lunedì 18 febbraio 2019

In merito alla presentazione de "L'infanzia negata dei celestini" alla Lazzerini

Innanzi tutto ringrazio il direttore e il personale della Biblioteca Lazzerini per aver ospitato la presentazione della seconda edizione de "L'infanzia negata dei celestini" lo scorso sabato, 16 febbraio.

Questa seconda edizione è stata pubblicata a dicembre scorso, a dodici anni di distanza dalla prima, nel 2006, quando l'editore fu Carlo Zella.

Un grazie anche a coloro che hanno scritto o telefonato per manifestare il loro apprezzamento per la presentazione, giudicata efficace ed elegante. Ed è merito anche di Gianfelice D'Accolti che ha curato la premessa e ha interpretato la testimonianza, nuovissima, di un ex-celestino.

C'era tanta gente, nonostante fosse sabato e giornata di sole.

Preciso, e rispondo ad alcuni interventi o domande, che, pur la violenza sui minori sia argomento di attualità, ahinoi, tuttavia quanto accadde ai celestini è da inserirsi in un discorso diverso, ché là v'era, con la complicità di alcuni industriali pratesi e non solo, un piano di speculazione edilizia per la creazione di un santuario e di altre opere edilizie, e lo sfruttamento e vessazione sistematica dei bambini orfani o figli di gente povera che lavorava all'estero o in condizioni disagiate, anche al fine di costringerli a seguire la carriera religiosa, e quanto altro racconto nel libro.

Riguardo all'Istituto Santa Caterina di Prato, per ragazze e gestito da suore, dove io come ho ricordato fui vittima di abusi simili a quelli dei celestini (e che come quelli non furono mai a sfondo sessuale), ribadisco che non ci sono documenti. Solo le testimonianza di noi che ne fummo vittime. Lo scandalo non ebbe modo di "scoppiare" proprio perché prima vi fu quello dei celestini ed è per questo che l'istituto femminile fu chiuso, "appena in tempo", come mi confermò un ex-funzionario del Comune di Prato, che aggiunse: "Si sapeva anche del Santa Caterina, eravamo al corrente di tutto, ma non si poteva parlare".

Il libro sui celestini non è distribuito, e non si trova alla Feltrinelli né su Amazon o altrove on-line: si vende, ancora qualche copia, al Teatro La Baracca e alla Libreria Cattolica di Prato.

Lo spettacolo, presumibilmente e se la salute mi assiste, sarà riproposto al Teatro La Baracca a dicembre, come ogni anno dal 2004.

Ringrazio infine chi, e proprio in questi ultimi giorni, mi ha arricchito di altri documenti -molto importanti!- e testimonianze; fra le altre cose un libretto religioso edito dal discusso Padre Leonardo nel 1965, una vera e propria, e triste, rarità.

Se dovessi mai fare altra edizione, sarà mia cura condividere almeno parte di questi documenti, così come ho fatto per Il libro bianco in questa edizione, pubblicata  a mie spese.

Per la cronaca: nessun rappresentante politico, né consigliere né assessore locale, era presente.

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