lunedì 9 ottobre 2017

Datini 'impossibile'


In questa foto scattata durante prove del mio Nel nome di Dio e del quattrino , Gianfelice D'Accolti veste i panni di Francesco di Marco Datini.

Non ci risultano opere teatrali sul personaggio, e ci aspettiamo che almeno alcuni rappresentanti politici comunali e perché no, regionali, si affaccino nel teatrino di legno e terra a sapere cosa ho inventato e scritto su questo così importante concittadino pratese. La Treccani gli dedica un mondo; quelli, alle opere originali di autori o artisti come me, come al solito, molto meno.  
Ma ormai ce ne siamo fatti una ragione, ché a certa ostentata indifferenza siamo abituati.

Che poi non vi aspettate la commediona storica, vero, è il mio Datini, fedele sì alla Storia, ma come si può immaginare chi ha visto la prima commedia impossibile, quella su Federico II di Svevia (Io e Federico), tutta particolare e libera come deve essere un'opera di fantasia. Questa molto diversa dalla prima nella sua struttura. 

Francesco di Marco non era facile da rappresentare; così poco teatrale la sua vita, che è stato impervio trattarlo. Ma altrimenti, che gusto c'era? 

Ma poi, così a portata di mano, così lì, lui, reso monumento sulla piazza comunale della città laniera, che mi meraviglio che nessuno ci abbia pensato prima a portarlo sulla scena per parlar di danaro affari, beghinerie varie tipiche nostre, e della tanto amata e praticata doppia morale.


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