lunedì 4 maggio 2020

Franceschini e il miracolo dei pescicani


Ieri sera telefona un amico e racconta che il signor Franceschini ha parlato alla solita faziosa corte mediatica, annunciando di stare per compiere per il mondo dello spettacolo dal vivo ormai morto il miracolo di Lazzaro e dei pesci insieme. 
Manterebbe in vita il morto dando i soldi, moltiplicandoli, a tutti, ma proprio a tutti gli artisti del vivo-morto, non solo quelli che hanno tante giornate dichiarate all'attivo come i santissimi.
Come autrice posso sperare anche in un contributo SIAE.

Sono sicura che si tratta del solito miracolo dei pescicani al governo.

Gli artisti dal vivo hanno bisogno di lavorare dal vivo, non di ricevere gli spiccioli. O di andare sulla Netflix del ca', su cui poi faranno lavorare al solito parenti amici protetti famosi eccetera.

Gli artisti  hanno bisogno di una data di riapertura dei teatri, dei set eccetera (ci sono i modi per riaprire in sicurezza!), perché non li si può lasciar vagare nell'aria come dei virus, sia pure una data approssimativa prevista intravista.
Il ministro deve far riaprire il teatro e il cinema, non Netflix, il modello di spettacolo mediatico privato!; pensate non sono nemmeno capaci, tutti quanti sono e con i soldi che prendono ogni mese!, di inventare qualcosa di nuovo!

Il Ministro non dà nemmeno la speranza che, in occasione della pandemia, le mafie stagnanti del mondo dello spettacolo saranno un po' spazzate via! No, la prospettiva è solo quella: col solito miracolo dei pescicani (quelli che ti danno i soldi per renderti schiavo, quelli che ti concendono i soldi per ucciderti!),  ci faranno morire ben più del virus.
Ci vogliono accontentare con il bonus spesina e dobbiamo anche ringraziarli!

E chissà se conteranno anche questi morti, NOI CHE STIAMO MORENDO PER LA LORO INCAPACITA', come sono stati solerti finora a contare i vecchi, che sono crepati soli e intubati?


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