-Ferragosto, ti detesto-,
diceva la nonna;
e poi il resto
rimaneva biascicato
fra un seme di cocomero
e un litigio col marito.
-Ferragosto, passa presto-;
il mare, la folla,
a Viareggio era la regola;
in pineta poi
lei solo lo lasciava
a mangiare le sue fette;
un'altra un'altra ancora,
senza darle retta.
E lei se ne andava,
trascinandomi con sé,
impestata di resina e pinoli.
-Mimma, lascia la pina,
ché si va via.
- E il nonno? -
-Lascialo stare, che si consoli;
...'sti bucaioli!-
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Dai Celestini a Levi
Ieri, in occasione dello spettacolo dei venti anni dei Celestini, in cui ho riproposto La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini...
-
Signor Ministro, io non so per quale arcano motivo Lei sia diventato ministro della Cultura, ma tant'è. In virtù di ques...
-
Non era per nulla scontato che all'incontro ci fossero tutti i candidati (eccetto Rubino) e, soprattutto, così tanta gente. Troppa p...
Nessun commento:
Posta un commento