giovedì 20 settembre 2012

L' assessore Maffei parla proprio come i vecchi politicanti

L'assessore alla cultura di Montemurlo Ilaria Maffei risponde in merito alle critiche sulla decisione di aderire alla Fondazione Toscana Spettacolo, e tenta di respingere le accuse, senza però entrare nel merito della questione: il monopolio della cultura in questa Regione. L'omologazione dell'offerta culturale. Che significa anche strozzare il lavoro degli artisti ( pochissimi ormai) non conformi o non televisivi o che non presentano specifiche caratteristiche tematica pseudo-ideologiche. O non alla moda.
In Toscana manca del tutto la pluralità della circuitazione. Per questo mi sono battuta tanto per Sipario Aperto, e continuerò a battermi contro chi vuole annullare la diversità di pensiero e di opere.
In Toscana manca in generale una spinta culturale autonoma e autogestita dal basso. Scegliere la Fondazione Toscana Spettacolo significa, ancora una volta, calare la cultura dall'alto. Lei stessa lo dice: 'venite a scegliere' (o cittadini sudditi!). Cosa veniamo a scegliere, gli spettacoli scelti dalla Fondazione Toscana Spettacolo? E' questa la novità che porta la sua giovinezza?
Insomma, mi sembra di sentir parlare i vecchi politicanti.

Ci sono ingiustizie enormi, ci sono le compagnie amiche, eccetera. Di questo dovrebbe parlare. Non opera lei stessa una scelta non plurale?
Ma fa la gnorri, e come una brava scolaretta si vanta del suo compitino in bella copia.  Inutile mostrare la stagione estiva. 
E poi, arrivati alla fine dell'articolo si scopre che anche lei parla perfino come quelli del Centro-Destra, la solita solfa della cultura che incentiva l'economia! Che scoperta, che novità e che 'sinistra' ricerca! Ha parlato con i commercianti? Ci si aspetterebbe una concezione ben diversa da una che è rappresentante del SEL!
D'altronde anche nella Puglia di Vendola il circuito teatrale è blindato e non ci sono quasi più spazi non gestiti dal Teatro Pubblico Pugliese, che la fa da padrone. Tutto calato dall'alto, tutto santificato nell'omologazione loro. Stesso scenario della Toscana, e, se è possibile, forse peggiore.

(Da Il Tirreno) Maffei: «Prima di criticare meglio conoscere il territorio» 
MONTEMURLO «Forse, prima di criticare, bisognerebbe vivere e frequentare di più il territorio». Ilaria Maffei, assessore alla cultura, rimanda al mittente le accuse sull'assenza di pluralismo nell'offerta culturale montemurlese piovutegli addosso, nei giorni scorsi, da Cosimo Zecchi, capogruppo Pdl in consiglio comunale, e della regista pratese Maila Ermini. Nel mirino, soprattutto, l'adesione del Comune alla Fondazione Toscana Spettacolo. «La Montemurlo Estate – comincia la Maffei - oltre ad aver proposto serate dedicate ai ragazzi e Gayfriendly, ha dato l’opportunità ai cittadini di assistere a “Nessun dorma”, uno spettacolo lirico in omaggio alle arie più belle di Puccini con la collaborazione del liceo artistico Brunelleschi». E secondo l'assessore «grazie all’adesione alla Fondazione per la prima volta i cittadini avranno l’opportunità di veder rappresentata nel proprio teatro una stagione teatrale a tutti gli effetti. A breve presenteremo il cartellone e invito tutti a partecipare per scegliere con più consapevolezza». Non solo, la presenza costante di compagnie teatrali potrebbe portare qualche giovamento all’economia locale: «Ho già preso contatti con ristoranti e altri esercizi – conferma Maffei - Perchè questa opportunità possa essere anche uno stimolo per l'economia locale». (a.p.)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sempre vale l'equazione giovane= idee nuove .
Vedasi Renzi, tra l'altro.

Anonimo ha detto...

grazie, oggi distribuirò alla maggioranza di Montemurlo questo post visto che fui deriso quando feci presente che con questi strumenti si controlla la cultura e non la si promuove in maniera plurale e diffusa.
Cosimo Zecchi

Anonimo ha detto...

Questa signora (o signorina), evidentemente é lei che latita dal territorio, dato che a La Baracca si lavora soprattutto sulla storia local-nazionale che forse lei non conosce bene o solo per sentito dire.
Gianfelice D'Accolti

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