sabato 22 settembre 2012

La nuova stagione de La Baracca

Riporto qui alcune presentazioni della prossima stagione teatrale. La conferenza stampa di ieri  (sabato 22 settembre) è stato molto vivace e direi 'affollata'.

"La stagione artistica 2012-2013 ha un sapore particolare per il Teatro La Baracca, che celebra i venti anni di attività, e il bilancio non può che dirsi lusinghiero. Nato quasi per scommessa come teatro di periferia, è oggi un’affermata realtà culturale della cintura peri-urbana pratese, segnalatasi in particolare per le interessanti pièces dedicate alla storia e ai personaggi della città; un ciclo epico, lo potremmo definire, che Maila Ermini ha scritto in questi ultimi anni, riportando alla luce tanti episodi dimenticati, a volte persino scomodi, e che non hanno mancato di suscitare dibattiti anche piuttosto accesi. Una riprova della maturità raggiunta dal Teatro La Baracca.
La nuova stagione mantiene le premesse, proponendo al pubblico, Sabato 29 Settembre, con repliche tutti i Sabati di Ottobre, la prima nazionale di Cafiero Lucchesi, Vita e morte fra Mussolini e Stalin, scritto e interpretato da Maila Ermini, con Gianfelice D’Accolti. È la storia drammatica di un operaio pratese, simpatizzante anarchico e comunista, che nel Ventennio ebbe non pochi scontri con i fascisti, in particolare con il Segretario della sezione pratese del PNF, Guglielmo Florio, fascista della prima ora e Legionario di Fiume, che Lucchesi uccise in duello. Fuggito in Unione Sovietica in seguito a questo episodio, qui riuscì a rifarsi una vita, accolto dalla numerosa comunità dei fuoriusciti italiani. Visse tranquillo per alcuni anni, fino a quando, tacciato di deviazionismo dall’NKVD, subì le purghe staliniane, e morì nel 1938. Una storia, questa, la cui drammaticità è emblematica della difficile condizione dei liberi pensatori nell’età dei totalitarismi.
Maila Ermini ha scritto il testo di questo dramma dopo una lunga ricerca fra documenti d’archivio sovietici conservati dall’associazione Memorial, la quale ebbe modo di acquisirli nel breve periodo della Glasnost. L’associazione, che si occupa principalmente della difesa dei diritti umani, volle scavare anche nelle tante zone d’ombra dell’Unione Sovietica, dove scomparvero numerosi italiani, non soltanto Lucchesi. Il materiale elaborato, è stato poi confrontato con le testimonianze orali dei parenti e discendenti. Un’opera che si prefigge lo scopo di rendere giustizia a un uomo la cui vicenda paradossale fa luce anche sulle colpe del Comunismo; senza fare sconti a nessuno, infatti, oltre che un’accusa al Fascismo, si apre la riflessione anche sull’ambiguità dei fuoriusciti italiani in URSS e dei comunisti italiani dell’epoca, che per evitare epurazioni i primi, e per non inimicarsi Stalin i secondi, non esitarono a chiudere gli occhi davanti alla condanna a morte di Lucchesi, e di tanti altri come lui. Una pagina tragica e poetica della storia pratese, ma non solo, tornata alla luce grazie alle appassionate ricerche di Maila Ermini.
Trattandosi della stagione del ventennale, vengono riproposte altre pièces legate alla storia locale, tutte dal repertorio del Teatro: I ConcubiniI CelestiniLa Chisciotta e Sancio Panza, spettacoli che sono altrettante staffilate al conformismo, e che affrontano episodi scomodi e dolorosi del passato, ma anche, La Chisciotta, propongono una riflessione sulla crisi economica e i controsensi del potere. Fra le novità, Cibo, una commedia sullo scombinato rapporto fra individui e alimentazione, che in chiave ironica tocca disturbi come bulimia e anoressia, e nuovi integralismi legati alla diffusione del km zero. Dopo la presentazione estiva, debutta nel cartellone ufficiale anche Centurione, scritto da Ermini e interpretato da Gianfelice D’Accolti, uno spettacolo che prende spunto dal licenziamento dei figuranti in costume romano del Colosseo, nel Novembre 2011, accusati di portare degrado ai monumenti; da qui, si innesca la riflessione sul reale degrado del patrimonio artistico nazionale, unita alla difficoltà di sopravvivere al tempo della crisi: l’ex centurione è infatti un uomo del popolo, che fra precarietà e illusioni, ha tentato di rifarsi una vita recitando all’ombra dei monumenti, a beneficio dei turisti. Comicità e amarezza, per uno spettacolo recitato in romanesco e accompagnato da stornelli cantati e suonati alla chitarra da Maila Ermini.
E ancora, La radio a teatro, un salto indietro nel tempo fino all’epoca dei radiodrammi letti su un palco che diventa una stazione radio. Tre atti unici:L’amore cinese, una storia di integrazione fra italiani e cinesi; Il pozzo, un dramma sull’avarizia e la morte; Eva e Dio, surreale dialogo fra un Dio stanco del mondo da lui creato, e una novella Eva con la quale vorrebbe ricominciare la creazione.
In chiusura di stagione, Matilda, storia di una prostituta non convenzionale, che ha suscitato in passato un dibattito dai toni anche aspri. Questo testo valse a Maila Ermini il prestigioso premio Fondi La Pastora.
Segnaliamo infine che, il 16 Novembre, il Teatro Magnofli Nuovo ospiterà Antologia del Bisenzio, sorta di Spoon River pratese che, attraverso le vite di tanti pratesi, splendori e miserie dell'esistenza.
Accanto al cartellone principale, da Novembre a Marzo torna il Teatro Ragazzi, un momento culturale dedicato anche ai genitori, e una proposta per utilizzare lo spazio della Domenica pomeriggio. Si comincia con Lupissima, nuovo spettacolo scritto da Maila Ermini, la storia di una ragazza “diversa” che si comporta come fosse un lupo. Anche quest’anno ritorna Pratopezza, vero e proprio Pinocchio in chiave pratese, e poi gli spettacoli del periodo natalizio, ai quali seguiranno Dina La Vespina e Baco Gigi. Un cartellone realizzato per appassionare al teatro i piccoli spettatori, che si aggiunge alle attività della scuola teatrale, alla quale sono aperte le iscrizioni.
Il Teatro La Baracca si conferma quindi una bella realtà culturale del nostro territorio, che però stenta a trovare un reale riconoscimento da parte delle istituzioni. Può infatti contare soltanto su un modesto finanziamento regionale, mentre tutto tace sul versante dei competenti assessorati di Comune e Provincia. Ennesima conferma di come cultura e politica corrano spesso, purtroppo, su due binari diversi.
Niccolò Lucarelli (Pratoreporter)"


Al via la stagione del Teatro La Baracca, che spegne le sue prime 20 candeline con il dramma “Cafiero Lucchesi"


"Il Teatro La Baracca, creato da Maila Ermini nel 1992, spegne le sue prime venti candeline e propone alla sua città un cartellone che unisce i grandi classici delle passate stagioni ad alcune novità: tutti spettacoli che sottostanno al denominatore comune della maggiore conoscenza della storia della nostra città, tra luci,ombre e pesonaggi spesso poco conosciuti.
Il debutto è fissato per il prossimo sabato, 29 settembre, con il dramma “Cafiero Lucchesi. Vita e morte tra Mussolini e Stalin”, una pièce che ripercorre la vita di un anarchico pratese nato nel 1897 e rimasto vittima di due totalitarismi: costretto ad emigrare in Russia dopo l’omicidio di Florio, militante e squadrista fascista attivo a Prato, sarà sospettato di controrivoluzione da Stalin e pre questo epurato e ucciso nei gulag dell’Unione Sovietica.
Un personaggio rimasto fin troppo tempo tra le pieghe della nostra storia cittadina: dopo un’analisi della documentazione e degli atti, la Ermini ha strutturato questo spettacolo con un intento preciso: “Lucchesi mi è sembrato un simbolo di un uomo stritolato dal potere, – ci dice la Ermini – che  ha addirittura subito la beffa di morire per mano comunista. Capito l’errore, la memoria di Lucchesi venne riabilitata dall’Unione Sovietica solo nel 1956; la sua storia rimane comunque molto interessante”.
“Cafiero Lucchesi”, oltre alla prima , fissata per il 29 settembre, sarà messo in scena tutti i i sabati di ottobre. La programmazione proseguirà a novembre, con una serie di titoli nuovi, come “Cibo”, commedia sulle problematiche alimentari (in scena il 3 il 10 novembre), o “La radio a teatro”, tre radio drammi (il 2 e il 26 febbraio), ma soprattutto con gli spettacoli  che hanno fatto la storia de La Baracca, come “Dramma intorno ai concubini di Prato” (sabato 24 novembre), “Centurione” (il 15 e il 22 dicembre), “L’infanzia negata dei celestini” (sabato 29 dicembre), “La Chisciotta e Sancio Panza operaio” (in scena il 16 e il 23 febbraio) o “Matilda” (spettacolo vincitore del XIV Premio Fondi La Pastora, in scena il 2 e il 9 marzo).
Oltre alla stagione di prosa, come sempre tornano gli spettacoli domenicali del teatro per ragazzi, a detta della stessa Ermini molto seguito e apprezzato nel corso degli anni. Tra i tanti titoli, da ricordare l’indimenticabile “Pratopezza” o “Pagliaccia secca e l’albero di Natale”, ma molte altre sono le rappresentazioni che ogni domenica allieteranno grandi e piccini.
“Siamo un teatro povero, autofinanziato, – ci dice la Ermini, che insieme a Gianfelice D’Accolti organizza ormai da due decenni le attività – ma comunque molto attivo e per questo facciamo ricerca  e presentiamo spettacoli spesso azzardati. Con rammarico devo constatare la mancanza di sostegno da parte della Circoscrizione, del Comune e della Provincia, e non parlo di un sostegno solo economico, ma anche “morale”. Invito comunque tutte le amministrazioni a partecipare ai tanti spettacoli in cartellone, perché chi fa della pratesità un vessillo non potrà non apprezzare le nostre messe in scena”."  Elia Frosini, Notizie di Prato

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