Le dichiarazioni del Direttore musicale della Scala Riccardo Chailly, dopo la Prima di due giorni fa, sono una piccola luce in questo buio di digitalizzazione forzata dello spettacolo teatrale, portata avanti con il pretesto del Covid, che la maggioranza dei direttori di teatri segue oscenamente, ligia e grigia, e che invece costituisce la fine del teatro tutto:
"Mi auguro che tutto ritorni quello che era, ma con la consapevolezza che ciò sarà un privilegio. L'avanzamento tecnologico è solo un accrescimento. La presenza è imprescindibile ": è l'auspicio del direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano , Riccardo Chailly, dopo il successo televisivo della serata ' A riveder le stelle '.
" E 'stato uno spettacolo creato in fretta, per esserci; non si continuerà su questa strada ", ha assicurato. "Abbiamo portato avanti questo progetto per senso di responsabilità dettato dall'avere la guida del teatro", ha sottolineato in un'intervista al Corriere della Sera, "un progetto realizzato con un'orchestra di musicisti eccellenti che conoscono esattamente il mio stile interpretativo; tuttavia è un progetto dettato dall'emergenza ".
1 commento:
Era ora che qualcuno tra i personaggi con più impatto mediatico iniziasse a dire una cosa apparentemente banale ma che attualmente pare indicibile nelle stanze del Ministro Franceschini : il virtuale é un orpello, la sostanza è solo e soltanto lo spettacolo dal vivo. Spero che altri seguiranno Chailly.
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