E' un tempo perfetto per il potere. E' il suo Natale.
E' un tempo alienato, i rapporti sono stati distrutti.
C'è chi invoca felicemente la fine del consumismo, che questo Natale diverso, dove siamo impediti a muoverci, frenerebbe la corsa agli acquisti, che negli ultimi anni ne aveva rovinato lo spirito originario.
In realtà il consumismo è diventato dittatoriale, e si rende obbligatorio tramite i mega centri di smistamento del consumo.
In questi centri è palpabile la resa in schiavitù forzata collettiva, che però riguarda tutti.
L'oppressione comunista e quella consumista si uniscono in questo tempo.
Era qualcosa che avevo già visto a est qualche anno fa, qualcuno mi è testimone, andando in giro con la mia piccola arte oltre l'Appennino.
E proprio l'arte si vede annientata. Per prima. La cultura resa basso spettacolo. Le università sembrano inutili. Gli artisti e gli intellettuali messi a tacere, impoveriti, dopo essere stati buttati nella spazzatura, tutti tutti tutti.
La streaming-art e la streaming-school possono servire a recuperare qualche spicciolo o qualche scampolo, ma completano il nostro annientamento/asservimento. L'insensatezza. L'ottundimento degli allievi è per chi insegna evidentissimo.
Ma in realtà gli studenti non esistono più, sono stati privati dal loro essere tali, esistono nominalmente, come anche i professori. Figure private della loro vera funzione.
Il passato è distrutto, e già da tempo, ma anche il futuro lo è. Non c'è modo più di pensarlo, il futuro, non tanto di organizzarlo. Per questo le proteste sembrano tutte fallire.
Solo il presente esiste e deve esistere. Il presente è il tempo del dominio. Al massimo il potere accetta che a ogni giorno sia dedicato un ricordo, ma per dimenticarlo subito il giorno dopo con un altro ricordo.
Il controllo sociale poi è perfetto; tutti ormai controllano tutti, non c'è bisogno del governo o dei servizi segreti (tanto segreti che tacciono, ma in questo tempo operano eccome!) per metterlo in pratica. E addirittura noi stessi ci controlliamo così bene, ci adeguiamo perfettamente alle richieste. E ci mettiamo in mostra affinché ciò sia reso più facile e praticabile.
Non si tratta più nemmeno di fascismo, è una categoria che non include l'assolutezza di questo dominio.
Nessun augurio di Natale è possibile, e io non ne farò. E non fatemeli. Si farebbe l'augurio allo spettro del Natale.
Bisogna operare solo affinché questo potere cada, e non solo in Italia. Null'altro è augurabile, e tutto il resto non serve o interessa.
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