Ho avuto un incubo stanotte.
Ero in una cabina elettorale. Mi avevano dato un grosso lapis e una scheda bianchissima. Dovevo votare, ma non c'era nessun simbolo. Solo queste domande.
Erano come formule di un vecchio matrimonio mischiate alle offerte di un menu da ristorante:
Vuoi tu il nuovo PD con la nuova faccia arrenzita o forse bersanita alla ricetta coop?
Oppure il decadentel PdL che a Prato ha ancora la faccia di Cenni rimescolata chissà come da lista civica? Il civico Cenni festaiol-televisivo berluscante!
Vuoi tu il giovanilistico SEL con le ricette monopolistiche stile città di Montemurlo provincia di Prato con retrogusto di ricotta pugliese?
Scegli forse i grillini terminator che mannaggia! a Prato sono divisi in due; quale destr o sinistr?
Vuoi forse tu sposare il candido, il partito di Di Pietro?
Mentre stavo per scegliere, mi sono accorta però che la matita non scriveva.
Anzi che non c'era più nessuno scritto. E alla fine non c'era più nemmeno la scheda. Sono andata a protestare, ma non c'era nessuno con cui protestare. Erano scomparsi tutti.
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