domenica 1 gennaio 2017

La Prato dell'ultimo dell'anno 2016


Ho vissuto un ultimo dell'anno tutto pratese, che giudico così:

-molto bene il concerto d'archi organizzato dalla Camerata al Politeama, che mi ha fatto conoscere un bravissimo energetico empatico concertatore e violoncellista, Luigi Piovano (primo violoncello solista dell'Accademia di Santa Cecilia) e una brava primo violino, Grazia Raimondi. E anche gli altri strumentisti, tutti di alto livello.
La serata al Politeama era tutta 'pratese tipica', ma a parte Massimo Carlesi, io non ho visto nessun rappresentante del Comune.
Mancava anche un programma di sala degno di questo nome; anche se si trattava di musiche conosciute (ma con che grazia hanno suonato 'Oblivion' di Piazzolla!), sarebbe stato opportuno leggere qualcosa di più e meglio. Perché non perderci tempo e soldi?
Dignitoso invece il rinfresco offerto.

-Pessimo il concerto di Roy Paci in Piazza San Francesco, brutta musica (musica o rumore?) e in fondo poca gente (oh, ci si tiene così tanto ai numeri, alla folla...questa occupava meno di metà piazza, perché molti pratesi erano andati ai 'concertoni' di Firenze). Il mattatore sul palco, il Paci, per quel poco che ho sentito, per nulla empatico col pubblico, diceva frasi di cui si sarebbe fatto a meno - le solite storie dei 'terroni al nord'.  
Pessima acustica e luci senza spessore; nemmeno discotecare.
60 mila euro per cosa? Troppo per tale risultato pseudo-artistico o d'intrattenimento.

-Botti assurdi e violenti dopo mezzanotte; e diversi fatti esplodere da stupidi ragazzini (di tutte le età) lasciati imperversare ovunque, nonostante i militari a giro e i controlli delle forze dell'ordine. 

-Piazza del Duomo lasciata a sé, brutta sporca, poco e male illuminata. Che tristezza.

Quanto poco amore e fantasia per questa città, tornata a essere, e in modo meno significativo di un tempo, un piccolo e brutto satellite della città di Firenze.

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