giovedì 3 settembre 2015

L'integralista, ovvero quando l'opposizione aiuta la maggioranza

Accade sempre più spesso che i continui attacchi, amplificati dall'uso dei social, di certa politica nei confronti di altra, rendano in realtà un servizio alla maggioranza.
Magari la polemica è santa e giusta, ma guai a essere integralisti.

Oggi l'integralismo, religioso, politico che sia, è uno strumento ghiotto.  Addirittura arriva a giustificare guerre.
La maggioranza attaccata subito si ricompatta, e combatte l'integralista di turno, l'accusatore che non dà scampo. Sulla corruzione, per esempio; o sui soldi sperperati.
L'attacco è frontale, la risposta lo è altrettanto, con l'aiuto degli 'amici ritrovati'.

Insomma, paradossalmente, il continuo esercizio dell'attacco a certa politica, la aiuta, la sostiene, le fa ritrovare il consenso. La gente si stufa e torna dai vecchi politicanti.

Su "Vie Nuove", tanti tanti anni fa (1961) Pasolini scriveva: "L'integralismo ideologico ha tutte le mie simpatie. Io sono per l'integralismo ideologico, per l'assoluta coerenza, per una moralità di pensiero intatta e senza compromessi. Ma l'integralismo ideologico non è mica un catechismo".

Insomma, per aiutare lo status quo l'integralista è perfetto;  se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' tutta la vita che lo dico!

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