Copio un brano tratto da un articolo che vi invito a leggere per intero. Non si tratta di chiacchiere sugli assembramenti, ma di dati concreti sulla distruzione del paese, dati Istat, che ha portato al fallimento della politica sanitaria contro il virus. Così come noi la stiamo sperimentando da un anno.
In realtà i cittadini sono stati colpiti due volte, e dal virus e dalla politica, e messi in una condizione sempre più divisiva fra loro (le solite care fazioni, allevate con tanta cura!), il che ha facilitato l'assoluzione di una classe politica che è invece la sola responsabile del cattivo andamento e della pessima gestione dell'epidemia, non gli "assembramenti" o la "in presenza". I politici, con i continui blocchi, multe, assedi, impedimenti a circolare nelle zone pubbliche, cioè di tutti, non hanno fatto altro che assolversi e praticare una politica incapace, confusa, alla "guappo e gringo", insomma hanno messo in campo solo misure terroristiche e depressive, per cui addirittura si vogliono usare parametri assurdi (si vuole chiudere tutto con 2,5 infetti su 1000 abitanti!), consigliati e confortati e assolti da presunti esperti scienziati di una sola parte, mentre i giuristi tacciono o sono stati messi a tacere, e questo è ancora più grave, sul tradimento della Costituzione Italiana, visto che le libertà che essa assicura ai cittadini sono totalmente negate.
"Sempre meno posti in ospedale
Tra il 2010 e il 2018 il numero di posti di letto in ospedale è sceso in media dell'1,8% all'anno fino ad attestarsi a 3,49, tra ordinari e in day hospital, ogni 1.000 abitanti. Si riducono anche i posti letto nei reparti a elevata intensità assistenziale tra il 2010 e il 2018 (da 3,51 per 10mila abitanti a 3,04) e si assiste a una crescita costante del tasso di mobilità per motivi di cura dalle regioni meridionali e dal Centro tra il 2010 e il 2019 (da 9,2 a 10,9 ogni 100 dimissioni di residenti nel Mezzogiorno, da 7,4 a 9 nel Centro)...."
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