a riempirsi gli altri banchi, quelli che dell'opposizione che ora sono un po' vuotarelli?
E' possibile che ne vedremo delle belle. Non aspettiamo altro che un po' di vera sana democrazia fra quei noiosissimi banchi, e di ribellione verso chi gioca - vedi il caso di Mineo espulso da Renzi -  al "Napoleon, il piccolo dittatore per tutti".

E poi, non vi sembra che certi veterani del PD, siano stati troppo sacrificati alla ormai vecchia 'rottamazione'? Pensate voi che la digeriranno così bellamente?

Nuovo Consiglio Comunuale: noia mondiale

Sembra che quest'anno, a detta di 'esperti' il campionato del mondo di calcio sia meno 'sentito'.
Pervade tutti una indifferenza mondiale.

Invece a me, guardando l'insediamento del nuovo Consiglio Comunale, mi è presa una noia mondiale, e per questo non ho perso altro tempo.
Capisco però che per qualcuno, alla prima esperienza, si trattasse comunque di un'emozione, ma tutta personale. Chi osservava da fuori si annoiava da morire. Che cerimonia lenta e pesante!

Molto più divertente fu lo scorso insediamento, quello con Cenni sindaco, e in maggiore pompa magna.
Si illudevano  quelli che avrebbero continuato per sempre a governare e si misero d'impegno. Quanti spettacoli su quei banchi, in questi anni!


Questa volta si è scelto un tono più dimesso, da spending-review (è andata via anche la luce, per la gioia dei superstiziosi), e abbiamo visto i soliti, anche se di prima nomina, personaggi saltellanti come volontari-scrutatori,  agili fra i banchi della stanza dei bottoncini...buonisti e buoniste è finalmente suonata la vostra ora! e che ci daranno, sembra, una Prato stile Amsterdam.

Ma in quale senso: con tante ciclabili o che?



giovedì 12 giugno 2014

M5S: per la prima volta nel Consiglio Comunale di Prato

Oggi il primo consiglio comunale della nuova compagine politica.
Per la prima volta un non partito entra nel consiglio comunale a Prato, il M5S.

Sono soltanto tre consiglieri, ma è un cambio significativo in questa città difficile da cambiare, dove il potere sembra solo spostarsi da una parte all'altra, oscillare, ma rimanere sostanzialmente nelle mani di pochi.
Affinché nessun cambio avvenisse a livello locale, rispetto a quel movimento e senza alcun rispetto, è successo di tutto: una vera e propria pianificazione della distruzione, si doveva annientare il M5S.
Durante la campagna elettorale questo procedimento è stato chiaro a chi guardava un po' esternamente;  un gioco da ragazzi rendere 'ridicoli' candidata sindaco e consiglieri, è bastata qualche foto. Un ignominioso gioco al massacro.

Ora, come è successo in Parlamento, reso più vivace, significativo e trasparente grazie a quei deputati, ci auguriamo lo diventi anche il consiglio comunale, finora un fortino muto, sordo e cieco.

Per prima cosa c'è bisogno di una relazione più chiara e aperta possibile di quello che vi succede, con resoconti che non siano come quelli che finora abbiamo letto sul pessimo sito Internet del Comune, utilizzato come propaganda di parte (anche di questo sarebbero dovuti essere 'puniti' dai garanti della par condicio, e non soltanto per il cartello del Soccorso messo in campagna elettorale eccetera): per anni il sito Internet è stato utilizzato massimamente come autopromozione, a mo' di azienda, come è successo anche al Teatro Metastasio,  vi siete già scordati? con il Pratoincontra: tutti quegli inutili incontri spacciati per partecipazione in un teatro pubblico, pagato con i soldi di tutti (vi ricordate i megacartelloni pubblicitari?), in cui hanno sfilato, fiera della banalità, del conformismo e del gattopardismo italiota, i direttorini e i direttorucci!

Siamo fiduciosi che qualcosa si muova, anche se la strada di un cambiamento, in questa città, è tutta in salita.


mercoledì 11 giugno 2014

Torna "Leonardo, diario intimo di un genio" (ricordando anche Carlo Monni)






Domenica prossima, a Firenze, nell' ambito di Monna Lisa 3.0 tra arte e leggenda e insieme a Gianfelice presenterò un brano tratto dal mio Leonardo, Diario intimo di un genio, che spero di poter riproporre presto al Teatro La Baracca e altrove. E' un modo per ricordare anche Carlo Monni, che interpretò Leonardo, debuttando fra mille difficoltà a settembre 2011 nel mio teatro.  Nel dramma interpreto la madre Caterina, anacronisticamente più giovane dell'artista.

 Domenica 15 giugno 2014
Nell’ambito del “Monnalisa Day”
Monna Lisa 3.0 tra arte e leggenda
A cura dell’Archivio Leonardismi e Mundaneum Gioconde del Museo Ideale Leonardo Da Vinci.
Dialogo di Alessandro Vezzosi con Franco Guerzoni; 


intervento teatrale di Maila Ermini con Gianfelice D'Accolti (Leonardo, diario intimo di un genio) in ricordo di Carlo Monni.


FIRENZE, STUDIO ROSAI, VIA TOSCANELLA 18
dalle ore 17:30

Nello stesso Studio Rosai (p.g.c. di Fabrizio Gori) e nelle vetrine da Frascione Arte (Via Maggio, 5) a L’Auriga (Sdrucciolo dei Pitti 20/r):
Esposizione di Giocondolatrie d’artista 2014.
Info: museoideale@tin.it
Per “Monnalisa Day”: 
monnalisa.day@gmail.com
katerinabini@gmail.com;matta.daniela@yahoo.it 




Perché l'assessorato alla cultura è così ambìto?

Divertita ho assistito alle diatribe e vocine sui vari possibili assessori alla cultura nella mia città e Regione, Toscana Voglio Vivere Così. Sono stati stilati i nomi più improbabili, asini e asinesse doc, personaggi a cui nemmeno il diplomino darei, e nemmeno sono autodidatti, macché finito quel tempo, morto, sono interidatti piuttosto!

Ma sia, ormai gli assessori sono stati nominati e la gazzarra è finita.

C'è stato un ultimo recente strascico, l'uscita del regista Virzì, che pur fresco di vincita laureata per il suo ultimo film, ha tuonato contro il neo-sindaco Nogarin del M5S: qualcuno, maligno, ha detto che lo doveva fare per ringraziare del premio; altri, invece, che è stato a causa della promessa che il PD livornese non può mantenere di nominarlo assessore alla cultura in caso di vittoria. E lui se la sarebbe presa parecchio male, e infatti ha fatto (scusate il giochino) un appunto culturale, linguistico al Nogarin! Che chiaramente non E' (colpa primigenia) di lontane origini toscane. Nogarin, -gli ha detto, -come parli (o non parli?)-.

Ma come, uno come Virzì avrebbe voluto, oltre al premio, l'assessorato?
Ma come, come è possibile, perché perché perché! Ova sodissime, altroché!


Ma perché tutti vogliono questo assessorato, perché? 

Perché lo vogliono tutti? perché è l'assessorato dell'immagine, del presunto bello, della vanità e della passerella; della ciaccola e dell'ininfluenza. A Prato, per esempio, se si è assessori alla cultura si può conoscere  Sgarbi, gli si può parlare lo si può toccare: capite, che significa?
Apparentemente tutto bello.
In realtà se si analizza bene la delega, si tratta un lavoro enorme, faticoso, in fondo infelice e frustrante, oltreché ostacolato al suo interno dalle lotte intestine e traditrici, perché la sua sostanza è il mantenimento dello status quo!

Ecco a cosa serve l'assessorato alla cultura: oggi e forse anche ieri, alla colonizzazione, o, detto  in termini 'moderni', alla omologazione  (il 'sistema').

Avete visto? C'era la fila per farci le scarpe! 

martedì 10 giugno 2014

Prato: morire ammazzato per strada

Foto de Il Tirreno


A Prato un cinese è stato ritrovato morto ammazzato per strada.
Qui, poco distante da casa mia.

Sembra un regolamento di conti.


Mentre Renzi va a fare i compitini in Cina e Oriente vario, qui, a Prato in modo esemplare, si vivono tutte le contraddizioni dei loro grandi affarucci, di una politica, locale e internazionale, spregiudicata, incapace di trattarci come esseri umani, ormai schiava della più feroce tirannia economica.

Una politica alleva-schiavi.

Anche se siamo piccoli, faremo del nostro meglio per mandarli a casa.  Ulisse era piccolissimo rispetto a Polifemo.

Io e Carmelo (il Bene) in: Viva Livorno!

Ricordo che ogni tanto Carmelo Bene, il grande attore, mi appare in sogno.
Questa notte ho dormito pochissimo, ma lui abbiamo fatto in tempo ad andare a Livorno.

Io  Carmelo? Vedo il mare.
Carmelo.   Sta zitta, donna. E scrivi 'io' all'incontrario.
oI   Così.
Carmelo  Esatto.
oI   Perché?
Carmelo   Così ti vedi da un'altra prospettiva! Ti vedi riflessa, così sei veramente teatrale!
oI     E' vero...
Carmelo    E poi, dicendo 'oi', senti anche la tua carne, che è dolore.
oI   Bellissimo!
Carmelo   Non dire 'bellissimo', stupida donna, si sente male. La carne fa male! 
oI   Siamo su una barca!
Carmelo    Per favore, taci, fammi attraccare.
oI   Sei bravo, però. Senti, allora, che mi dici delle mie beghe teatrali?
Carmelo    Silenzio!
oI    Ma questa è Livorno!
Carmelo    Sì!
oI   E dove andiamo?
Carmelo    Io non sono mai stato comunista, aborro i comunisti e quella razza, ma in questa città accadono a volte fatti meravigliosi. Per questo siamo qua.
oI    Sì, ma che mi dici del mio...
Carmelo   Donna uggiosa e petulante, che mi disturbi mentre sono approdato in questa mitica città! La città di Ercole!
oI    Volevo sapere se ho qualche speranza di vedere un po' di giustizia per il mio teatro...
Carmelo    Stanno tergiversando.
oI     Ah, sì?
Carmelo   La situazione è oscillante, pericolante, titubante, altalenante, errante meglio aspettare a parlare a scrivere. Livorno è ovunque, può essere ovunque. La parola d'ordine è 'restiamo fermi e muti, altrimenti potrebbe succedere di peggio'.
oI    E quindi?
Carmelo   E quindi non mi rompere i c...ni!
oI   Scusa, Carmelo.  Ti piace la terrazza Mascagni? Qui qualche anno fa la Regione Toscana ha ambientato un video promozionale del turismo dal titolo: "Voglio vivere così".
Carmelo    Una ca...ta pazzesca! Una cosa rivoltante e sdolcinata! Non devi ricordarmi l'orrore di questi politicanti, non farlo mai più!
oI    Hanno anche fatto l'aperitivo su questa spiaggia...
Carmelo   Basta, donna, tu mi torturi! Contro l'aperitivo, viva Livorno! Facciamo qui subito immediatamente il nostro teatro.
oI    Uno spettacolo?
Carmelo   Spettacolo?! Ricorda, donna essere inferiore, che non dico l'incompatibilità, ma addirittura l'idiosincrasia dei due termini! Teatro e spettacolo. Dove c'è spettacolo non c'è teatro!
Soprattutto oggi, che i politicanti fanno solo spettacoli. Brutti orrendi spettacoli di sé e del loro misero cervello. Pattumiere....Viva Livorno! Livorno! Faremo di Livorno la nostra scena...Mettiti là.
oI    Carmelo, calmati...Non ti avevo mai visto così...Ascolta mi devo svegliare, ho una giornata pazzesca, devo alzarmi, ho mille cose da fare...Carmelo, allora, posso stare tranquilla per il mio teatro?
Carmelo    No, no no, non devi stare tranquilla, assolutamente no. Il tuo teatro deve essere quello dell'intranquillità, il TEATRO DELL'INTRANQUILLITA'...contro questi esseri tranquilli e striscianti bisogna perdere, mai vincere. Su questi animali bisogna PERDERE! Adesso rimani!, dobbiamo fare teatro, teatro, maledetto essere inferiore, vieni qua!...Viva Livorno, viva Livorno!

In lontananza mentre il sogno si sfuma si sente dire:

Il Bobin ha un po' parlato
lui s'è detto dispiaciuto
il partito è andato male
lui rondella come puole;
e il verzino ci farà
un bel firme si vedrà...


Gianfelice D'Accolti è un grande attore


Stasera Gianfelice ci ha regalato una serata indimenticabile interpretando magistralmente Musica proibita di Palazzeschi.
Egli ci ha mostrato come si possa fare teatro con nulla, ma che lo si può fare, con nulla, solo se si è grandi attori. 
Tutti i grandi teatri con i loro grassi finanziamenti, i lacché al servizio e tutto il corollario, sono crollati in un istante.
La novella è sul conformismo della nostra società, così presente e pervadente ancora oggi come negli anni del Dopoguerra in cui è stata scritta; il suo linguaggio, la storia stessa è mirabile e divertentissima. Ma è grazie all'interprete che ne abbiamo apprezzato appieno, con immenso piacere e divertimento, la bellezza.
Grazie, Gianfelice. E grazie anche a questo nostro piccolo teatro, La Baracca, dove certi esperimenti sono possibili così, gratuitamente.
Che gioia.

lunedì 9 giugno 2014

IL SILENZIO DEI GIORNALI SULLE NOSTRE ATTIVITA'

Solo Il Tirreno, a quanto mi risulta, ha dato giusto spazio allo spettacolo di stasera, GIANFELICE D'ACCOLTI LEGGE PALAZZESCHI.

Nemmeno un autore toscanissimo come Palazzeschi li riesce a smuovere. Ci devono ignorare.


Credo che per il futuro sarà ancora peggio!


Grazie a tutti coloro che vorranno sostenerci ed essere presenti stasera, lunedì 9 alle ore 21,30 al Teatro La Baracca.

Livorno contro NPD (Nuova Portazia Cristiana)

Che bella aria nuova da Livorno, con la vittoria del M5S.
Se non altro, perché non sono sempre i soliti a vincere, il solito potere che ormai da troppi anni ci opprime in Toscana.

Un cambio era necessario, che si iniziasse da qualche parte.

A Livorno la Sinistra ha votato in massa 5 Stelle! Non volevano votare il NPD, la Nuova Portazia Cristiana!

Così, anche se Livorno è un'altra città, essa è vicina a noi e influenza già e le neogiuntarelle scricchiolano, e i malumori già si sentono da Firenze.

Perché no Livorno capoluogo di regione (e non capoluogo di regime)?

E il Centro Arti Visive, dov'è finito?

Due o tre giorni fa, passando in S. Giorgio, Prato, ho visto che il Centro Arti Visive è stato smantellato.
Non c'è più un quadro.

O cosa è successo?
E ora, contro il degrado della Passerella cosa si fa?

E' ben vero che il consigliere Carlesi ha fatto un esposto per rendicontazione che sembrerebbe non precisa a fronte dei 35 mila euri ricevuto, come ho avuto modo di rendicontare,http://primaveradiprato.blogspot.it/2014/05/contributi-rendicontazioni-e-ingiustizie.html, ma il centro è già chiuso?

Hanno fatto riunioni, interviste, spettacoli, polemiche tutto contro il degrado, e ora?  Non sarà mica perché il Cenni non è più sindaco?

Forse mi sono persa qualche passaggio.

Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.