Più di qualcuno me l'ha chiesta.
Eccola qua, in versione casalinga e un po' al buio. Questo è davvero un "home video".
"Ho scritto una canzone
l'ho scritta per te;
è la città di Prato
su un prato che non c'è.
Il fiume va veloce al punto che
a volte ci inonda perché
dalla montagna scende
che a ridosso c'è.
Sì, anche quella c'è.
Ho avuto una visione
cantucci a colazione
a pranzo c'è la bozza
è più che una risorsa
e sempre vento c'è
da nord da sud da ovest.
Io son di Prato
voglio esser rispettato
posa il sasso e mangia il baco.
Ho avuto una visione
la seconda
un telaio al Castello dell'imperatore
faceva tanto chiasso
gli ho detto ora t'abbasso
sicché poi s'è spostato
nel Mercatale è andato
là tessevan tanti
tessevan tutti quanti.
Io son di Prato
voglio esser rispettato
posa il sasso e mangia il baco.
Io sogno e vivo Prato
sul un prato che non c'è.
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