martedì 8 settembre 2015

Sballo vandalico e cultura 'farsa'

Leggo che il vandalismo che dilaga in città. Parlo di Prato, ma quello che dico vale per molti altri 'agglomerati urbani'.

Teppisti sfasciano giochi nei giardini pubblici, oltre alla consuetudine di marcar panchine con le solite fesserie.

E perché nessuno ha notato i cartelli divelti, tantissimi in varie zone della ciclabile, opera anch'essa di annoiati cittadini.

Ma non basta: giovanotti e giovanotte di buona famiglia (una volta si sarebbe detto piccolo-borghesi) trascorrono le notti del fine settimana facendo schiamazzi davanti ai circoli. A quanto so in varie zone della città.

Come è successo a Casale nell'ultimo fine settimana, dove la gente che abita vicino al Circolo Verdi non ne può di restar sveglia a causa di un gruppetto di mal allevati e peggio controllati pargoli, e di gridare, alle tre quattro di notte, affacciandosi dalle finestre: 'Basta!' 

Una periferia dove il controllo del territorio è inesistente, e il suo rispetto, la cura è lasciata alla buona volontà dei singoli.

D'altronde questa è anche la conseguenza della cultura intesa come sballo. 

Come mostra il divertimentificio consumista di  molte programmazioni estive cittadine, fra lugli e settembri, notti bianche nottissime magiche, palii e cavalcate, corteggi e processioni, mitici deus ex machina catodici, bicchierini e bottiglie tenute in mano durante lo 'struscio', senza farsi mancare i giovedì sempre aperti fino alle 23.

Cultura ripiena, cultura 'farsa'.

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