domenica 19 giugno 2016

La dittatura del divertimento (1, Introduzione)

Anche stanotte abbiamo dovuto sopportare fino a notte fonda le urla di chi pensa di avere il diritto di non far dormir la gente perché si deve divertire.

Nemmeno in periferia siamo liberi dalla 'dittatura del divertimento', e guai a lamentarsi.

Anche dopo la chiusura dei circoli rimangono gruppetti di ragazzi e adulti a far confusione, a giocare a pallone per strada, ad ascoltare musica a tutto volume fino alle quattro del mattino.

Non solo in centro, dunque, dove la barbarie nel fine settimana arriva ai massimi livelli, dobbiamo subire la 'dittatura del divertimento' con la massa di 'cittadini' che stazionano per le strade con il bicchierino in mano e il taglierino sulle ginocchia fra un localino e l'altro fino all'alba, mentre la città si svuota di gente e di contenuti.

Sindaci, assessori, consiglieri che difendono questo sistema malato di città sono soltanto degli irresponsabili e, nella migliore delle ipotesi,  incompetenti.

Osservate nella foto in cosa hanno trasformato la Piazza del Comune di Prato, installando ai piedi di Palazzo Pretorio, l'edificio storico più bello della città, stand che sembrano l'alternativa mobile de 'L'osteria de' briachi', come mi suggerisce qualcuno felicemente. Ospitano la manifestazione denominata, tanto per cambiare con nome inglese, "Eat Italy", che vuole celebrare un vino locale. Una delle tante manifestazioni del divertimento a base di cucina italiana, vera piaga della tradizione stessa che si vuole valorizzare.

Viviamo in una versione attualizzata di un romanzo distopico e reale al tempo stesso, di cui intendo portare avanti il racconto.

Inizio con una citazione di me stessa:
"La 'movida' nasce in Spagna negli ultimi anni della dittatura franchista, movimento sociale ed artistico che aveva un senso di opposizione. Purtroppo ora indica solo puro divertimento (e quindi anche introiti economici, e così impone la 'dittatura del divertimento'), e pone indubbi problemi di convivenza nelle città. Chi la vuol condire diversamente fa solo piccoli giochetti demagogici o di 'raccatto del consenso."


Foto G.A.C.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono degli irresponsabili,gli amministratori,dici bene,ma sopratutto INCOMPETENTI. Difendono solo una parte della popolazione con la retorica del"divertimento",del far "vivere"il centro.
Come se la sola cosa che allontana il malaffare e gli spacciatori sia lasciar fare casino a chiunque con un bicchiere in mano fino alle4del mattino. Come se i residenti chw magari si alzano alle6 per lavorare in negozi/bar/uffici abbiano meno diritto di riposare di altri. Questi filosofi della movida come panacea di tutti i mali e quindi giustificabile tout court li vorrei vedere alle prese con locali SOTTO casa loro tutte le notti aperti fino alle3del mattino.
Sarei davvero curioso.

Anonimo ha detto...

E il M5S di Prato che vuole risolvere tutto con le doppie finestre?
Via, roba da non credere, la trovata dei doppi vetri!

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