Ce ne sono quante ne vuoi, a Prato, in via S. Antonio dietro Piazza Mercatale, lungo le antiche mura e il Bisenzio.
Stamani ci sono passata in bicicletta venendo dal Teatro Magnolfi, e mi sono fermata qualche istante a osservare. Ma è sconsigliato, assolutamente.
Le puttane cinesi sorridono ai signori, quelli che ho visto io di una certa età e probabilmente italiani, che passano davanti.
I signori, ipocriti ma con quel sorrisetto che precede la 'scopata' a basso costo, appaiono arzilli e contenti, e scivolano dentro le case seguiti dalla signorina prescelta.
In via S.Antonio non ci sono negozi, e la sera non c'è la 'movida' salvifica, epifanica, se non di sesso.
Camminarci a piedi, no, è asfissiante, non si può; gli uomini ti guardano male se non sei una puttana, ché non vogliono testimoni.
In città i bordelli con tanto di sfruttamento di esseri umani sono alla luce del sole (anche in periferia, anche se più sporadici), anzi del 'mezzogiorno', in strade dove i santi cittadini non possono passare se non motorizzati o, se a piedi, solo diretti alla loro settimanale abbuffata di sesso.
Insomma, a Prato ci sono zone che sono 'proibite', sconsigliate.
Cioffo, Biffoni e compagnia cantante conoscono il rigoglio di questa 'ricchezza' della città che da Piazza Mercatale si è spostata di lato?
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4 commenti:
Questa classe dirigente pratese e'non solo drammaticamente incapace di farsi valere col Governo ( gli sbandierati"canali preferenziali" dove sono,Biffoni??)
ma pure assolutamente arrogante e convinta di fare sempre bene. Basta leggere i tronfi post su FB di Biffoni quando parla di manutenzione delle scuole (e poi lascia l'illegalita'cinese dilagare...bella compensazione) oppure Mangani che piccato critica i torinesi perche'hannp votato Appendino. L'autocritica,la capacita'di mettersi in discussione e dire"sto sbagliando" non e'proprio nelle loro caratteristiche. Se si perdono delle citta'grandi come Roma e Torino forse ( forse eh,caro Mangani ) degli errori ci sono stati. Ma e'molto piu' facile denigrare chi ha vinto tra una birretta e l'altra al pub. Con persone cosi'arroganti Prato e'destinata a altri3anni di dilettanti allo sbaraglio. Piccola chiusa: bello spendere 76.000 euro per una vaccata come i tendonacci si plastica appiccicati al Pretorio di EatPrato. Soldi spesi bene.
E al teatro La Baracca non hanno dato un centesimo? se non sotto forma di ingaggi in spettacoli, e quindi <>! (dico, non contributi a vuoto)
Che dice Madama la Eccellenza Bona-iuti, o come cavolo si chiama, la donna dello Sviluppo, la Maga dell'Economia pratese?
Fiele da Clitognacci
Fiele,
grazie.
Ma per l'esattezza l'assessore in questione si chiama Toccafondi.
Grazie, Maila. Fiele spesso dimentica i cognomi sgraditi. Nelle parentesi caporale, rimosse dal correttore del tuo blog, c'era scritto LAVORO PAGATO.
Fiele editor
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