Ieri sera, tornando a La Baracca da fuori, abbiamo trovato alcune persone che aspettavano davanti all’ingresso per
la replica che abbiamo annullato di Prato nel Sacco.
Abbiamo spiegato che l'annullamento era dovuto ai nostri impegni, ma che era stato originato dall’atteggiamento
negativo dell’assessorato alla cultura di Prato: l’assessorato non ha sostenuto (nemmeno con la pubblicità) né ha voluto presentare lo spettacolo nell’ambito
delle manifestazioni durante l’estate; che avendo fatto gli
spettacoli estivi al Pereto solo con le nostre forze, siamo stati costretti ad accettare ingaggi esterni anche per sostenere il teatro stesso.
Qualcuno, anzi più di uno di loro ha raccontato che purtroppo le
manifestazioni comunali per i 500 anni del Sacco di Prato non sono state
significative, anzi che erano 'brutte' e convenzionali, a parte una mostra di disegni al Magnolfi (così il racconto di
un giovane). L’interpretazione storica ed estetica in alcuni casi è stata di
pessima qualità e confusa. Anche gli incontri cosiddetti di esperti e professori, deludenti e snocciolanti verità confezionate.
Era un coro unanime di giovani. Dunque erano venuti a vedere qualcos'altro.
Ho ricordato che mentre a noi hanno negato tutto (anche i
soldi per la prossima stagione naturalmente), ad altri hanno concesso più di
100 mila euri per l'evento di un giorno, "Visionaria".
Forse l'assessore Beltrame e il sindaco Cenni avrebbero dovuto spendere 100 mila euro per l'anniversario del Sacco di Prato!
Forse l'assessore Beltrame e il sindaco Cenni avrebbero dovuto spendere 100 mila euro per l'anniversario del Sacco di Prato!
Non serve dunque che l’assessorato snoccioli numeri su numeri,
quando in realtà il fallimento delle sue manifestazioni, in questo caso su un evento che doveva essere cardinale, è dichiarato, e non
solo da un gruppetto di giovani.
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