Il viaggio teatrale in Valbisenzio è stato caratterizzato da cambi di testo (La Scaveide - tributo doveroso a Gonfienti - e Paradiso 2.0 a Villa Guicciardini) e indicazioni all'ultimo momento (come nella prima sosta lungo il Bisenzio, dove abbiamo rivoluzionato tutto il giorno prima con varie discussioni fra di noi), improvvisazioni e tagli, piccoli errori anche di percorso, ritardi rispetto alla tabella di marcia (ben quarantacinque minuti!), ma certamente il pubblico se lo ricorderà e anche noi come il viaggio teatrale, se non più bello come ha detto Gianfelice, come il più 'potente'.
Fino a pochi giorni prima siamo stati incerti sul farlo o meno, visto il magrissimo contributo e le spese; ma poi ho pensato di non lasciarmi vincere dai numeri, dai calcoli, e dai vari no di una classe politica e amministrativa locale e regionale ottusa e ostile.
Comunque ieri sera un po' di conti li ho fatti: circa 30 giorni di lavoro; una quindicina di sopralluoghi in Vallata. Il guadagno in soldi è magro altrettanto del contributo, ma per tutto il resto l'incasso è alto.
Aggiungo due noticine, una positiva e una negativa.
Positiva: l'assessore alla cultura Maria Lucarini di Vernio ci ha atteso e accolto con grazia, mettendo le sedie per il pubblico nel chiostro dell'oratorio di San Niccolò dove abbiamo recitato La locandiera, e regalando il catalogo della mostra su Virgilio Mazzetti.
Negativa: alla Stazione di Vernio manca una lapide che ricordi i nomi delle persone morte nell'attentato al rapido 904 del 23 dicembre 1984, la cosiddetta "Strage di Natale". Furono 16 persone. Vergognoso.
(Sì, c'è il giardino memoriale sopra l'imbocco della galleria, ma non lo vede nessuno, non è un posto di passaggio. C'è solo lapide commemorativa e bisogna andarci).
(Sì, c'è il giardino memoriale sopra l'imbocco della galleria, ma non lo vede nessuno, non è un posto di passaggio. C'è solo lapide commemorativa e bisogna andarci).
E ora, se volete, leggete i primi commenti del pubblico. Alla prossima, chissà.
Come sempre, bravissimi. E' stato un vero piacere ripercorrere e rivedere i luoghi che già conoscevo e scoprirne di nuovi (Villa Guicciardini). Belli i pezzi sia fuori che dentro il bus. Complimenti! (Edoardo B.).
Molto interessante, ricco di spunti e di storia. Da approfondire dietro i vostri suggerimenti. Avete fatto un gran lavoro. Complimenti. (Fiorella C.)
Grazie, molto bravi. (Sandro e Antonella M.).
Lo spettacolo della città in Valbisenzio? Meraviglioso incrocio fra natura e cultura. (Emanuele C.)
Stiamo camminando nella stessa direzione del "Pedone" di Bradbury? No, se continuiamo a riflettere. Grazie per aiutarci a farlo! (Cristina G.).
Una vallata operosa unita alla città. E' stata una esperienza rivivere la storia di un territorio unico. Grazie e bravissimi. (Graziano).
Grazie per le emozioni che ci regalate ogni volta (Fabiola).
Complimenti. Grazie e a presto. (Marco e Francesca F.)
Grazie per questo viaggio, come i precedenti, ricco di suggestioni storico-letterarie. (Tiziano).
Arte, storia, cronaca ed emozioni oggi hanno viaggiato con noi sulle note della vostra arte cristallina e colta...
Lo spettacolo ha avuto il suo momento
più alto nel ricordare La strage del Rapido 904 o strage di Natale è il nome attribuito a un attentato
dinamitardo avvenuto il 23 dicembre 1984 presso la Grande galleria
dell'Appennino ai danni del treno rapido n. 904, proveniente da Napoli e
diretto a Milano.
Inspiegabilmente nessuna lapide a Vernio ricorda le sedici innocenti vittime ( l'attentato avvenne in territorio toscano, ma non fu possibile intervenire per il fuoco e il fumo).
Gianfelice e Maila hanno avuto il gran merito di riportare la Memoria ad uno dei tanti tristi misteri Italiani.
Il momento più emozionante dello spettacolo, con l'imbocco della galleria alle spalle.
Inspiegabilmente nessuna lapide a Vernio ricorda le sedici innocenti vittime ( l'attentato avvenne in territorio toscano, ma non fu possibile intervenire per il fuoco e il fumo).
Gianfelice e Maila hanno avuto il gran merito di riportare la Memoria ad uno dei tanti tristi misteri Italiani.
Il momento più emozionante dello spettacolo, con l'imbocco della galleria alle spalle.
E dopo la cultura, abbiamo ricevuto
anche piacevolissimo conforto per il corpo, eccellenti prodotti del territorio.
Siamo stati coccolati in ogni modo!
(Angelo S.)
Come sempre siete stati professionali e molto emozionanti nelle recite. (Luca).
Lapide del giardino memoriale di Vernio |
Lapide alla stazione di Vernio |
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