Finalmente qualcuno comincia a rendersi conto quanto deleterio possa essere lo sbandierato e da molti creduto salvifico turismo di massa. Vedi a Firenze, dove ormai, a noi che ci abitiamo di lato per esempio, non è più possibile andare a causa della massa di gente che la frequenta.
L'Islanda dice no al turismo nel senso che lo limita, introduce tasse su chi ci vuole lucrare, rendendo le città l'orrore che appare chiaro e forte nelle nostre, insopportabile a Venezia che, insieme a Firenze, invito tutti a disertare.
Taccio poi delle menti piccoline e che si credono innovative (sic!), ossia di coloro che hanno immaginato di replicare l'orrore turistico fiorentino in città come Prato, e si rammaricano che ciò non sia avvenuto, o come ora pensano di scimmiottare a Pistoia, a cui per motivi elettorali hanno fatto pervenire la targhetta di 'città della cultura' 2017...Cito due città a me vicine, e basta vedere a quale sudicio abbeveratoio hanno ridotto la Sala della città 'orsigna', dove addirittura, appena possibile, anche lo stesso cittadino (ah, come odio questa stra-abusata parola!) si trasforma in massa in simil vandalo turista con bicchierino in mano, e tutte le attività commerciali sono 'salottiere' e quelle vecchie distrutte e all'uopo trasformate, e ciò si osserva ovunque nella stupida provincia italiana, sia di marca comunale che latifondista: tutti impegnati nella smaniosa ricerca- immedesimazione del turista.
Ridicoli, deleteri e ignoranti, questi 'cittadini'. Fanno bene gli islandesi a tener alti i loro prezzi, e, per contro, a dis-prezzarci.
Da Panorama: L'Islanda non ama più i turisti.
"Ci sono Paesi che fondano la propria economia e ricchezza sul turismo, altri che aspirano a diventare mete preferiste dai viaggiatori, eppure in Islanda hanno deciso di dire "no" al turismo di massa, dopo aver registrato un vero boom di visitatori stranieri. Sembra assurdo, ma dalle parti di Reykjavik hanno deciso di aumentare persino le tasse nei confronti di uno dei maggiori "responsabili" dell'aumento di turisti, ovveroAirBnb.
Ce ne sarebbero troppi, infatti, e il fenomeno è destinato ad aumentare visto che sono attesi per quest'anno 1 milione e 600 mila afflussi di stranieri, pari al 29% in più rispetto allo scorso anno. Ad attirare un flusso di gente così consistente sono certamente le bellezze naturali (dai fiordi al sole di mezzanotte, passando per i percorsi naturalistici e i ghiacciai), ma anche il fatto di essere location della saga di Game of Thrones.
Ce ne sarebbero troppi, infatti, e il fenomeno è destinato ad aumentare visto che sono attesi per quest'anno 1 milione e 600 mila afflussi di stranieri, pari al 29% in più rispetto allo scorso anno. Ad attirare un flusso di gente così consistente sono certamente le bellezze naturali (dai fiordi al sole di mezzanotte, passando per i percorsi naturalistici e i ghiacciai), ma anche il fatto di essere location della saga di Game of Thrones.
Il risultato è il rischio di modificare lo stile di vita del Paese, secondo il governo, che ha quindi annunciato un giro di vite, con l'introduzione di tasse apposite per chi affitta per brevi periodi, come Airbnb, e con il limite di 90 giorni all'anno concessi, oltre i quali occorre versare quote maggiori all'erario pubblico. Una vera "stangata" per chi aveva "fiutato" l'affare di affittare la propria casa a vacanzieri di passaggio. Si calcola che in un anno proprio gli affitti tramite Airbnb siano cresciuti del 124%.
L'effetto è stato, però, quello di far aumentare il costo degli appartamenti ad uso turistico, scoraggiando i residenti dal restare a vivere in città come Reykjavik, per l'impennata del costo della vita. Il direttore del sito "Visit Reykjavik" a questo proposito è stato chiaro: "Non vogliamo che il centro di Reykjavik sia solo turistico, senza residenti".
L'effetto è stato, però, quello di far aumentare il costo degli appartamenti ad uso turistico, scoraggiando i residenti dal restare a vivere in città come Reykjavik, per l'impennata del costo della vita. Il direttore del sito "Visit Reykjavik" a questo proposito è stato chiaro: "Non vogliamo che il centro di Reykjavik sia solo turistico, senza residenti".
http://www.panorama.it/societa/life/lislanda-non-ama-piu-i-turisti/
1 commento:
Purtroppo troppi - ignoranti come giustamente noti tu- scambiano l'invasione incontrollata per"sviluppo" ,"motore dell'economia". Invece lasciato allo stato brado cosi'e'semplicemente l'invasione delle locuste:arrivano,consumano tutto lasciando macerie e si spostano altrove.
In questo la natura bottegaia e becera del fiorentino,ahime' diffusa anche in zona Prato Pistoia, sposa in pieno questa filosofia,spennando il turista alla prima occasione e infischiandosene della qualita'dell'offerta. L'importante e'che arrivi piu'gente possibile meglio se paecheggiando a due metri dal Duomo,Pitti,S.Croce ecc ecc.
Per ora dubito che seguiremo gli Islandesi,continueremo a farci invadere in nome del dio (minuscolo voluto) denaro.
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