mercoledì 4 aprile 2012

La fine dei partiti

Ecco, ci siamo quasi.
I partiti, questi partiti,  sono ormai sulla via di casa.  Dopo Berlusconi, il diluvio, e stanno affondando.
La Lega, in sostanza, è un partito morto, o diviso per sempre.
Scandali, malversazioni, mazzette. Autogol.
E' la fine, ma ancora non se ne rendono ben conto. O forse sì.

Non la sentite, nelle vostre città, quell'aria tesa, non li vedete quei visi preoccupati che girano attorno al Palazzo?

E' questione di poco.
Dall'estero arrivano le minacce, l'Europa delle banche vuol dettar legge: ci minacciano con la fame, ma su molti non fa un grande effetto, perché alcuni sono già alla fame: di cosa dovremmo aver paura? Dello "spread"? Tra poco molti  non avranno nemmeno più un conto in banca, anche se fanno di tutto per farcelo avere, tentano di costringerci.

Abbiamo già passato periodi difficili.

Calma piatta, calma apparente. (In questi giorni a Prato nemmeno più si parla di cinesi, nonostante non ci siano elezioni, e tutto appare tranquillo...).

C'è tensione però, perché molti signori che ora son seduti, si dovranno alzare e andarsene a casa.
E che faranno?
Faranno quello che facciamo noi? Tireranno la cinghia?
Come a noi, sarà sbattuto la porta in faccia?

Pensate, hanno ancora il piglio d'un tempo, di bruciare sul rogo (ora tutto ideale) gli eretici. Pensano di comandare ancora, di dettare legge. 
Ma, qui in Toscana, nelle parole dei capetti già si sente la voce incrinata. Nonostante la solita sprezzante 'sinistra' sicumera...

Signori, avete tentato in tutti i modi di metterci alla fame, a noi pochi rimasti, pochissimi liberi pensatori, ma ancora siamo qui e ci resteremo. Signori assessori, che rifiutate perfino di parlarci, perché non siamo del vostro partito e non la pensiamo come voi. Che non ci fate lavorare, perché noi non siamo dalla vostra parte, non siamo come quei colleghi che vi leccano il c...allo.
Che addirittura fate finta che non esistiamo, che non riconoscete la nostra esistenza. Che quando ci guardate, ci trattate come 'trasparenti'.  Mentre voi, la vostra esistenza, l'avete sempre espansa, che siete ingrassati nelle partecipate, negli enti, nei 'comuni', che non sono affatto 'comuni', ma solo vostre dependances...Il vostro potere è obeso, e ormai nessuna cura dimagrante sarà possibile.
Voi che ci, che mi, negate l'esistenza, il diritto di esistere, mentre voi sedete sugli scranni a fare il vostro porco comodo, importanti e potenti.
Come la ex onorevolessa, che fatta presidente della Fondazione  Toscana Spettacolo, rifiuta addirittura di ricevere quando si difende la Gonfienti antica contro la vecchia e molto poco chiara politica filo industriale-padronale, e naturalmente per questo non è possibile presentare nessun lavoro con quella 'distribuzione'; perché si contrasta  il loro assoluto monopolio, tirannico, che ci rende schiavi e insignificanti nella nostra arte.
O come  l'improbabile e sbiadito signor cultura di Vinci, che pur di non fare rappresentare il Leonardo, anche con altri interpreti, addirittura dà buca agli appuntamenti con scuse pietose...E tanti altri come loro....Questa gente sarebbero stati i primi a far fuori Leonardo redivivo.

Ma gli spiriti liberi, in fondo, non portano rancore per molto tempo.

Anche perché questi signorotti valvassini valvassori quasi fanno tenerezza, fa quasi pena vedere queste emanazioni di partito scivolare nella loro fine, lenta lenta, ma inesorabile. Stanno svanendo.

Altri partiti domani, altro potere. Ma intanto a questi, a questi  pre-potenti stiamo per dire addio.

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