riassumo.
Giovedì
prossimo, al Teatro Magnolfi, replichiamo il Dramma intorno ai concubini di Prato.
E’
dal 2007 che lo presentiamo al pubblico. L’importanza di questo spettacolo, per
noi e per la città di Prato, sappiamo bene qual è stata.
Ora
le cose sono andate così. Che questo spettacolo, inizialmente, è stato scelto
da chi ha organizzato l’evento di Nuova Scena Toscana.
Poi,
dato che mi è stato diverse volte richiesto dalla gente, ho pensato che avevo
fatto bene ad accettare, che era una buona occasione per il pubblico. E per
questo soprattutto ho firmato il contratto.
Poi
ho saputo che questo spettacolo era confuso insieme ad altri, non solo due spettacoli nella stessa sera, ma addirittura in due giorni consecutivi al
Magnolfi ci saranno ben quattro spettacoli. Questo dettaglio, insieme alle
tante cose del nostro lavoro, mi era sfuggito.
Con
la compagnia che reciterà dopo di noi la stessa sera ci dovremo dividere lo
spazio; loro possono provare solo a ridosso del nostro spettacolo, dopo le
sette di sera.
Tra
l’altro ci sono i musicisti in scena e quindi non sarà possibile per noi
restare in teatro a concentrarci, perché nel salone accanto suonano e recitano.
L’incasso
è estremamente misero. Ma non è questo
il punto.
Credo che sia mancato il rispetto per chi questo lavoro lo fa di mestiere. E
anche per chi questo lavoro lo fa per passione. Hanno
confuso tutto. Amatoriali e professionisti. Li hanno messi sullo stesso piano,
ma non sono. Non possono essere la stessa cosa. Hanno quanto meno esigenze diverse, tanto per fare un esempio. Hanno spese diverse, e forse per i non professionisti un rimborso spese di 500 euro incluse le spese più l'incasso può andar bene.
Vedremo
cosa succederà, quanto pubblico avremo.
Magari
aspettiamoci una bella sorpresa, così che recuperiamo un po’ di spese.
Verranno
a vederlo poi, quelli che l’hanno comprato? Verranno a vederlo quelli che
gestiscono il potere a Prato e che sembrano tanto interessati alla storia di
Prato?
Ti
chiedo scusa, tu che sei serio e rigoroso, non ti meriti tutta questa
confusione. E' stata colpa mia.
All'inizio mi era stato promesso ben altro spazio. O avrò capito male?
Cosa
avrebbero detto il tuo maestro Orazio Costa, o Toni Comello?
E anche
i concubini avrebbero meritato un ben altro risalto da parte del Metastasio;
non tanto per noi, quanto per quello che questi due signori hanno vissuto. Una storia esemplare e determinante.
Te
la ricordi, la signora Loriana Nunziati?
Lei
che disse che si era rifiutata di andare al Costanzo Show a raccontare la sua
storia, e invece era stata ben lieta di raccontare a me, a noi.
Ti
ringrazio per quella pasta che le offristi, quando venne a casa, e che, me lo
ricordo ancora, era febbraio, lei mangiò con tanto gusto. Che regalo che ci
fece. Un regalo che conserviamo gelosamente.
Pensiamo
a Loriana, e a Mauro Bellandi. E a tutto il coraggio che hanno avuto, in barba ai pusillanimi e invidiosi conigli nostri contemporanei.
Maila
Maila
2 commenti:
Cara Maila
anche se non ci sentiamo spesso appena riesco ti "leggo". E non è mai una lettura banale. Meriteresti più spazio.
Vi rifaccio l'invito di venirci a trovare. Un lunedì, che siamo chiusi, per farvi assaggiare una cena "etrusca"! O almeno ci proveremo.
iL pizzaiolo vostro amico
Caro amico,
perché non venite voi a trovarci domani sera?
Chiamaci.
Ciao, grazie.
Maila
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