venerdì 27 aprile 2012

Lettera a Gianfelice



Caro Gianfelice,
riassumo.
Giovedì prossimo, al Teatro Magnolfi, replichiamo il Dramma intorno ai concubini di Prato.
E’ dal 2007 che lo presentiamo al pubblico. L’importanza di questo spettacolo, per noi e per la città di Prato, sappiamo bene qual è stata.
Ora le cose sono andate così. Che questo spettacolo, inizialmente, è stato scelto da chi ha organizzato l’evento di Nuova Scena Toscana.
Poi, dato che mi è stato diverse volte richiesto dalla gente, ho pensato che avevo fatto bene ad accettare, che era una buona occasione per il pubblico. E per questo soprattutto ho firmato il contratto.
Poi ho saputo che questo spettacolo era confuso insieme ad altri, non solo due spettacoli nella stessa sera, ma addirittura in due giorni consecutivi al Magnolfi ci saranno ben quattro spettacoli. Questo dettaglio, insieme alle tante cose del nostro lavoro, mi era sfuggito.
Con la compagnia che reciterà dopo di noi la stessa sera ci dovremo dividere lo spazio; loro possono provare solo a ridosso del nostro spettacolo, dopo le sette di sera.
Tra l’altro ci sono i musicisti in scena e quindi non sarà possibile per noi restare in teatro a concentrarci, perché nel salone accanto suonano e recitano.
L’incasso è estremamente misero.  Ma non è questo il punto.
Credo che sia mancato il rispetto per chi questo lavoro lo fa di mestiere. E anche per chi questo lavoro lo fa per passione. Hanno confuso tutto. Amatoriali e professionisti. Li hanno messi sullo stesso piano, ma non sono. Non possono essere la stessa cosa. Hanno quanto meno esigenze diverse, tanto per fare un esempio. Hanno spese diverse, e forse per i non professionisti un rimborso spese di 500 euro incluse le spese più l'incasso può andar bene.
Vedremo cosa succederà, quanto pubblico avremo.
Magari aspettiamoci una bella sorpresa, così che recuperiamo un po’ di spese.
Verranno a vederlo poi, quelli che l’hanno comprato? Verranno a vederlo quelli che gestiscono il potere a Prato e che sembrano tanto interessati alla storia di Prato?

Ti chiedo scusa, tu che sei serio e rigoroso, non ti meriti tutta questa confusione. E' stata colpa mia.
All'inizio mi era stato promesso ben altro spazio. O avrò capito male?
Cosa avrebbero detto il tuo maestro Orazio Costa, o Toni Comello?

E anche i concubini avrebbero meritato un ben altro risalto da parte del Metastasio; non tanto per noi, quanto per quello che questi due signori hanno vissuto. Una storia esemplare e determinante.
Te la ricordi, la signora Loriana Nunziati?
Lei che disse che si era rifiutata di andare al Costanzo Show a raccontare la sua storia, e invece era stata ben lieta di raccontare a me, a noi.

Ti ringrazio per quella pasta che le offristi, quando venne a casa, e che, me lo ricordo ancora, era febbraio, lei mangiò con tanto gusto. Che regalo che ci fece. Un regalo che conserviamo gelosamente.

Pensiamo a Loriana, e a Mauro Bellandi. E a tutto il coraggio che hanno avuto, in barba ai pusillanimi e invidiosi conigli nostri contemporanei.
Maila


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Maila

anche se non ci sentiamo spesso appena riesco ti "leggo". E non è mai una lettura banale. Meriteresti più spazio.

Vi rifaccio l'invito di venirci a trovare. Un lunedì, che siamo chiusi, per farvi assaggiare una cena "etrusca"! O almeno ci proveremo.

iL pizzaiolo vostro amico

Maila Ermini ha detto...

Caro amico,
perché non venite voi a trovarci domani sera?
Chiamaci.
Ciao, grazie.
Maila

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