domenica 30 settembre 2012

Cafiero Lucchesi, recensione

Cafiero Lucchesi, il coraggio delle idee, di Niccolò Lucarelli

Può accadere che le idee nelle quali crediamo, diventino il nostro carnefice? 
Una domanda all’apparenza paradossale, ma che può diventare una tragica realtà, come accaduto nell’epoca delle ideologie totalitarie novecentesche. 
Ripercorrendo la vicenda umana e politica dell’operaio pratese Cafiero Lucchesi, la drammaturga e regista Maila Ermini, fa luce su una pagina, a lungo rimasta oscura, del comunismo sovietico e italiano.

Cafiero Lucchesi, vita e morte fra Mussolini e Stalin, composto dall’autrice su documenti storici ai quali ha aggiunta una libera interpretazione drammaturgia, narra l’intensa e toccante tragedia di un operaio comunista, la cui fede politica non gli aveva accecata la coscienza di uomo; nato e cresciuto in una famiglia imbevuta di anarchia e socialismo romantico della prima ora, - battezzato Cafiero dal cognome del Marchese pugliese Carlo Cafiero, esponente dell’ala socialista radicale della fine dell’Ottocento -, mal sopporta l’avvento al potere del regime fascista e della sua violenza squadrista. 
Dopo una lunga serie di provocazioni e scontri verbali con Guglielmo Florio, esponente fascista della prima ora, Cafiero lo uccide in duello nel 1922, pochissimo tempo dopo l’ascesa al potere del PNF. Dopo l’omicidio, si rifugia a Trieste, da dove, con l’aiuto di altri comunisti, fugge in Unione Sovietica, dove pensa di rifarsi una vita. 
A Mosca entra in contatto con la comunità italiana, composta da fuoriusciti come lui, ma ben presto, nonostante si sia sposato e abbia trovato lavoro in una fabbrica tessile, si accorge che il comunismo, dal 1924, con Stalin ai vertici del PCUS, si sta facendo sempre più oppressivo. Cafiero non si sente quindi libero, e come lui altri compagni italiani; la comunità dei nostri connazionali, come altre, finisce nel mirino dell’NKVD e del KGB coadiuvato dai suoi informatori esterni; Cafiero è spiato persino dalla moglie, e in ultimo colloquio con un connazionale, esprime tutti i suoi dubbi su Stalin, accusandolo di aver rinnegato il comunismo e di essere un sanguinario dittatore. 
Non pochi dubbi vengono espressi anche su Togliatti e i vertici del PCI, che ben conoscevano la sorte di tanti italiani spiati e arrestati da Stalin, ma che preferirono però disinteressarsi delle loro sorti. Impossibilitato però a rientrare in Italia, vista la condanna all’ergastolo che pende su di lui, rimane a Mosca, mentre il compagno rientra in Italia.
Arrestato dal KGB, con l’accusa di essere un controrivoluzionario e di aver calunniato Stalin, Cafiero subisce l’umiliazione del carcere delle torture cui lo sottopongono i suoi aguzzini. Fra le scene più intense, c’è appunto la prigionia, durante la quale si trova contatto con altri italiani in carcere con la sua stessa accusa, un pope e un delinquente comune, questi ultimi entrambi russi. Fra la nostalgia dell’Italia, e la disillusione verso l’URSS, le ore trascorrono lente e dolorose, in mezzo a un’umanità segnata dalla violenza, dallo spionaggio e dal sordo desiderio di salvare la pelle anche mandando in rovina altri esseri umani. 
Durante gli interrogatori, Cafiero si proclama vero comunista, smentisce le accuse, ma non rinuncia ad accusare Stalin, scontrandosi però con la cecità del KGB. Proprio una poesia antistalinista, Il montanaro del Cremino, scritta dall’intellettuale dissidente Osip Mandelstam e imparata a memoria, costituirà la prova del suo essere controrivoluzionario.
Cafiero subisce l’epurazione, all’alba, in un bosco nei pressi di Mosca. Ignorerà la sua sorte sino all’ultimo, e morirà da uomo libero.

La pièce è una dura accusa contro i totalitarismi, sia di destra che di sinistra, ma fa luce anche sull’ambiguo atteggiamento tenuto da Palmiro Togliatti (alias Ercole Ercoli), e gli altri alti esponenti del PCI in esilio in Unione Sovietica, che per non inimicarsi Stalin preferirono ignorare la sorte di centinaia di connazionali ingiustamente accusati di deviazionismo, e condannati a morte o ai campi di lavoro. Una pagina di storia italiana sin qui tenuta nascosta dalla storiografia ufficiale e dalla volontà politica, ma che ha visto spargere sangue innocente.

Costruito come una sorta di film, lo spettacolo si offre al pubblico con un montaggio scenico che ricorda il free-cinema di Pressburger, mutuato dal teatro, il cui lento scorrimento poneva l’accento sulla gestualità e l’espressività degli attori. Per analogia tematica, non è difficile accostare questa pièce alla pellicola I Compagni, girata nel 1961 da Mario Monicelli, con fra gli altri, Bernard Blier, Renato Salvatori e un superbo Marcello Mastroianni. 

Non meno intensa, ieri sera, la prova offerta da Gianfelice D’Accolti in veste di protagonista, che ha saputo dare vita non al personaggio ma all’uomo Lucchesi, con una tensione drammaturgica capace di comunicare al pubblico tutta l’intensità delle sue convinzioni politiche e umane, nonché la sua delusione nei confronti di un’ideologia ormai degenerata in dittatura, e dalla quale si sente tradito.

Maila Ermini, da parte sua, si “moltiplica” in una serie di personaggi che ruotano attorno a Cafiero, dalla fidanzata Giulia, al padre, al fascista Florio, all’agente del KGB che lo condannò a morte, interpretazioni che ci danno un’idea della poliedricità espressiva di Ermini.

L’allestimento, per il quale è stato rivoluzionato l’intero spazio del teatro, proietta il pubblico direttamente nel dramma, annullando la tradizionale distanza fra platea e palcoscenico; la scena, che spesso viene costruita sotto gli occhi degli spettatori, ci offre un esempio di commedia dell’arte alla vecchia maniera. Importante nota di cronaca: fra il pubblico era presente Cafiero Lucchesi junior, nipote del protagonista.

Con quest’interessante e ben costruito spettacolo, celebrato da cinque minuti di applausi finali, Maila Ermini ci regala un altro esempio di alto teatro civile, dove l’arte si incontra con la memoria che indaga le incongruenze e le malvagità del sistema politico; un’occasione per riflettere anche sulla nostra epoca, non certo immune da contraddizioni.

Debutto di Cafiero Lucchesi

Devo scrivere un monte di cose belle.

Il debutto di Cafiero Lucchesi si è concluso con quasi 5 minuti di applausi.
Non mi era mai capitato e sono ancora stordita.

Ma ci sono altri  fatti da raccontare di questa memorabile serata:

il primo è la presenza del nipote di Cafiero, Cafiero Junior, un bel signore di ottanta anni, dritto come un fuso e simpatico e amabile, proprio come dicono che fosse lo zio. Era contento, direi felice, e ormai siamo amici.

Era presente la storica Elena Dundovich, al Teatro La Baracca rappresentante dell'associazione Memorial Italia, che ci ha regalato una presentazione che mi dispiace di non aver potuto registrare. 

C'erano poi due romani, due romani venuti da Roma per il fine settimana a visitare Prato. Di questa città di cui si parla tanto per via dei cinesi.

Proprio così.  Due turisti, ma che dopo aver visitato la città, si sono informati di cosa c'era di interessante da vedere dopo cena e hanno scelto di venire al Teatro La Baracca a vedere il nostro spettacolo.

Si sono presentati presto, sono stati i primi spettatori.
Gente, così si sono dichiarati, che vanno puntualmente a teatro, nei grandi teatri romani. E anche nelle cosiddette cantine, e forse per questo-diversamente da come fanno alcuni cittadini pratesi - non si sono sentiti a disagio in un teatro 'diverso'.

Però, così hanno detto dopo lo spettacolo, alla presenza degli altri spettatori, niente li aveva emozionati come questa serata in questo piccolo teatro. E poi hanno detto altre belle cose che per pudore non scrivo.

C'era anche Fulvio Silvestrini, che è il nostro più fedele spettatore, un amico.

Un altro fatto che voglio condividere è quello di aver superato le tante, in certi momenti sembravano insormontabili difficoltà, per cui a un certo punto ho pensato di buttare tutto all'aria.
Gianfelice D'Accolti mi ha tenacemente sostenuta. E' chiaro che senza di lui questo spettacolo non avrebbe potuto essere, o non sarebbe stato così significativo.

Lui reputa che Cafiero Lucchesi sia molto più difficile di Laris Pulenas, e il più teatrale di tutti quelli che ho scritto e rappresentato.

Sento che qualcosa è cambiato, che, come dice il mio compagno, ho fatto un altro passo avanti. O forse ho girato l'angolo.

venerdì 28 settembre 2012

Cafiero incontra Cafiero

Alcune precisazioni e notizie per chi viene a teatro a vedere Cafiero Lucchesi, che debutta domani, sabato 29 settembre alle ore 21: 

dato che i posti sono molto limitati  per l’allestimento della scena, lo spettacolo sarà replicato ogni sabato di ottobre; per questo è consigliata la prenotazione o l’acquisto del biglietto in prevendita. I biglietti si possono acquistare in teatro ogni pomeriggio feriale dalle ore 16 alle ore 19.


Per il debutto (i biglietti sono quasi esauriti) sarà presente l’associazione Memorial Italia http://www.memorialitalia.it/, e il nipote omonimo di Cafiero Lucchesi, che non abita più a Prato, e che sono riuscita a trovare. Così Cafiero incontra Cafiero.

giovedì 27 settembre 2012

Le motivazioni del viadotto


Ricevo dal Comitato del Soccorso contro la costruzione dell'ennesimo scempio a Prato, il 'viadotto sulla Declassata'. Dallo scritto vengono fuori diverse irregolarità compiute dall'attuale maggioranza comunale.


"LE MOTIVAZIONI DEL VIADOTTO
Spesso abbiamo sentito dire dall'assessore Bernocchi che "solo gli stupidi non cambiano idea", oggi però vorrebbe farci credere che questa amministrazione abbia sempre sostenuto il progetto del viadotto. Ebbene è un fatto che a maggio del 2011 lo stesso assessore affermava dai quotidiani locali la sua predilezione addirittura per la soluzione più radicale, il tunnel (Il Tirreno, 5 maggio 2011).
E' un fatto che a giugno 2011 questa amministrazione approvava la variante al Regolamento Urbanistico che decretava l'interramento come soluzione per il raddoppio della declassata (D.C.C. 43/2011).
E' un fatto che ad un solo mese di distanza veniva approvata una nuova delibera per realizzare il raddoppio con un viadotto (D.C.C. 63/2011) e che i costi delle 2 soluzioni fossero quasi identici.
E' un fatto che il dirigente responsabile della progettazione dell'opera, l'ing. Frasconi abbia detto e stia continuando a dire che non firmerà mai un progetto d'interramento perché ha paura di nuove possibili cause legali contro la sua persona.
E' un fatto che il Comune avrebbe potuto indire una gara di idee per la soluzione progettuale migliore ed affidare all'esterno anche la progettazione oltre che la realizzazione considerato che sul costo complessivo avrebbe inciso marginalmente e che l'ing. Frasconi e gli altri tecnici riceveranno un compenso di 360.000 euro (incentivi di progettazione).
E' un fatto che lo Studio di Impatto Ambientale che ha dato il via libera definitivo al viadotto e che ha aumentato la stima dei costi dell'interramento da 24 milioni a 33, lasciando pressoché inalterato il costo del ponte, è stato affidato dall'ing. Frasconi direttamente alla società I.R.I.D.E., contravvenendo al regolamento comunale ed alla legge nazionale che obbliga alla selezione di almeno 5 soggetti cui chiedere un'offerta (D. Lgs. 163/2006 Art.91 comma 2).
E' un fatto che il titolare della società I.R.I.D.E., l'ing. Di Prete, sia stato in passato membro di una medesima commissione al ministero dell'ambiente di cui faceva parte anche l'assessore Bernocchi (a titolo di esempio http://tinyurl.com/cuyhxmj pagg. 9 e 10).
E' un fatto che tra i fattori ambientali che deve analizzare uno Studio di Impatto Ambientale ci sia anche quello umano e nello specifico di come l'opera interferirà non solo durante la fase di realizzazione ma anche a regime e che di questo non ci sia traccia nel documento redatto da I.R.I.D.E..
E' un fatto che il Piano Strutturale arrivato in consiglio per l'adozione riportasse chiaramente che il potenziamento della declassata andasse fatto mediante il raddoppio con interramento e che sia stato presentato un emendamento che eliminava dai documenti tale riferimento, annichilendo così il lavoro svolto in questi anni da tecnici qualificati e il parere espresso chiaramente dai cittadini durante i percorsi partecipativi che in tutte le circoscrizioni avevano ribadito di volere l'interramento e delle circoscrizioni stesse (D.C.C. 40/2012).
E' un fatto che a maggio lo studio Prisma Ingegneria abbia presentato tramite l'ing. Ciatti un progetto di interramento che non solo risolveva tutte le problematiche sollevate dal Comune (rischio allagamento, spostamento sottoservizi, rischio incendio) e che aveva una tempistica di realizzo pressoché identica a quella del viadotto, ma che per la soluzione con copertura totale, sarebbe costato 19.500.000 euro, circa 7 in meno dell'attuale costo del viadotto e ben 13 in meno delle stime del Comune per l'interramento e che quindi l'interramento potrebbe essere realizzato quasi completamente con i 16 milioni promessi dal Governo mentre per il viadotto il Comune dovrà reperirne altri 10.E' un fatto che il Comune abbia rifiutato di prendere visione di questo progetto e che l'assessore Bernocchi abbia liquidato l'ing. Ciatti prima dicendo che si era lasciato strumentalizzare dall'opposizione, poi che non aveva i requisiti per proporre un progetto del genere perché non ne aveva mai fatti (uno per tutti il progetto di sottopasso della linea FF.SS. in prossimità della stazione di Pistoia).
Ed infine è un fatto che l'assessore Bernocchi è membro di quella stessa commissione VIA per le opere che rientrano nella legge obiettivo che in questo momento sta valutando il progetto del viadotto e che quindi si troverà a discutere e votare la soluzione da lui stesso fortemente voluta (all'indirizzo http://tinyurl.com/8vfscj8 i pareri espressi fino ad oggi dalla commissione con l'elenco dei firmatari).
A volte tanti indizi formano una prova. Non vogliamo che per le paure di un dirigente prossimo alla pensione e le motivazioni di un assessore, Prato venga nuovamente deturpata con un'opera che rimarrà sicuramente per i prossimi 100 anni.
Chiediamo a tutte le forze politiche locali, in particolare a quelle di maggioranza che recentemente hanno espresso il loro dissenso come Futuro e Libertà, Lega Toscana e alcuni consiglieri del PdL, di ribadire il loro no al viadotto e di farlo nelle prossime sedute del Consiglio Comunale che tratteranno questo tema.
Chiediamo al Presidente Rossi ed alla Regione Toscana di non abdicare al loro ruolo di controllori - che nello specifico poiché il raddoppio è diventato un'opera strategica regionale e nazionale prevede che la Regione possa chiedere una revisione del progetto se non lo ritiene idoneo e proporne uno alternativo (D. Lgs. 163/2006 Art.165 comma 6/b) - e di confermare la volontà di collaborare con la città per la risoluzione del problema ma scegliendo la soluzione più giusta. (Filippo Bonanni, rappresentante del Comitato).

L'angolo acuto della satira: Sallusti il 'giornaliste' si difende

S(t)allusti si difende:  l'articolo diffamatorio non è...Farina del mio sacco.

I soldi risparmiati da Regioni e Governatori a chi saranno destinati...?


Ci voleva proprio questo bello scandalo alla Regione Lazio per uscire dal pantano degli scandali della corruzione (scusate la ripetizione) e soprattutto per andare incontro alla 'spending review' programmata dall'omino verde per conto dell'Europa.

Così si prendono due picconi con una fava: si accontenta Bruxelles e il popolino, dando una verniciata di decenza...

Ora, di fronte al tracollo complessivo, hanno costretto i presidenti di Regione a riunirsi per imporre il taglio di 300 consiglieri a partire dalle prossime elezioni.

Intanto Formigoni ha dichiarato che da subito ci saranno risparmi a destra e a sinistra, e lo stesso farà Rossi e tutti i bravi governatori...Vendola si taglierà...50 mila euri dallo stipendio!

A chi andranno i soldi risparmiati? Lo hanno stabilito? A chi andranno i 50 mila euro che Vendola si è autoridotto dai 148 mila euro netti di stipendio l'anno?

E quanti saranno questi soldi? Qualche contabile farà il conto?

Non posso non pensare che non saranno tanto pochini e che andranno a tutti noi, al benessere nostro: servizi sociali innanzi tutto, sostegno all'economia, alla cultura. All'ambiente! Taranto sarà più pulita e ricca?

Immagino che Rossi farà in modo che il popolo toscano faccia faville. Voglio vivere così...Ricordate la sigla della pubblicità della Regione Toscana di appena tre anni fa? (Che lusso, che faville, che Toscana!)

Magari, se proprio avanza qualcosa, troveranno anche i soldi per qualche sito archeologico...diciamo un nome?

Insomma, finalmente quei soldi risparmiati, che sono nostri, saranno nostri...?


mercoledì 26 settembre 2012

L'omino verde

Stasera l'omino verde parlerà per noi alle Nazioni Dis-Unite.
Dirà che l'Italia è un paese affidabile, che la crisi sarà superata, non c'è da temere.
Il suo compito verde è quasi arrivato a compimento.
L'hanno invitato a pranzo altri omini verdi come lui, in un ristor-grande verdissimo. Colazione verde.
Pagamento in verde.

Qua, gli omini marroni stanno aspettando qualcosa di verde anche loro. Non c'è più rischio di essere presi per altri omini con la camicia verde ormai scomparsi.
Quelli là non erano veri verdi, questo lo è. E' verdissimo, fra i più verdi.

I marroni sono saliti sui tralicci, vivono sulle ciminiere per farsi vedere e gridano, gridano affinché l'omino verde laggiù possa sentirli.

Ehi, omino verde!

Lui è troppo lontano, però, non può sentire.

Ehi, omino verde, siamo quassù...

E' finita la colazione verde? Cosa avranno mangiato?

Qualche omino marrone c'è anche sottoterra, e da laggiù grida: dà un po' di verde anche a noi!

Tutti noi, omini marroni, non abbiamo che una misera aspirazione: essere un po' verdi, solo un po', prima di morire.

Rivolta spagnola, ovvero tramonto dell'Europa

Ieri sera c'è stato l'assedio dei cittadini al parlamento spagnolo. Per stasera c'è una nuova convocazione.
Si sa che gli spagnoli non scherzano quando c'è da protestare.
Nel video che ho inserito sotto si  vede che lo scontro che c'è stato fra la polizia e i manifestanti è stato iniziato da uno di questi, ma si capisce che la polizia non vedeva l'ora di assaltare il gruppo più avanzato. I poliziotti sono stati poi molto duri.
Qualcuno parla di infiltrati...
Successivamente un manifestante, per liberare un ragazzo che stava per essere ammanettato, dà uno spintone a un poliziotto e poi altri manifestanti fanno come lui.

La folla che protesta è enorme e dà la temperatura della situazione economica, politica e morale non solo spagnola, ma anche europea.
Il suo inarrestabile tramonto.
Così come portata avanti l'Europa è senz'altro un fallimento e non è questa dittatura di affamatori in cui vogliamo vivere.
Bisogna guardare al Sudamerica, all'Islanda, a chi ha avuto il coraggio di cambiare e di decidere senza farsi strozzare dagli interessi economici.
Cambiare si può.

Traduzione: Che vadano a  farsi fottere. La casta politica ci sta rubando e noi li lasciamo fare? No!
Quando il popolo alza la voce nessuno lo può trattenere. La vigliaccheria non ha mai dato dignità al popolo.
http://politica.elpais.com/politica/2012/09/25/videos/1348601224_973288.html

martedì 25 settembre 2012

Regioni: quando la paura è tanta, si sa che fa novanta

Di fronte al crollo del sistema Regioni,  il nostro Rossi propone in tutta fretta di abbassarsi lo stipendio e in generale di  ridurre il costo del sistema politico regionale.
Dopo che naturalmente si è fatto il possibile per spendere di più, portando  i seggi da 50 a 65, poi ridotti a 55 dalla legge elettorale regionale del 2009, con però uno sbarramento al 4%.
Che esempio di pluralismo virtuoso.

Ora si cerca disperatamente di remare indietro, ma non basterà.

Crolleranno anche questi nostri virtuosi.

Giovinezza calata dall'alto


Si inaugura la stagione a Officina Giovani a Prato.
Già dal  titolo in inglese ( It' up to you) e dalla muta simbologia twitter (#) si vuole ammiccare alla ‘giovinezza’.

Una giovinezza calata dall’alto come da una gru.  Si fa proprio l'opposto del significato del titolo : It’s up to you significa "Tocca a voi". In realtà non tocca affatto ai giovani.

La programmazione in sostanza la fa e controlla il Comune.

lunedì 24 settembre 2012

Bagnasco, ovvero della solita ingerenza della Chiesa

Il Cardinale Bagnasco a capo della Cei tuona contro la politica corrotta, in questi giorni rappresentata dalle tristissime vicende della Regione Lazio.
Ora però bisogna ricordare che la Polverini e compagnia ebbero nelle ultime elezioni del 2009 proprio il sostegno della Chiesa, che aborriva la candidatura della radicale Bonino, per la verità nemmeno tanto appoggiata dal  PD.

E così, mentre censura la politica non ricordando il recente passato, a bomba Bagnasco ricorda a Monti ciò che più gli preme, ovvero che in Italia le coppie di fatto non devono essere riconosciute.

E' un fatto che la Chiesa di Roma ormai è fuori dalla realtà che vuole controllare e sempre più lontana dai credenti.

Ricandidatura di Cenni: mission impossible

In merito alla ricandidatura di Cenni come sindaco.
Non so come faccia il PdL a ricandidare il sindaco; non tanto per lui, quanto per il PdL, che è un partito finito. Entro pochi giorni sarà estinto e Berlusconi non vede l'ora.
Requiescat anche per la Lega.
D'altronde il gioco dei tanti comitati pratesi che avevano sostenuto il Cenni nel 2009, fondamentali per la sua vittoria, è stato distrutto dalla stessa giunta con la creazione di un mostriciattolo, Pratopartecipa,  il miraggio di una  partecipazione che non doveva avvenire.
Al momento l'unico comitato ancora attivo e forte, quello del Soccorso, non va bene per la seconda passata. Nemmeno ce la faranno a cambiare il vento alcuni blog pratesi resuscitati per l'occasione elettorale: anche il loro gioco,  quello truccato delle tre carte, è scoperto...

Dall'altra parte le cose non vanno certo meglio, e se non fosse per Renzi e la sceneggiata delle primarie, il PD sarebbe un altro 'caro estinto'.
Se vince Bersani, il PD muore per implosione e mancanza di iscritti.
Se vince Renzi, lo dovranno ringraziare; però alla fine il furbino fiorentino, dal cuore dem, andrà all'appuntamento, che per ora è solo rimandato per finta decenza, col Cavaliere, ormai mascherato.

Altre presentazioni della stagione 2012-2013 al Teatro La Baracca

Articolo di Alessandra Agrati de Il Tirreno di oggi 24 settembre 2012

Articolo di Franco Riccomini de La Nazione di domenica 23 settembre 2012

domenica 23 settembre 2012

Prato dopo la festa

Stasera il centro di Prato era bellissimo. Sobrio. 
Nonostante la sera calda, estiva, poca gente per le strade.
Aveva anche un che di elegante e di austero. 
Dopo l'ubriacatura della festa settembrina, gli schiamazzi, le proteste, finalmente un po' di silenzio.
Era come se i pratesi, sazi e stufi della confusione, sentissero il bisogno di ritrovare la loro città.
Qualche commerciante si è lamentato per come è stata organizzata la fiera, senza molti scrupoli per la sicurezza.
Per la cronaca: per ripulire piazza Mercatale non è bastata una settimana.

Il sindaco Cenni ha riportato a casa il risultato sperato, nonostante i problemi in tribunale: la ricandidatura.

Ma questo è un altro argomento, nel senso che il PdL non ha di meglio da offrire, almeno per il momento; costituisce la sua forza, ma anche  la sua debolezza, perché una riconferma da parte dei cittadini del sindaco è a mio avviso molto dubbia.

sabato 22 settembre 2012

La nuova stagione de La Baracca

Riporto qui alcune presentazioni della prossima stagione teatrale. La conferenza stampa di ieri  (sabato 22 settembre) è stato molto vivace e direi 'affollata'.

"La stagione artistica 2012-2013 ha un sapore particolare per il Teatro La Baracca, che celebra i venti anni di attività, e il bilancio non può che dirsi lusinghiero. Nato quasi per scommessa come teatro di periferia, è oggi un’affermata realtà culturale della cintura peri-urbana pratese, segnalatasi in particolare per le interessanti pièces dedicate alla storia e ai personaggi della città; un ciclo epico, lo potremmo definire, che Maila Ermini ha scritto in questi ultimi anni, riportando alla luce tanti episodi dimenticati, a volte persino scomodi, e che non hanno mancato di suscitare dibattiti anche piuttosto accesi. Una riprova della maturità raggiunta dal Teatro La Baracca.
La nuova stagione mantiene le premesse, proponendo al pubblico, Sabato 29 Settembre, con repliche tutti i Sabati di Ottobre, la prima nazionale di Cafiero Lucchesi, Vita e morte fra Mussolini e Stalin, scritto e interpretato da Maila Ermini, con Gianfelice D’Accolti. È la storia drammatica di un operaio pratese, simpatizzante anarchico e comunista, che nel Ventennio ebbe non pochi scontri con i fascisti, in particolare con il Segretario della sezione pratese del PNF, Guglielmo Florio, fascista della prima ora e Legionario di Fiume, che Lucchesi uccise in duello. Fuggito in Unione Sovietica in seguito a questo episodio, qui riuscì a rifarsi una vita, accolto dalla numerosa comunità dei fuoriusciti italiani. Visse tranquillo per alcuni anni, fino a quando, tacciato di deviazionismo dall’NKVD, subì le purghe staliniane, e morì nel 1938. Una storia, questa, la cui drammaticità è emblematica della difficile condizione dei liberi pensatori nell’età dei totalitarismi.
Maila Ermini ha scritto il testo di questo dramma dopo una lunga ricerca fra documenti d’archivio sovietici conservati dall’associazione Memorial, la quale ebbe modo di acquisirli nel breve periodo della Glasnost. L’associazione, che si occupa principalmente della difesa dei diritti umani, volle scavare anche nelle tante zone d’ombra dell’Unione Sovietica, dove scomparvero numerosi italiani, non soltanto Lucchesi. Il materiale elaborato, è stato poi confrontato con le testimonianze orali dei parenti e discendenti. Un’opera che si prefigge lo scopo di rendere giustizia a un uomo la cui vicenda paradossale fa luce anche sulle colpe del Comunismo; senza fare sconti a nessuno, infatti, oltre che un’accusa al Fascismo, si apre la riflessione anche sull’ambiguità dei fuoriusciti italiani in URSS e dei comunisti italiani dell’epoca, che per evitare epurazioni i primi, e per non inimicarsi Stalin i secondi, non esitarono a chiudere gli occhi davanti alla condanna a morte di Lucchesi, e di tanti altri come lui. Una pagina tragica e poetica della storia pratese, ma non solo, tornata alla luce grazie alle appassionate ricerche di Maila Ermini.
Trattandosi della stagione del ventennale, vengono riproposte altre pièces legate alla storia locale, tutte dal repertorio del Teatro: I ConcubiniI CelestiniLa Chisciotta e Sancio Panza, spettacoli che sono altrettante staffilate al conformismo, e che affrontano episodi scomodi e dolorosi del passato, ma anche, La Chisciotta, propongono una riflessione sulla crisi economica e i controsensi del potere. Fra le novità, Cibo, una commedia sullo scombinato rapporto fra individui e alimentazione, che in chiave ironica tocca disturbi come bulimia e anoressia, e nuovi integralismi legati alla diffusione del km zero. Dopo la presentazione estiva, debutta nel cartellone ufficiale anche Centurione, scritto da Ermini e interpretato da Gianfelice D’Accolti, uno spettacolo che prende spunto dal licenziamento dei figuranti in costume romano del Colosseo, nel Novembre 2011, accusati di portare degrado ai monumenti; da qui, si innesca la riflessione sul reale degrado del patrimonio artistico nazionale, unita alla difficoltà di sopravvivere al tempo della crisi: l’ex centurione è infatti un uomo del popolo, che fra precarietà e illusioni, ha tentato di rifarsi una vita recitando all’ombra dei monumenti, a beneficio dei turisti. Comicità e amarezza, per uno spettacolo recitato in romanesco e accompagnato da stornelli cantati e suonati alla chitarra da Maila Ermini.
E ancora, La radio a teatro, un salto indietro nel tempo fino all’epoca dei radiodrammi letti su un palco che diventa una stazione radio. Tre atti unici:L’amore cinese, una storia di integrazione fra italiani e cinesi; Il pozzo, un dramma sull’avarizia e la morte; Eva e Dio, surreale dialogo fra un Dio stanco del mondo da lui creato, e una novella Eva con la quale vorrebbe ricominciare la creazione.
In chiusura di stagione, Matilda, storia di una prostituta non convenzionale, che ha suscitato in passato un dibattito dai toni anche aspri. Questo testo valse a Maila Ermini il prestigioso premio Fondi La Pastora.
Segnaliamo infine che, il 16 Novembre, il Teatro Magnofli Nuovo ospiterà Antologia del Bisenzio, sorta di Spoon River pratese che, attraverso le vite di tanti pratesi, splendori e miserie dell'esistenza.
Accanto al cartellone principale, da Novembre a Marzo torna il Teatro Ragazzi, un momento culturale dedicato anche ai genitori, e una proposta per utilizzare lo spazio della Domenica pomeriggio. Si comincia con Lupissima, nuovo spettacolo scritto da Maila Ermini, la storia di una ragazza “diversa” che si comporta come fosse un lupo. Anche quest’anno ritorna Pratopezza, vero e proprio Pinocchio in chiave pratese, e poi gli spettacoli del periodo natalizio, ai quali seguiranno Dina La Vespina e Baco Gigi. Un cartellone realizzato per appassionare al teatro i piccoli spettatori, che si aggiunge alle attività della scuola teatrale, alla quale sono aperte le iscrizioni.
Il Teatro La Baracca si conferma quindi una bella realtà culturale del nostro territorio, che però stenta a trovare un reale riconoscimento da parte delle istituzioni. Può infatti contare soltanto su un modesto finanziamento regionale, mentre tutto tace sul versante dei competenti assessorati di Comune e Provincia. Ennesima conferma di come cultura e politica corrano spesso, purtroppo, su due binari diversi.
Niccolò Lucarelli (Pratoreporter)"


Al via la stagione del Teatro La Baracca, che spegne le sue prime 20 candeline con il dramma “Cafiero Lucchesi"


"Il Teatro La Baracca, creato da Maila Ermini nel 1992, spegne le sue prime venti candeline e propone alla sua città un cartellone che unisce i grandi classici delle passate stagioni ad alcune novità: tutti spettacoli che sottostanno al denominatore comune della maggiore conoscenza della storia della nostra città, tra luci,ombre e pesonaggi spesso poco conosciuti.
Il debutto è fissato per il prossimo sabato, 29 settembre, con il dramma “Cafiero Lucchesi. Vita e morte tra Mussolini e Stalin”, una pièce che ripercorre la vita di un anarchico pratese nato nel 1897 e rimasto vittima di due totalitarismi: costretto ad emigrare in Russia dopo l’omicidio di Florio, militante e squadrista fascista attivo a Prato, sarà sospettato di controrivoluzione da Stalin e pre questo epurato e ucciso nei gulag dell’Unione Sovietica.
Un personaggio rimasto fin troppo tempo tra le pieghe della nostra storia cittadina: dopo un’analisi della documentazione e degli atti, la Ermini ha strutturato questo spettacolo con un intento preciso: “Lucchesi mi è sembrato un simbolo di un uomo stritolato dal potere, – ci dice la Ermini – che  ha addirittura subito la beffa di morire per mano comunista. Capito l’errore, la memoria di Lucchesi venne riabilitata dall’Unione Sovietica solo nel 1956; la sua storia rimane comunque molto interessante”.
“Cafiero Lucchesi”, oltre alla prima , fissata per il 29 settembre, sarà messo in scena tutti i i sabati di ottobre. La programmazione proseguirà a novembre, con una serie di titoli nuovi, come “Cibo”, commedia sulle problematiche alimentari (in scena il 3 il 10 novembre), o “La radio a teatro”, tre radio drammi (il 2 e il 26 febbraio), ma soprattutto con gli spettacoli  che hanno fatto la storia de La Baracca, come “Dramma intorno ai concubini di Prato” (sabato 24 novembre), “Centurione” (il 15 e il 22 dicembre), “L’infanzia negata dei celestini” (sabato 29 dicembre), “La Chisciotta e Sancio Panza operaio” (in scena il 16 e il 23 febbraio) o “Matilda” (spettacolo vincitore del XIV Premio Fondi La Pastora, in scena il 2 e il 9 marzo).
Oltre alla stagione di prosa, come sempre tornano gli spettacoli domenicali del teatro per ragazzi, a detta della stessa Ermini molto seguito e apprezzato nel corso degli anni. Tra i tanti titoli, da ricordare l’indimenticabile “Pratopezza” o “Pagliaccia secca e l’albero di Natale”, ma molte altre sono le rappresentazioni che ogni domenica allieteranno grandi e piccini.
“Siamo un teatro povero, autofinanziato, – ci dice la Ermini, che insieme a Gianfelice D’Accolti organizza ormai da due decenni le attività – ma comunque molto attivo e per questo facciamo ricerca  e presentiamo spettacoli spesso azzardati. Con rammarico devo constatare la mancanza di sostegno da parte della Circoscrizione, del Comune e della Provincia, e non parlo di un sostegno solo economico, ma anche “morale”. Invito comunque tutte le amministrazioni a partecipare ai tanti spettacoli in cartellone, perché chi fa della pratesità un vessillo non potrà non apprezzare le nostre messe in scena”."  Elia Frosini, Notizie di Prato

venerdì 21 settembre 2012

Incubo: chi votare

Ho avuto un incubo stanotte.

Ero in una cabina elettorale. Mi avevano dato un grosso lapis e una scheda bianchissima. Dovevo votare, ma non c'era nessun simbolo. Solo queste domande.
Erano come formule di un vecchio matrimonio mischiate alle offerte di un menu da ristorante:

Vuoi tu il  nuovo PD con la nuova faccia arrenzita o forse bersanita alla ricetta coop?
Oppure il decadentel PdL che a Prato ha ancora la faccia di Cenni rimescolata chissà come da lista civica? Il civico Cenni festaiol-televisivo berluscante!
Vuoi tu il giovanilistico SEL con le ricette monopolistiche stile città di Montemurlo provincia di Prato con retrogusto di ricotta pugliese?
Scegli forse i grillini terminator che mannaggia! a Prato sono divisi in due; quale destr o sinistr?
Vuoi forse tu sposare il candido, il partito di Di Pietro?

Mentre stavo per scegliere, mi sono accorta però che la matita non scriveva.
Anzi che non c'era più nessuno scritto. E alla fine non c'era più nemmeno la scheda. Sono andata a protestare, ma non c'era nessuno con cui protestare. Erano scomparsi tutti.

giovedì 20 settembre 2012

Giorno di Porta Pia

Regione Lazio: stamani si dice che là celebrino il da Porta Pia a Porta Piglia.

Oggi  infatti sono 142 anni dalla presa di Porta Pia, quando il Papa è stato fatto sloggiare in Vaticano.

Qui e altrove, nel tempo beghino dove discutere Dio e i dicenti suoi ministri non è concesso, per non irritare le Stanze Vaticane, il potere temporale (nella tempesta) tace del bellissimo anniversario.

Divertitevi con questo canto censurato
http://www.youtube.com/watch?v=6dYVzbkX7c8

Rifiuti pratesi: il parere di un 'visitor'

Riporto un comunicato stampa di un rappresentante della maggioranza in Comune a Prato. 
Sembra un comunicato fuori dalla realtà, di un 'visitor'. La situazione dei rifiuti a Prato non merita tanto plauso, almeno così come è vissuta dai cittadini. La città non ha ancora il suo porta a porta se non in alcune zone, è piena di file su file di cassonetti maleodoranti e scassati, che non vengono mai puliti; ASM non svolge nessuna campagna di sensibilizzazione sulla cittadinanza in merito al trattamento dei rifiuti.  Il comunicato che riporto sotto è solo un autoincensarsi, ma la città ha bisogno di vivere e volere altro. E poi cosa vuol dire 'parlare molto pratese?' Cosa è stato fatto in quell'incontro? Ce lo spieghino. L'ingegnere 'numero uno' Canovai ci fa fare bella figura? Bene, ma ASM non la fa con i cittadini.

"L'assessore alle Politiche per l'Energia e delegato alle politiche energetiche e ai rifiuti dell'ANCI, Filippo Bernocchi, plaude al lavoro svolto dall'ingegner Alessandro Canovai, presidente di ASM, per il Congresso Mondiale sui Rifiuti Solidi ISWA 2012 concluso oggi a Firenze.   
"Si è trattato di un operato prezioso - ha commentato Bernocchi - quello di Alessandro Canovai grazie al quale il congresso annuale ISWA, che ha avuto 1100 partecipanti da tutto il mondo, ha parlato molto pratese. Questo anche perché le buone pratiche sul riciclo di ASM sono un fiore all'occhiello e un importante biglietto da visita internazionale per la nostra città". 
Complimenti al numero uno di ASM che arrivano dall'Amministrazione Comunale e da ANCI nazionale, partner istituzionale nell'evento fiorentino appena concluso." (Dal sito del Comune)

L' assessore Maffei parla proprio come i vecchi politicanti

L'assessore alla cultura di Montemurlo Ilaria Maffei risponde in merito alle critiche sulla decisione di aderire alla Fondazione Toscana Spettacolo, e tenta di respingere le accuse, senza però entrare nel merito della questione: il monopolio della cultura in questa Regione. L'omologazione dell'offerta culturale. Che significa anche strozzare il lavoro degli artisti ( pochissimi ormai) non conformi o non televisivi o che non presentano specifiche caratteristiche tematica pseudo-ideologiche. O non alla moda.
In Toscana manca del tutto la pluralità della circuitazione. Per questo mi sono battuta tanto per Sipario Aperto, e continuerò a battermi contro chi vuole annullare la diversità di pensiero e di opere.
In Toscana manca in generale una spinta culturale autonoma e autogestita dal basso. Scegliere la Fondazione Toscana Spettacolo significa, ancora una volta, calare la cultura dall'alto. Lei stessa lo dice: 'venite a scegliere' (o cittadini sudditi!). Cosa veniamo a scegliere, gli spettacoli scelti dalla Fondazione Toscana Spettacolo? E' questa la novità che porta la sua giovinezza?
Insomma, mi sembra di sentir parlare i vecchi politicanti.

Ci sono ingiustizie enormi, ci sono le compagnie amiche, eccetera. Di questo dovrebbe parlare. Non opera lei stessa una scelta non plurale?
Ma fa la gnorri, e come una brava scolaretta si vanta del suo compitino in bella copia.  Inutile mostrare la stagione estiva. 
E poi, arrivati alla fine dell'articolo si scopre che anche lei parla perfino come quelli del Centro-Destra, la solita solfa della cultura che incentiva l'economia! Che scoperta, che novità e che 'sinistra' ricerca! Ha parlato con i commercianti? Ci si aspetterebbe una concezione ben diversa da una che è rappresentante del SEL!
D'altronde anche nella Puglia di Vendola il circuito teatrale è blindato e non ci sono quasi più spazi non gestiti dal Teatro Pubblico Pugliese, che la fa da padrone. Tutto calato dall'alto, tutto santificato nell'omologazione loro. Stesso scenario della Toscana, e, se è possibile, forse peggiore.

(Da Il Tirreno) Maffei: «Prima di criticare meglio conoscere il territorio» 
MONTEMURLO «Forse, prima di criticare, bisognerebbe vivere e frequentare di più il territorio». Ilaria Maffei, assessore alla cultura, rimanda al mittente le accuse sull'assenza di pluralismo nell'offerta culturale montemurlese piovutegli addosso, nei giorni scorsi, da Cosimo Zecchi, capogruppo Pdl in consiglio comunale, e della regista pratese Maila Ermini. Nel mirino, soprattutto, l'adesione del Comune alla Fondazione Toscana Spettacolo. «La Montemurlo Estate – comincia la Maffei - oltre ad aver proposto serate dedicate ai ragazzi e Gayfriendly, ha dato l’opportunità ai cittadini di assistere a “Nessun dorma”, uno spettacolo lirico in omaggio alle arie più belle di Puccini con la collaborazione del liceo artistico Brunelleschi». E secondo l'assessore «grazie all’adesione alla Fondazione per la prima volta i cittadini avranno l’opportunità di veder rappresentata nel proprio teatro una stagione teatrale a tutti gli effetti. A breve presenteremo il cartellone e invito tutti a partecipare per scegliere con più consapevolezza». Non solo, la presenza costante di compagnie teatrali potrebbe portare qualche giovamento all’economia locale: «Ho già preso contatti con ristoranti e altri esercizi – conferma Maffei - Perchè questa opportunità possa essere anche uno stimolo per l'economia locale». (a.p.)

mercoledì 19 settembre 2012

s-Tortura italiana

In Parlamento stanno discutendo sulla ratifica  ed esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione Onu contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti. Speriamo dunque conseguentemente in una legge. Siamo in ritardo di 25, nel 1988 l'Italia firmò il protocollo.

Un vergognoso, colpevole ritardo, in particolare dei vari governi Berlusconi. Il protocollo prevede anche l'accettazione di una commissione esterna di controllo, ed è questo il motivo per cui alcuni gruppi si sono astenuti! 

"(ASCA) - Roma, 13 set - Sull'introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura, dopo il voto favorevole della Commissione giustizia del Senato, Amnesty international chiede all'Italia che, entro la fine legislatura, produca un testo ''in linea con la convenzione Onu''.
Amnesty ha espresso ''apprezzamento per l'avanzamento del dibattito parlamentare su una legge - ha sottolineato - da tempo dovuta per il rispetto dei diritti umani, come stanno chiedendo alle Camere le migliaia di persone che hanno firmato l'appello emanato dall'organizzazione nel luglio 2011''.


''Dopo quasi un quarto di secolo di ritardo, auspichiamo un iter parlamentare sollecito e consapevole, che consenta entro l'attuale Legislatura l'adozione di una norma per prevenire e punire la tortura in linea col dettato della relativa Convenzione delle Nazioni Unite' - ha dichiarato Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International Italia. - Il testo approvato dalla Commissione Giustizia puo' essere migliorato. Continueremo a rivolgerci a Parlamento e Governo affinche' questo iter porti a un risultato pieno e soddisfacente''."

martedì 18 settembre 2012

Debolezza del Sindaco

Nello snocciolare i numeri del successo del fastoso Settembre pratese, il Sindaco denuncia in realtà tutta la sua debolezza: che bisogno c'è altrimenti di reiterare conferenze stampa per dare numeri esorbitanti, uscire con comunicati che risultano eccessivi alla lettura e che rasentano il ridicolo?
Già all'inizio delle manifestazioni ne sono stati diffusi di così autoincensatori e stucchevoli, che quest'ultima uscita il Sindaco, per giunta circondato dal jet-set organizzativo locale dei ludi circensi e discotecari, se la poteva risparmiare.

Senza contare il continuo ricorso alle conferenze stampa e alle esternazioni di giubilo che ci ha accompagnato durante l'estate pratese...

L'appoggio popolare è quello che gli ci vuole, per mostrarlo soprattutto ai 'suoi', incluso al fine di ricandidarsi e far dimenticare i guai giudiziari che lo affliggono.

Anche l'assenza dell'assessore alla cultura da lui designata (non c'era nemmeno alla conferenza stampa del Metastasio),  mostra debolezza o problemi interni alla giunta.

Madama Vulvetta

In merito alla vignetta di Vauro sulla ministra Fornero,  mostrata sul Manifesto come prostituta squillo agée (perché lei aspettava uno squillo dall'Omo Nero specie Marchionnis Marchionnis in merito alla vicenda senza fine brutta Fiat), mi viene da dire solo che, quando gli uomini sono a corto di idee,  si rivolgono sempre a Madama Vulvetta.

Conferenza stampa per i miei vent'anni

Sabato 22 settembre alle ore 11, al Teatro La Baracca (via Virginia Frosini 8 Prato) conferenza stampa e presentazione del dramma Cafiero Lucchesi, e della stagione teatrale 2012-2013.

Io parlerò anche dei 'miei vent'anni' di teatro a Prato.

E' gradita la puntualità.

lunedì 17 settembre 2012

Min.Cul.Pop

Ieri Il Tirreno ha pubblicato un articolo che riportava pezzi del mio articolo di venerdì contro la decisione del Comune di Montemurlo di aderire alla Fondazione Toscana Spettacolo.
Il giornalista riportava anche la posizione del rappresentante del PdL locale, Cosimo Zecchi, anch'egli si esprimeva contro il monopolio della cultura operato dal Centro-Sinistra attraverso la sua rappresentante culturale Maffei, citando addirittura il Min.Cul.Pop fascista.

Vorrei però specificare che non solo il Centro-Sinistra ha il vizio dell'assolutismo nel settore; a Prato, comandato dal Centro-Destra, è in atto un uguale deciso tentativo di creare, anzi di rafforzare il 'sistema' costruito in tanti anni di dittatura culturale di presunta Sinistra, come più volte ho avuto modo di denunciare  nel blog.  In questo ambito il Centro-Destra ha dato mostra di continuità con il passato.
Un 'sistema' che deve essere controllato e diretto attraverso enti e strutture calate e dirette dall'alto, esattamente come intendono fare a Montemurlo, al fine di attuare il controllo e portare consenso e voti.

Esiste solo il 'sistema': e talmente esiste solo questo che chi non si adegua è visto male anche fra gli artisti, anche fra quelli meno compromessi con il potere. Ormai, vivendo in questi lager culturali, bombardati dalla propaganda mito-divistica centralizzata, molti di noi non hanno nemmeno più la capacità di pensare ad affrancarsi, e corrono come i topolini di laboratorio nella speranza che la ruota su cui pedalano sia quella della fortuna. D'altronde, economicamente è impossibile affrancarsi. I risultati di questa oppressione sono visibili nelle opere, a mio parere sempre più mediocri e prive di originalità e senso, forse e soprattutto nei giovani, ormai tutti votati alla vuota forma cosiddetta contemporanea.

Ora, non facendo parte del 'santo' sistema e denunciando il giochino sporco, al mio teatro quest'anno non daranno nemmeno una briciola di euro comunale, ed è tenuto lontano come la peste bubbonica.
Ecco il regalo che la giunta Cenni  fa per i nostri vent'anni di vita, insieme alle circoscrizioni di altro colore, naturalmente.

Questo comportamento punitivo nei confronti del pensiero umano che dissente è mostruoso, ma allo stesso tempo diventato 'normale' e specifico del tempo della democrazia diretta telematica.
Il Fascismo aveva una censura dichiarata e apertamente violenta. Era, nella sua oppressione, 'chiaro'. Gli squadristi picchiavano di santa ragione, purgavano, minacciavano sotto casa, per strada chi era d'altra opinione politica. Erano tempi terribili, quelli.  Il Fascismo era dunque il  nemico da abbattere.
Questi capetti moderni, allegri rappresentanti dei partiti e del 'sistema', non fanno uso della violenza diretta.   Guai, ci mancherebbe! Sono vestiti alla democratica e si dichiarano 'plurali'.  Ma attenzione; se si tolgono la giacca gli si vede indosso la camicia di fazione, lo stemma di provenienza a cui devono obbedienza pena l'esclusione. E così si mostrano come sono: falsi, ipocriti untuosi e beghini. Coniglieschi e vendicativi. Parlano male di chi è ai loro occhi anomalo. Calunniano. Attuano la censura del silenzio. Ti mettono da un canto e ti fanno crepare. Crepa, artista! Voi non sapete quanti ne hanno fatti morire così fra coloro che hanno avuto il coraggio delle proprie idee e opere.

Gli altri, quelli consenzienti, li allevano nelle vasche a pagamento; e al momento opportuno ne tirano fuori uno. Ecco un pesce, ecco un altro pesce per imbandire la mensa o a servire da valletto organizzatore. Ne hanno sempre di freschi e giovani. O meno giovani;  all'uopo.

Da tempo denuncio l'asfissiante monopolio culturale in Toscana (ma ne esistono esemplari simili in tutta Italia). Nel 1999 scrissi anche un manifesto che firmarono diverse persone, ma funzionari e politici, insieme a diversi colleghi sospettosi, fecero il possibile affinché rimanesse lettera morta: http://primaveradiprato.blogspot.it/2009/11/un-manifesto-ancora-valido.html

venerdì 14 settembre 2012

Ilaria Maffei: l'assessore giovane che fa politica vecchia

Così abbiamo notizia che anche la giovane assessore alla cultura loro Ilaria Maffei, la signora della cultura SEL della Piana FI-PO-PiT, ha tanto perorato la causa della Fondazione Toscana Spettacolo, e a tal punto che anche PD e IdV (ma bravi!) hanno votato a favore dell'adesione al circuito teatrale della Fondazione Toscana Spettacolo per il Comune di Montemurlo.
Ricordo, per i digiuni di teatro, che Fondazione Toscana Spettacolo è ente ancora in mano alla vecchia gestione della politica,  manovrato dalla potente signora ex-onorevole Magnolfi: tutti insieme gestiscono un monopolio assoluto sul piccolo teatro regionale, di fatto strozzando ogni alternativa sul nascere, facendo circolare quindi chi pare a loro e attuando una vera e propria censura non dichiarata e camuffata, e costringendo i giovani e meno giovani a conformarsi a certi standard per poter 'entrare' nel circuito con un teatro che non 'parla', che si autodefinisce innovativo, ma che  invece è solo, se va bene, nella forma.

Sono fra i responsabili del 'brutto' teatro in Italia. Il peggiore. Quello conformista (di Sinistra) e televisivo.


Centro Scienze Naturali: ecco il nuovo progettino

Oggi hanno presentato il nuovo progettino per il Centro di Scienze Naturali di Galceti a Prato.
In linea si trova questo: w.galcetinocemento.it/doc/3-progetto-csn.pdf
Vedremo meglio che cosa sarà.

Intanto, mentre snocciolano progetti e milioni di euro, a Galceti continua l'incuria più totale, come ho già avuto modo di segnalare pochi giorni fa.
http://primaveradiprato.blogspot.it/2012/08/galceti-e-sporco.html

giovedì 13 settembre 2012

A che punto sono le promesse elettorali



Ecco alcuni, solo alcuni obbiettivi che, dalle ultime promesse elettorali (2009), ancora non sono stati realizzati a Prato:

1. non è stato risolto il problema della 'sicurezza'; anzi, è peggiorato;

2. non è stata favorita l'integrazione dei popoli; anzi, è aumentata la percezione dell'ostilità e il divario culturale;

3. non è stato fatto nulla di concreto per la città etrusca di Gonfienti e relativi scavi;

4. non è stato fatto nulla di concreto, anzi non s'è più parlato del Parco della Piana (ormai derubricato);

5. non è stato arrestato il pericoloso degrado delle periferie;

6. non è stata curata la città nel suo aspetto estetico, e per una sua migliore fruizione;

7. non è stato compiuto alcun passo concreto verso i tanto sbandierati ‘rifiuti zero’;

8. non è stata svolta nessuna politica culturale e sociale per giovani e anziani;

9. non è stata aiutata la crescita del livello culturale (il più basso della Toscana) e artistico (i soldi servono, come prima, solo ai grandi enti o ad associazioni 'amiche', e non alla cittadinanza, che si vuole solo fruitrice passiva di grandi eventi, e non si favorisce la nascita di gruppi culturali autonomi, anzi il contrario);

10. non è stata favorita alcun tipo di mobilità alternativa. 

Quanto spende il Comune

E' stato pubblicato il bilancio di previsione 2012 del Comune di Prato sul sito web.

Come sempre, il cittadino non è in grado e non ha tempo di leggerselo tutto. Ci sono 'campi' troppo generici, confusi: è un bilancio poco chiaro, per esperti.
Tuttavia è importante perderci un po' di tempo, perché si tratta dei nostri soldi, che loro stanno spendendo.
E bisogna vedere come li spendono.

Scorrendo poi il bilancio consuntivo del 2011, così, tanto perché avevo dieci minuti di tempo libero, ho capito che fra le risorse il Comune non prende soldi da settori importanti.  Tanto per citarne alcune:  non risulta incassare un euro da manifestazioni o servizi turistici;  dal settore sportivo o ricreativo; da  artigianato o tanto meno dal settore agricoltura; pochissime risorse prende dalla cultura; spiccioli dal teatro cittadino.

Il settore classificato come 5.01, che è quello dei musei,  ha speso più di cinque milioni di euro (5.493.461);
quello dei teatri e altre funzioni culturali (non si quali, è quello classificato 5.02) ha speso più di 4 milioni di euro (4.675.009,39). Incluso il personale, s'intende.

Non so se anche il Teatro La Baracca è in questo settore, che ha preso, nel 2011 per i suoi spettacoli poco più di 4  mila euro, oneri compresi.

Se avete tempo, vi consiglio di consultare il bilancio 2011, è istruttivo ed è un nostro diritto: http://allegati.comune.prato.it/dl/20120517092907577/01-conto-bilancio.pdf

mercoledì 12 settembre 2012

Perché lo spettacolo su Cafiero Lucchesi è importante

Mentre il Comune di Prato celebra il gioco antico della Palla Grossa in pompa magna e ha ‘visioni’ molto costose oltreché insipide, noi con pochissimi spiccioli ed estremi sacrifici presentiamo uno spettacolo credo significativo, su cui almeno sto registrando grande attenzione.

Significativo perché rende giustizia a un uomo che è morto per le proprie idee e di cui pochi conoscono la vicenda emblematica.

E’ poi il primo spettacolo teatrale sull’argomento: la tragica vicenda di moltissimi italiani comunisti e anarchici perseguitati e condannati dal Fascismo, uccisi dallo Stalinismo, abbandonati da tutti.

E’ una riflessione sul Grande Inganno del Potere.

Berlusconi e la sua grotta

Il PdL sta scomparendo con il beneplacito di Berlusconi , che probabilmente tifa Renzi, e il giornale spagnolo El Pais dà notizia della 'grotta segreta' di Berlusconi a Villa Certosa; se si vogliono vedere le fotografie scattate da Zappadu, guardatele sul suo blog. Dice che la grotta sia stata costruita con i nostri soldi e compiendo diversi abusi. Più che un bunker, sembra una grotta dedicata a Nettuno.

http://elpais.com/elpais/2012/09/11/gente/1347386062_417567.html
http://www.zappadu.com/2012/09/06/abusi-obbedir-tacendo/

martedì 11 settembre 2012

Miss-ing Italia

Sembra che l'osceno evento umano- bovino di Miss Italia sia in profonda crisi.
Questa sì che è una bella notizia! Non interessa più, non attira quattrini.
Basso livello di share televisivo, pessima qualità dello spettacolo (dicono, riporto notizia...).

A Montecatini, che ha speso tanti soldoni per strappare la kermesse umano-bovina a Salsomaggiore Terme, piangono miseria, dicono che l'evento non porta né gente né soldi.
Montecatini sta andando a rotoli (da anni!), e l'arrivo delle passerine non ha salvato dall'abisso della città termale, che in questi anni nulla ha investito in cultura seria e consistente. Nemmeno cambiando giunta.

Faccio l'esempio di Bilbao? Un museo che è riuscito a salvare una città operaia dal crollo?

Ma questi governanti sono quello che sono, perlopiù ignoranti e poco sensibili o coraggiosi, e dobbiamo mandarli a casa tutti, insieme ai partiti che li hanno imposti e inquadrati.

lunedì 10 settembre 2012

Una lettera su "Visionaria" di una cittadina pensante

Qualche giorno fa mi hanno scritto questa lettera a commento dello spettacolo cittadino "Visionaria". La pubblico per mostrare che i "cittadini pensanti" esistono.

"Ciao, Maila
un saluto e un apprezzamento per l'articolo sul tuo blog sullo spettacolo di ieri Prato. (1) 
Anche io ho pensato le stesse cose che ritrovo scritte nel tuo post: staticità, noia, nessuna "paura" per gli appesi,  musica brutta ecc. ecc.
Dopo la serata di ieri, stamani ero curiosa dei commenti: cercavo (mi aspettavo) commenti "negativi" : sulla stampa, su internet, ecc. ecc.  giornali locali parlano tutti di successo (ma non c'è nemmeno un giornalista che faccia il giornalista?), facebook tace e l'unico commento serio ("ragionato") l'ho trovato (per ora) nel tuo post.

Mi sono confrontata dunque con altri  cittadini  presenti alla serata:  mi hanno spiazzato  con commenti positivi (o comunque non negativi)...tra l'altro nessuno che accenni al costo spropositato in questo periodo tremendo di tagli al sociale, alla cultura ecc...

Mi chiedo se sia piaciuto davvero questo spettacolo (prima di "scovare"  il tuo post mi sono messa in discussione io: se è piaciuto a tutti il problema sono dunque io?) oppure se i pratesi hanno del tutto smesso di riflettere, di esercitare un pensiero critico su ciò che viene messo di fronte ai loro occhi.

Un saluto,

C.

La canzone della Palla Grossa

C'erano proprio tutti
non mancava nessuno
le potente i potenti i potentoni
tutti sugli spalti
a guardare il raduno
i calci i picchi i rotolii
dei calcianti

...la Palla Grossa!

O che cultura raffinata
che frittata saporita
propone al popolino
chi comanda a Prato
e come ce la canta!

Dicon che, dicon come,
di pubblico ce n'era tanto
a guardare l'incanto,
evviva evviva!, i calcianti
se la son data di santa ragione,
che gusto che novità
dir peste di Pistoia
e scimmiottar Firenze,
che emozione!

L'altro giorno con il naso in su
ieri con culo e palle a terra,
come se la gode il popolino
in questa eterna fiera settembrina!
ma che goduria, che bella serra
sul Mercatale, hai visto?
ma come l'han rivalutato
e come concio,
questo bel Prato!



domenica 9 settembre 2012

Memorial Italia dà notizia del dramma su Cafiero Lucchesi

L'associazione Memorial Italia ha pubblicato sul suo sito la notizia della prima del dramma su Cafiero Lucchesi.
Ricordo che Memorial è una associazione russa, che ha anche una sede in Italia, appunto Memorial Italia, che si occupa di diritti umani.
http://www.memorialitalia.it/

sabato 8 settembre 2012

Cultura: la ricetta manifatturiera del PD

Dopo un lungo silenzio, ecco che il PD parla e scrive sulla cultura a Prato, sui disastrosi e costosi eventi 'pseudoculturali' di queste tristi giornate, dove di tutto viene voglia che di andare in centro.

Così, il signor Formichella, responsabile del PD, che mai una volta abbiamo visto nel nostro teatro perché dissidente (il teatro), ci dà la sua ricetta per cucinare la cultura e, fra alcuni ingredienti giusti e per me condivisibili,  incredibile a dirsi,  consiglia quello della 'cultura del manifatturiero'.

Cosa intende l'assessore alla cultura di Poggio a Caiano? Vuol dire una cultura al servizio del tessile? Ma cos'è mai? Quella cultura mitologica per cui abbiamo come assessore alla cultura del nulla o dell'immagine sua il signor Nesi?

Intanto, vedete, tanto per fare un esempio, tutti tacciono su Gonfienti.

Con qualche spicciolo per quella insulsaggine di Visionaria o Palla Grossa avrebbero potuto mettere un cartello, che ne so, da qualche parte. Quanto costa un cartello con su scritto: 'scavi di Gonfienti'?

Mettere un solo cartello del genere, ecco cosa sarebbe stato 'culturale' sul serio: un cartello che né Cenni con la corte dei giostrai né Formichella con le sue lane cardate avrebbero le palle grosse da mettere.



(Da IL Tirreno) NON SARANNO I “CIRCENSES” A SALVARCI
Al tradizionale corteggio storico questo anno si sono aggiunti una giornata visionaria, una festa medievale e un torneo di palla in costume. Tutto per una spesa che si aggira intorno a qualche centinaio di migliaia di euro. Roba divertente , anche suggestiva, ma cui prodest ? In altre parole è giusto che per rincorrere il bagno di folla si siano spesi oltre centomila euro ? C'è in queste ostentazioni muscolari una vera utilità per il futuro della città ? Ha un fondamento reale che tutto questo possa rappresentare il motore del rilancio di Prato o stanno provando a darci da bere che i Circenses ( perchè di questo si tratta e non di cultura ) sono in grado di far convergere su Prato nuove attenzioni dall'esterno, in particolare di facoltosi turisti che incantati da tanta meraviglia striscerebbero chilometri di carta di credito nei nostri negozi ? Tempo fa un autorevole quotidiano nazionale titolava che senza cultura non ci sarà sviluppo, noi condividiamo in pieno ma ci interroghiamo anche su quali siano i migliori investimenti per attuare tale missione e quali aspetti della cultura siano funzionali a questo scopo. Molto di più per noi significa una cultura che sia in grado di stimolare creatività per l'industria manifatturiera tessile e anche per quella che ancora non c'è ma che solo dando fiducia alle giovani generazioni può concretizzarsi. Molto di più significa investire in formazione e innovazione e coinvolgere i professionisti pubblici e privati di questa città a pensare una città nuova, europea, al passo con i tempi. Molto di meno significa che l'età dell'oro è finita e che con le centinaia di migliaia di euro spese in "eventi" avrei investito in utili scommesse per la città. La sensazione che riceviamo da queste ultime trovate del sindaco Cenni è che ci abbia preso per i passeggeri del Titanic dove si chiede all'orchestra di suonare fino all'affondamento di una delle più operose e entusiasmanti città industriali italiane. Angelo Formichella responsabile cultura Pd

venerdì 7 settembre 2012

Zona Soccorso: lo stato del progetto per il raddoppio della Declassata

Ricevo questa lettera dal Comitato del Soccorso di Prato, e volentieri la pubblico:

"Come saprete il 23 agosto scadevano i termini per presentare le osservazioni al Ministero dell'Ambiente ed alla Regione per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto di raddoppio in sopraelevazione.
Noi ovviamente abbiamo mandato le nostre osservazioni che trovate in allegato.
Siamo stati molto circostanziati perciò alla lettera è stata allegata un bel po' di documentazione che potete scaricare dal seguente indirizzo: http://tinyurl.com/8t7ufhf.

La procedura è attualmente in fase di istruttoria tecnica e potete seguirne l'evoluzione da qui:http://tinyurl.com/cjavtvl.
Come si può leggere dalla pagina, il progetto rientra nella VIA riferibile alla legge obiettivo.
I Pareri VIA (Legge Obiettivo) sono espressi dalla Commissione VIA Speciale (2003-2007) e dalla Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale VIA-VAS (dal 2007) e successivamente trasmessi al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti per l'approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE).

All'indirizzo http://tinyurl.com/8vfscj8 trovate i pareri espressi fino ad oggi dalla commissione e la cosa "agghiacciante" è che scaricando il parere e guardando tra i componenti figura il nome dell'assessore Bernocchi.
A titolo esemplificativo alleghiamo gli ultimi 3 pareri in ordine di tempo.

Quello che a questo punto è lecito domandarsi è con quale obiettività saranno prese in considerazione le nostre ed altrui osservazioni quando tra i membri della commissione che dovrà valutarle c'è il promotore del viadotto nonché acerrimo detrattore della soluzione interrata.
Filippo Bonanni"

Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.