venerdì 12 settembre 2014

INTERPORTO DI PRATO, IL GARAGE DEI TRENI ROTTI

"Nella gallerie delle rovine paesaggistiche ed archeologiche della Regione Toscana, ci mancava davvero di vedere trasformare in garage per treni rotti, quel nevralgico “scalo merci” dell’Interporto della Toscana, la cui realizzazione ha comportato – è sempre bene ricordarlo - il sacrificio di ben 120.000 mq. di  un’area archeologica conclamata, di fondamentale importanza scientifica e storico artistica, con resti imponenti di necropoli dell’età del Bronzo 1-3 e  porzioni consistenti della città etrusco arcaica ed altro ancora  di cui non è stato dato di sapere (ad esempio, le fondamentali interconnessioni stratigrafiche tra le due periodizzazioni dal 1200 ca al 500 a.C. che coesistono nella suddetta area), per tacciare del noto decumano obliterato sotto il piazzale di cemento, destando scandalo e reiterate proteste persino nella cittadinanza meno informata".

Un anonimo osservatore sulla riva sinistra del Bisenzio


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è opera di Rossi ,con la complicità di altri soggetti meno forti ma ugualmente folli .
Complimenti vivissimi.

Anonimo ha detto...

Un po' di storia antica.

Quando fu scoperta Gonfienti etrusca i regnanti erano:
Claudio Martini, presidente della Regione Toscana e Marco Romagnoli, Sindaco di Prato.

Anonimo ha detto...

Bel sindaco, Romagnoli . Memorabile.

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