mercoledì 27 febbraio 2019

Il set della movida

Copio due articoli su "Il Tirreno" di oggi, che dimostrano, ancora una volta, quali possono essere i risultati della "cultura della movida", dello sbevazzo, dei localini go-go, da molti rappresentanti politici, quali campioni!,  praticata, oltreché difesa come soluzione economica per i centri storici 'svuotati' di Prato e di Pistoia, dopo che sono stati innalzati i templi commerciali forisportam:  ecco la fontana del Bacchino, uno dei simboli di Prato, ridotto a pattumiera, e La Sala a Pistoia, fulcro cittadino di longobarda memoria, diventato come un set per scazzottamenti di ubriachi.
Ma questo accade in tutta Italia e non solo.
I centri storici non hanno più valore in sé, i locali "attivi" sono solo ristorantini e localini per il mangia-e-bevi, di artigianale non c'è più nulla (e infatti al mattino le città sono diventate spettrali, il paradosso, fantasmi al mattino!) e hanno del tutto perduto, non solo il valore di città, ma nemmeno conservano più attrattiva turistica per gli abitanti, e le mura e i palazzi eccetera servono solo come fondale, un fondale o set che sta per crollare e per nulla manutenuto, delle loro "scorribande al bicchiere".
Non serve, o non basta certo, invocare più controlli, più polizia il sabato sera, con il solito richiamo alla sicurezza! Pura demagogia e propaganda.  Il problema è ben lontano da risolversi con due pennellate sul web, visto che ormai il meccanismo del conformistico degrado sabatale è ben diffuso e radicato. Anzi, è incentivato da un sistema economico ormai marcio e ubriaco egli stesso, e dai presunti politici amministratori che non sanno che pesci pigliare: e dunque, guai a chi lo tocca! Forse chi delinea soluzioni a suon di dichiarazioni-social dovrebbe intanto leggersi , che ne so, cosa dice per esempio il Coordinamento Nazionale No Degrado e Mala Movida,  https://www.nodegradoemalamovida.it/home_1_0_0_ita.html  e cominciare, ma va! a cambiare abitudini! 





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