Si parla della Piana, in particolare della zona fra Prato e Pistoia.
Mentre i
vecchi ponti crollano (vedi quello delle Caserane a Quarrata), i fiumi sono
morti (vedi Ombrone), le zone verdi sono abbandonate, senza alcuna cura o
inquinate, (Pantanelle,accesso a Poggio Castiglioni sopra Prato e tanto troppo
altro); mentre i beni culturali sono lasciati nell'abbandondo (Gonfienti,
Fattoria alle Cascine di Lorenzo il Magnifico – vedi l’articolo di oggi su
questo blog); mentre si difende l'inciviltà del ‘mondo della bevuta e dei
localini nei centri storici, come se la movida
incivile, questa epifania malata della gioventù d’ogni età ‘conformista e
vecchia’, ne fosse la salvezza, e guai a criticare che subito si viene
ricattati o emarginati, si va in brodo di giuggiole per il nome di un ponte,
"Il Ponte delle Cicogne", quello recentemente costruito fra i comuni
di Quarrata e Prato (invasivo nel panorama come invece non era quello vecchio,
di mattoncini che crollano per incuria...), dove, alla sommità di un brutto
traliccio di una lunga teoria nelle vicinanze, due cicogne costruiscono da
qualche tempo il loro nido.
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