Scrivo ancora sulla questione catalana e analizzo simbolicamente il contesto dei discorsi pronunciati rispettivamente dal Re Filippo VI di Spagna e da Puidgemont, Presidente della Catalogna.
Il re seduto, accigliato, con dietro il dipinto di un suo antenato guerriero a cavallo, che richiama la guerra, l'impero spagnolo, o i Borboni, da più di trecento anni regnanti in Spagna. Di lato due bandiere: la prima, spagnola, con lo scudo di Spagna, stemma dei Borboni; la seconda, dell'Europa.
Il Presidente della Catalogna è in piedi, in un ambiente istituzionale medieval-rinascimentale, immagino il Palazzo della Generalità di Catalogna, ma con una porta aperta delle due che stanno dietro di lui: : apertura al dialogo, fuga versus chiusura, prigione?
Di lato la bandiera catalana (la estelada, bandiera molto simile a quella spagnola in realtà) e un dipinto che raffigura un uomo a cavallo, che però è un santo: San Jordi (San Giorgio) credo, patrono della Catalogna, che però è anche il patrono dei soldati, è il santo combattente che sconfisse il drago.
Insomma, anche escludendo le parole, le simbologie degli scenari sono di guerra.
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