Se si leggono i comunicati stampa del Comune di Prato si osserva una spaventosa carenza di argomenti significativi.
Celebrazioni, omaggi, ricordi, elenco del buonismo più noioso.
Comunicazioni di servizio, come la deviazione di traffico per manifestazioni e vari; oppure, in ritardo, comunicazioni relative a disinfestazioni o chissà cosa.
Costanti, come nell'era cenniana le relazioni dei 'risultati' contro la lotta contro la clandestinità, lo sfruttamento. Sequestri di capannoni, in manette qualche tristo personaggio di nazionalità cinese.
Di sostanziale c'è stato soltanto un aumento delle tasse, e un triste bilancio.
Accanto a casa mia lo sfruttamento nei capannoni continua costante. Nessun sceriffo cattivo, nessun caro amico delle regole o dei cinesi (con casa a Pechino, magari) è ancora riuscito a risolvere questo problemuccio, che naturalmente nessuno veramente vuole risolvere, fatto salva un po' di apparente decenza che deve essere mantenuta. La forma, cari cinesi, mantenete in po' di forma!
Al momento l'attività del Comune di Prato si delinea e profila inesistente rispetto al cittadino, e il risultato di queste ultime elezioni, dopo quattro anni di nulla strombazzato al comando, rischia di non produrre che queste processioni di personaggi incensanti bontà, santità, dotati di cartellina delle migliori intenzioni, una sfilata insomma del peggior buonismo che nulla porta se non al solito mantenimento dello 'statino quo', e con parecchie cadute di gusto.
Intanto noi, chi non è incensato o toccato dal potere e deve darsi da fare per mangiare e campare, detto banalmente, stiamo sprofontando: grazie sì alla congiuntura economica, ma con la forte complicità della mediocrità di chi è al comando e relative complicità, agli affarucci di famiglia e di partito. A Prato come altrove, beninteso.
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