Ecco
il regaluccio agostano: dal Comune di Prato ci promettono la magia della 'rete'
con un unico 'wifi' con cui ci collegheremo ovunque e con più rapidità. Ora
basta cambiare parola chiave a ogni passo!
Testuali parole: "Obiettivo: portare Prato su smartphone e tablet il più possibile, perché no, anche per ragioni di marketing".
Sì, avete letto bene: "Portare Prato" ancor più sulle tavolette magiche, e il che potrebbe anche essere davvero auspicabile, se la città vedesse risolti i suoi problemi concreti e vedesse un futuro.
Cosa ce ne facciamo, signora Squittieri, assessore dell'innovazione (!) cosa ce ne facciamo del 'marketing', quando siamo incapaci di trasformare minimamente la città e si finisce per organizzare ogni anno una patetica Festa del Cocomero ribattezzata per Ferragosto?
Quando
si pensa che per la città il massimo sia il Settembre Pratese, con
cantanti e cantantesse, pugili e pallanti?
Intanto
ci stiamo dimenticando dei fondamentali: la cura, la gestione basilare, la
mobilità alternativa, l'ecologia sepolta e seppellita (aria e acqua inquinata,
tanto per dirne due), nessuna prospettiva di città futura, se non con progetti
che odorano di speculazione (la zona del Fabbricone, l'ex-ospedale) , oppure
odorano di nulla (come il parco fluviale, rinominato e riproposto variamente,
mentre ogni progetto è abbandonato su Piazza Mercatale); niente altrettanto o
retorica di 'piazze immaginarie' sul fronte immigrazione e relazioni con i
cinesi, per non parlare di occasioni perdute per sempre - Gonfienti e il
parco archeologico, bugia colossale per tutte le ultime amministrazioni, tutte
indistintamente votate a un interporto inutile e a altra speculazione- insomma, niente prospettive serie per rendere Prato una città un
pochino più interessante, diversa, culturalmente stimolante.
Nessun commento:
Posta un commento