lunedì 16 novembre 2020

Il monumento a Federico II di Bolano torna sulla Tangenziale a Prato, ovvero come funziona

Sembra che oggi, sotto una pioggia battente e in pieno regime di "Zona Rossa", in modo che alcun cittadino possa essere presente alla nuova posa, e in linea con il comportamento omertoso tenuto sulla faccenda, il Sindaco Biffoni, insieme all'Assessore di Prato Città Curata ricollocheranno ufficialmente il monumento a Federico II di Bolano, situato sulla Tangenziale a Prato (1), che era misteriosamente scomparso, almeno dal 27 luglio, data in cui feci la prima segnalazione su questo blog (2).

Fino ad allora nessuno si era accorto di nulla. 

Il Comune - che subito seppe, dato che si tiene costantemente al corrente anche su quello che qui si scrive -  non ha mai informato i cittadini su che fine avesse fatto quel monumento, o non ha mai rilasciato, per bocca dei suoi rappresentanti, alcuna dichiarazione, che magari ne manifestasse la volontà di recuperarlo in qualche modo.

L'arroganza di cui il potere locale fa triste mostra, anche se ormai si riduce a ben poca cosa, qui si tratta soprattutto di esecutori di una volontà politica ed economica che li mette e li toglie a sua necessità, gli permette di tacere senza incomodi anche delle faccende che riguardano la comunità, e senza vergogna e più facilmente quando si tratta di beni culturali.

Secondo la versione ufficiale autore del misfatto sarebbe un astioso rivale di Bolano che, nottetempo immagino io, per invidia avrebbe manomesso il monumento, lasciandolo poi a terra dopo aver segato i sostegni.

In realtà, e io li ho visti di persona (anche se non ho potuto fare la foticina magica perché non possiedo Smartphone), questi erano stati come strappati e piegati piuttosto maldestramente; ma questi sono dettagli di una testimone, che ormai valgono poco. Anzi nulla. Conta sempre la versione ufficiale, che tramanda la Storia.

E comunque chicchessia abbia compiuto l'atto vandalico, il fatto rimane: il Comune non intende le proprietà comunali come tali; non informa delle cose comuni, e addirittura non paga i restauri dei monumenti che gli appartengono (ci appartengono!) con le casse della comunità: pare infatti che il restauro sia stato pagato dai  familiari dell'artista!

Nonostante nessuno mi abbia citato,  visto che sono una appestata del virus della non conformità,  è resa un po' di giustizia a Bolano grazie ai polveroni che mi si accusa di sollevare, e almeno la decenza è salva.

Ma da questa faccenda, oltre che il solito comportamento sprezzante del potere, viene fuori un monito: che chi comanda e tiene le redini del racconto dominante, trasforma la protesta a suo vantaggio (e spesso non aspetta altro!), e cancella chi non sta al gioco. Anche così è tramandata la tanto celebrata Memoria.

Chi vuole stare orgoglioso dall'altra parte, sulla barricata, lo deve ben sapere.


Post scriptum di non poco conto: l'attuale sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che oggi (o rimanderanno per non cambiarsi gli abiti?) si bagnerà il capo nonostante l'ombrello con cui qualcuno lo vorrà proteggere perché diluvia, nel 2012, il giorno 5 maggio ei fu, che sorpresa era allora deputato a Roma!, presente; era insomma corso all'inaugurazione del monumento al mitico Federico II, (figura carica di simbologie e tanto amato da certi illuminati),  perché probabilmente era già stato nominato da chi di dovere, sindaco in pectore.


NOTE

(1)   Città curataLunedì 16 novembre sarà anche riposizionato nella rotatoria di via Giugni il monumento restaurato a lui dedicato

Doppio omaggio di Prato a Federico II, intitolato a lui il giardino di via Pomeria

Prato riserva un doppio omaggio a Federico II di Svevia che al capoluogo tessile ha lasciato il suo monumento più famoso nel mondo, il Castello dell'Imperatore. A lui sarà intitolato il giardino di via Pomeria, in corrispondenza del Cassero: a deciderlo è stata nei giorni scorsi la Commissione Toponomastica per rendere omaggio all'imperatore tedesco, "Stupor mundi", che nel 1248 commissionò l'omonimo Castello, unico esempio di fortezza sveva del centro-nord Italia. Nell'area verde verrà posta una targa commemorativa. 

E lunedì 16 novembre alle 12,30 sarà riposizionato nella rotatoria di via Ofelia Giugni il monumento restaurato dedicato all'imperatore Federico II. L'installazione artistica in ferro e vetro intarsiato colorato è opera dello scultore Italo Bolano, recentemente scomparso. Parteciperà alla cerimonia di inaugurazione il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore alla Città Curata Cristina Sanzò e una rappresentanza comunale nel rispetto dell'obbligo di distanziamento e del divieto di assembramento. np     http://comunicati.comune.prato.it/generali/?action=dettaglio&comunicato=14202000000964


(2) (http://primaveradiprato.blogspot.com/2020/07/che-fine-ha-fatto-il-monumento-federico.html).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Maila! se non ci fossi tu!
Grazie!

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