giovedì 11 dicembre 2008

LA FAVOLA DEL SIGNORE RACCOGLI-PROTESTA

di Maila Ermini
(Tutti i diritti e i rovesci riservati)

PRIMA PUNTATA

In un paese non molto lontano da qui,c’era un signore molto perbene, un signore stimato, s’intende era anche un bell’uomo, che andava a giro…andava a raccogliere…
Che cosa?
Eh, quanto siete curiosi…le proteste! C’è chi raccoglie le palline da gioco, chi raccoglie i rifiuti, e lui invece raccoglieva le proteste! Ogni volta che i cittadini erano arrabbiati per qualcosa e protestavano con il sindaco della città…lui, sapete che faceva? Raccoglieva le proteste e subito andava, con tanto di carta bollata a destra e a manca, e la presentava ai signori del paese.
Il signore raccogli-protesta era molto amato da tutti…I cittadini si sentivano protetti: finalmente, qualcuno che pensa a noi!, dicevano.
Mancava il pane? Ecco Raccogli-Protesta prendeva carte e penna, e scriveva e scriveva… e poi alla fine ci metteva un bel timbro e lo faceva asciugare al sole. Baldanzoso camminava per le vie della città e con la carta con il timbro asciugato, lui entrava dentro il Palazzo, dove aveva uno scranno, ovvero una seggiola tutta per lui, ben inchiodata s’intende, per non cadere visto che ci montava su, e in piedi sullo scranno, sventolava la carta timbrata e firmata e faceva un gran baccano: e chiamava anche i giornalisti, s’intende, perché la cosa si doveva ben sapere.
Ah, com’era bravo il signore Raccogli-Protesta! Che rumore faceva.
Ogni giorno aveva la sua protesta. Quando mancava il pane, quando mancava il sale; quando mancava la benzina; quando c’era di difendere qualcuno, poi, lui era il primo e più bravo di tutti.
La cosa strana era che però…che…

Che cosa?

Non so…I signori del paese prendevano la protesta, la leggevano, la discutevano e discutevano…e poi alla fine, visto che ce n’erano così tante, qualcuno finiva addormentato…e alla fine non accadeva niente…

Niente?

Niente proprio no…Ma il Signore Raccogli-Protesta non si dava per vinto e diceva a tutti: -Venite da me, so io come fare, so io…
Davanti al suo ufficio la fila dei cittadini arrabbiati, non finiva più, anzi cresceva ogni giorno, finché un giorno...

(Prossimamente su questo blog...la seconda puntata!)

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