lunedì 14 febbraio 2011

Prato eventi

Riceviamo e pubblichiamo.

Cara Primavera di Prato, la primavera a Prato sembra proprio lontana. Ti segnaliamo un nostro commento alla costituzione di "Prato Eventi". Siamo un gruppo di giovani alternativi pratesi, siamo universitari. Ti preghiamo di pubblicarlo, dato che di questa fantomatica Prato eventi avete già parlato. Alleghiamo anche il  comunicato stampa che si può leggere nel sito del Comune.

"Cos'è Prato eventi, l'associazione culturale del comune? Sarà una specie di assessorato alla cultura ombra? Una tautologia? Andranno a caccia di fondi e li potranno avere con più facilità? Chi controllerà il giro del danaro: i cittadini pratesi? Avevamo veramente bisogno di tutto questo? Questa giunta non fa altro che creare enti, gruppi, cerca di puntellare sé stessa in qualche modo; punta soprattutto alla cultura come immagine, come promozione. Un disastro anche nei contenuti! Cosa significa: rappresenta uno strumento per far riappropriare la comunità delle proprie tradizioni e questo processo non può essere disgiunto  dall’attivazione di eventi e di manifestazioni che mettano in relazione la tradizione stessa con i nuovi fermenti culturali, specialmente in ambito giovanile"? Non è un messaggio reazionario? Faranno come è successo a Officina Giovani, da dove i giovani, cioè noi, siamo  stati buttati fuori (anche se  alcuni di loro, anzi molti, ancora non se ne rendono conto bene!).

 "Costituita "Prato Eventi". Approvato anche il suo statuto

L'associazione avrà il compito di organizzare eventi culturali e di comunicazione del territorio
Sì del consiglio comunale alla costituzione dell’associazione Prato Eventi di cui è stato approvato anche lo statuto. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza con i voti contrari dei gruppi Pd e Idv.
I soci fondatori della neo associazione sono il Comune di Prato e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato che, per il 2011, primo anno di costituzione, verseranno una quota associativa annuale di 10mila euro: la quota sociale e ogni altro contributo  non sono al momento determinabili. Spetterà infatti al consiglio  direttivo dell’associazione stessa  deliberare in tal senso.
Le finalità di Prato Eventi sono indicate nello stesso statuto: valorizzare e promuovere  il sistema  economico locale nonché gli eventi culturali e di comunicazione del territorio provinciale; creare, attuare e perseguire progetti che abbiano finalità di sviluppo economico e sociale; promuovere il turismo e le attività culturali legate alla salvaguardia e valorizzazione della storia, delle tradizioni e delle produzioni del territorio; diffondere e ampliare la conoscenza della cultura musicale, letteraria, artistica soprattutto nel mondo giovanile.
Per perseguire i propri scopi – si legge ancora nello Statuto -  l’associazione Prato Eventi può  collaborare con enti pubblici o privati, locali, nazionali o internazionali, ricevere contributi o sovvenzioni di qualsiasi natura da enti pubblici o privati, affidare a terzi l’organizzazione di eventi e iniziative.
Nello statuto viene specificata la distinzione fra soci fondatori, soci ordinari e soci benemeriti  (questi ultimi saranno persone che ricoprono cariche pubbliche o hanno particolari meriti culturali o effettueranno versamenti ritenuti rilevanti): per essere ammessi a socio occorre presentare una specifica domanda al consiglio ditrettivo che sull'ammissione dovrà deliberare all'unanimità.
Negli altri articoli dello statuto si indicano gli organi dell’associazione (assemblea dei soci, consiglio direttivo, presidente e revisore unico); in che modo vengono disciplinati i lavori dell’assemblea e quali sono i suoi compiti; la composizione del consiglio direttivo (da due a sette membri) e la durata in carica (tre anni); i compiti del presidente e del revisore unico.
"La valorizzazione del patrimonio culturale della nostra città - si spiega nella relazione introduttiva della delibera approvata dal Consiglio -  rappresenta uno strumento per far riappropriare la comunità delle proprie tradizioni e questo processo non può essere disgiunto  dall’attivazione di eventi e di manifestazioni che mettano in relazione la tradizione stessa con i nuovi fermenti culturali, specialmente in ambito giovanile”."

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