Domenico Maselli, pastore valdese morto nel 2016, è stato il mio professore di Storia del Cristianesimo a Firenze.
Era un vero maestro di umanità e critica politica. Un professore non convenzionale che sosteneva l'assoluta libertà religiosa, e anche quella di essere atei. Per questo scelsi il suo corso.
Ricordo che un giorno degli anni '90, durante una mia passeggiata a Lucca, ero già laureata e vivevo a Roma, lo incontrai. La sua faccia si riconosceva subito anche da lontano, che aveva un colorito olivastro scuro, occhi cerchiati come pesti. Gli dissi che avevo continuato a studiare, oltre che a praticare l'arte di Talia, e che presto avrei discusso la tesi di Filosofia all'Istituto di Tullio Gregory presso Villa Mirafiori in Via Nomentana a Roma. Mi abbracciò forte, e mi offrì una cioccolata per festeggiare.
Son cose che non si dimenticano.
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